Recensione

Disney Universe

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a cura di FireZdragon

Il Verdetto di SpazioGames

7

Al solo pronunciare il nome del marchio Disney nella nostra mente si materializzano decine di fiabe, cartoni e storici personaggi che da ormai più di ottant’anni ci trascinano in mondi fantastici e ricchi di emozioni. Racconti profondi, che da sempre sanno divertire e meravigliare per la cura con la quale vengono realizzati, hanno consentito, con il passare degli anni, di far divenire The Walt Disney Company un vero colosso internazionale. Dapprima con fumetti e poi con cartoni e lungometraggi sempre più evoluti tecnologicamente, la compagnia è riuscita a restare al passo con i tempi, continuando a regalare racconti senza età. Negli ultimi anni, visto il crescente mercato dell’industria videoludica in grado di appagare anche i giocatori più giovani, Disney Interactive ha allargato i propri orizzonti, portando sulle nostre console diversi spin-off dei suoi brand più famosi. Questa volta però, per la prima volta nella sua storia, Disney ha voluto radunare in un unico titolo tutte le sue bandiere, partendo dagli storici personaggi di Pippo, Topolino e Paperino, fino ad arrivare ad includere le nuovissime produzioni quali Tron, Wall-E ed i Pirati dei Caraibi in un party-platform-game assolutamente unico.

It’s a Virus!Inserito il disco nella console verremo subito accolti da Vic, il supervisore dell’universo Disney che farà da sfondo alla nostra avventura. In questa sorta di gigantesca Disneyland virtuale saremo rappresentati da un simpaticissimo avatar blu dal sorriso birichino e dall’aspetto assolutamente caricaturale. Disney Universe è un luogo pacifico dove tutti i mondi Disney sono protetti e sorvegliati da guardiani robotici desiderosi di aiutare i visitatori e decisi a farlo nel miglior modo possibile. Purtroppo, con il nostro arrivo, un virus si infiltra nei circuiti di programmazione, trasformando gli amichevoli robot in macchine decise a farci a pezzi. Anche il povero Vic cadrà vittima dell’attacco informatico e una doppia personalità malvagia cercherà di prendere il sopravvento. L’unica speranza di sovvertire le cose saremo ovviamente noi che, armati del sol coraggio, ci getteremo nei sei mondi a nostra disposizione per risolvere il mistero che si cela dietro l’intera faccenda.Superata questa breve introduzione ci troveremo a poter scegliere uno dei costumi da indossare, ispirato ai personaggi Disney più famosi. Inizialmente ne saranno messi a disposizione un numero particolarmente limitato ma, con il completamento di ogni livello, andremo successivamente a sbloccarne di nuovi, fino ad arrivare ad averne nel nostro guardaroba una trentina. Se in termini di varietà dunque non ci si può assolutamente lamentare, uno dei difetti più rilevanti di questo sistema consiste nel fatto che i diversi abiti non vanno a modificare in nessun modo il gameplay, rendendoli a tutti gli effetti dei meri accorgimenti grafici e poco più. Vestiti di tutto punto, saremo pronti ad affrontare i nemici che cercheranno in tutti i modi di ostacolarci; il sistema di controllo è estremamente semplice, basato sull’utilizzo di soli tre tasti. Uno assegnato agli attacchi, uno utilizzabile per saltare e uno per interagire con gli oggetti. I combattimenti si ridurranno quindi in una gran rissa al centro dello schermo, portandoci a schivare i colpi in arrivo con salti e manovre evasive e contrattaccando premendo come dei forsennati il tasto dedito al rilascio dei fendenti. In seguito all’uccisione di ogni nemico, questo lascerà cadere al suolo un quantitativo variabile di monete d’oro, qui rappresentate dalla classica icona di topolino, da utilizzare alla fine del livello per sbloccare i mondi successivi. Purtroppo i combattimenti sono tarati per un target relativamente giovane e non offriranno quindi alcun tipo di sfida per i giocatori più smaliziati, risultando comunque divertenti per un pubblico senza troppe pretese. Ad abbassare ulteriormente la curva di difficoltà ci si metterà l’impossibilità di morire in maniera permanente: una volta subito un quantitativo di colpi sufficiente infatti, il nostro personaggio semplicemente ricomparirà al centro dello schermo come se nulla fosse e potrà continuare a combattere al costo di poche monete d’oro, facilmente recuperabili una volta ritornati in vita. Una mossa pensata per semplificare le cose, nel tentativo, riuscito in questo caso, di puntare tutto sulla freneticità dei livelli multigiocatore. Sebbene infatti il single player non offra alcun spunto realmente interessante, è nel comparto multiplayer che Disney Universe riesce a dare il meglio di sé.

Quattr is megl che one, anche quaLo stesso Ian Richie ha definito questo titolo come il primo esperimento per Disney di videogioco collaborativo-competitivo, dato che i giocatori dovranno unire le proprie forze per abbattere i mostri ed arrivare alla fine del livello, ma al contempo un sistema di punti al termine della missione stabilirà quale dei protagonisti è stato il migliore sul campo. Oltre alla raccolta delle monete verrà conteggiato quindi quante volte un personaggio è morto e quanti nemici ha abbattuto mettendolo così direttamente in competizione con gli altri per primeggiare.Oltre ai robot bisognerà dunque stare attenti anche ai propri compagni, che potrebbero afferrarci in qualsiasi momento per gettarci in un burrone di proposito o puntarci addosso un cannone e farci perdere volutamente alcune delle monete accumulate così da passare a loro volta in testa. Purtroppo il tutto è fine a sè stesso, dato che al termine del livello, oltre ad un semplice podio, il nostro risultato non avrà alcuna influenza sulle partite successive, rendendo i livelli molto più simili a minigiochi slegati tra loro piuttosto che parte di una trama coesa e regolare. Proprio in questo campo il titolo Disney pecca maggiormente, presentando una serie di livelli senza capo né coda con una trama accennata solo vagamente tramite l’incipit, poi abbandonata a sé stessa, senza reali cambi di ritmo o picchi di interesse, appiattendo decisamente l’esperienza.

Di qua ci sono già passato…Per favorire la rigiocabilità sono stati inseriti nel titolo una serie di collezionabili che permetteranno di sbloccare diversi bonus quali bozzetti e musiche di sottofondo. Sarà inoltre possibile giocare una seconda volta un livello già completato in precedenza per ottenere un ulteriore costume, mettendo però così in evidenza il secondo difetto di Disney Universe. La decisione di non dotare i vari abiti di poteri differenti, come accade ad esempio in LEGO Pirati dei Caraibi, porterà i giocatori ad affrontare i livelli sempre nello stesso modo, quando sarebbe bastato poco per riuscire a garantire una maggior varietà di percorsi da seguire. Gli stessi indovinelli e puzzle inseriti nei diversi mondi di gioco, rigorosamente in tema con l’ambientazione, saranno di facile risoluzione e non richiederanno grandi sforzi cerebrali per essere risolti: trovare una leva ed inserirla nella giusta fessura diventerà la norma, con pochissime variazioni sul tema e frecce a schermo che indicheranno con precisione in che parte del livello i tesori sono stati nascosti, opzione fortunatamente disattivabile dal menù principale, così da richiedere quantomeno un po’ di impegno per completare il gioco.

Magie di un magico mondo magicamente misticoInutile dire quanto l’universo Disney sia grande e quanta varietà di ambientazioni troverete qui riprodotte. Sullo sfondo, con una profondità di visuale davvero eccelsa per un gioco del genere, sarà possibile scorgere alcune delle location più significative dei cartoni e dei film rappresentati. Il comparto tecnico è dunque di tutto rispetto e le musiche di accompagnamento, remixate ma riconoscibili sin dalle prime note, riprenderanno i motivi più celebri. Plauso alla texturizzazione dei costumi, con cuciture e particolari in gran risalto ed una caratterizzazione dei vestiti davvero eccelsa. Grandi e piccini troveranno veramente tutti i migliori personaggi, a partire dal vecchio Robin Hood, passando dall’orso Baloo fino a giungere ai più recenti Jack Sparrow o ancora ai simpaticissimi Pumba e Timon. Se il vostro preferito tuttavia non ha ancora visto la sua trasposizione nel mondo virtuale non avete da preoccuparvi, dato che Disney ha già annunciato diversi DLC a riguardo: poco prima di Natale arriveranno infatti i personaggi di Nightmare Before Christmas di Tim Burton e in concomitanza con il nuovo film dei Muppett approderanno livelli e costumi dedicati a Kermit e soci, per un supporto che si preannuncia duraturo e già ben definito.

– Sistema di controllo semplice

– Adatto al target a cui si rivolge

– Tantissimi costumi

– Buona longevità

– Assenza di una trama solida

– Gameplay troppo semplicistico

– Mancanza totale di sfida

7.0

Gli sviluppatori di Disney Universe hanno volutamente creato un gioco per un target giovane, dove padri e figli siano in grado di giocare insieme in partite veloci prima di cena o passare qualche serata diversa insieme a personaggi scanzonati e carismatici. Se visto dunque con gli occhi del target a cui è dedicato, il titolo risulta meritevole, dato che riesce a fornire una giocabilità immediata anche ai meno avvezzi del joystick e un livello di difficoltà adatto alle fasce di età più basse. Purtroppo però la mancanza di un filo conduttore tra i diversi livelli e l’assenza di differenze sostanziali di gameplay tra un costume e l’altro lasciano questa produzione nel limbo dei titoli che avrebbero potuto dare di più e che, con un minimo ulteriore sforzo, avrebbero potuto risultare graditi a una fetta molto più ampia di videogiocatori.

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