Disgaea: Hour of Darkness
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a cura di Yurixxx86-Zico
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Nippon Ichi Software
- Produttore: Atlus Usa
- Piattaforme: PS4 , SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 26 luglio 2018 (JAP) - 12 ottobre 2018 Europa PS4-Switch
Ed esso, finalmente, stanco e provato dalla transizione, arrivò…Frasi migliori per descrivere la gestazione di questo titolo dubito vi siano. L’adattamento di “Makaisenki Disgaia” giunge finalmente ai nostri solari lidi a distanza di ben 18 mesi dall’uscita, confermando, una volta di più, la tradizionale riluttanza alle conversioni in formato pal degli esponenti di questo genere di giochi da parte dei distributori europei.Riluttanza che, ad onor del vero, trovava inizialmente riscontro nella scarsa fortuna del precedente gdr “made in Atlus”, “Rhapsody: opera nella quale la casa di sviluppo nipponica investì molto tempo, nel tentativo di renderla un punto di riferimento per gli appassionati: ciò non avvenne e le previsioni di vendita, allora ottimistiche, cedettero all’evidenza. Rhapsody rimase un titolo di nicchia che non procurò sufficienti guadagni, deludendo i programmatori e, parzialmente, la critica (a mio modo di vedere ingiustamente, ma sono considerazioni personali).Di conseguenza, temendo che con Disgaea la storia potesse ripetersi (essendo stato inizialmente concepito come gioco di fascia minore), le perplessità su eventuali localizzazioni, perlomeno in inglese, crescevano.Cosa spinse la Atlus a cambiare idea? Beh, presto detto: le oltre 320.000 copie vendute in territorio nipponico, una permanenza stabile nella top-ten sellers ed un successo di critica unanime: un capolavoro a detta di molti! Un successo inaspettato, anche per una software house capace di deliziare gli estimatori di questa tipologia ludica con prodotti pressochè sempre apprezzati, elogiati, e soprattutto, acquistati. Nessuno come Atlus infatti, vantava (e tuttora vanta) un’esperienza simile nel produrre gdr di stampo prettamente tattico; competenza acquisita sin dal suo primo titolo interamente basato su questo gameplay: “Ogre Battle”, che su PSOne fece conoscere al grande pubblico le capacità di questi sviluppatori. Va detto che, di per sé, il merito della stesura di un prodotto di tale bontà non era ascrivibile unicamente a loro, essendo il remake dell’omonimo titolo presente sul Snes, quell’ Ogre Battle allora (in epoca 16-bit) sotto etichetta Enix.Altro remake, altro successo: fu la volta di “Tactics Ogre”, settimo capitolo della serie “Ogre Battle”, secondo ad apparire in formato 32-bit. Per molti versi venne reputato superiore anche allo storico antagonista, nonchè futuro metro di paragone per gli anni a venire, Final Fantasy Tactics di Square.Aspro è stato il contenzioso aperto da questi 2 eccellenti giochi; chi dalla parte di Final Fantasy Tactics, chi dalla parte di Tactics Ogre, il quale proponeva rispetto al rivale prodotto da Squaresoft, un maggior numero di classi disponibili, più incantesimi ed un passato glorioso. Pagava però dazio in quanto a realizzazione tecnica, a seguito di un appeal dei personaggi e delle ambientazioni meno accattivante rispetto a FFT, che rapì letteralmente i sogni di milioni di persone, diventando il punto di riferimento per gli appassionati.Seguirono a breve “Brigandine” (mediocre gioco che ruotava attorno all’assassinio di un regnante ed alla relativa guerra tra feudi) e “Rebus” (“Legend Of Kartia” in occidente): ottimo prodotto che appassionò per la caratterizzazione dei protagonisti (curati da Yoshitaka Amano, character designer di alcuni capitoli di Final Fantasy) e per la narrazione di entrambe le avventure (una dedicata a ciascuno dei due personaggi principali) presenti, ancor più che per il gameplay in sé, che non proponeva nulla di realmente innovativo rispetto alle produzioni passate.Venne quindi il turno di “Hoshigami: Ruining Blue Heart”, che divise un’altra volta migliaia di player. Innegabile era l’originalità del sistema di combattimento, denominato “Rap”, il quale prevedeva la comparsa di una barra misuratrice ogni qualvolta un personaggio attaccasse; tale barra aveva la funzione, tramite la pressione di un determinato tasto al momento giusto, di incrementare il danno infilitto, nonchè permettere la concatenazione di attacchi speciali multipli; descriverlo in 2 righe è difficile, quello chè è certo è che da contraltare all’innovazione della meccanica vi era una curva d’apprendimento estremamente complessa ed una difficoltà talvolta esagerata, che compromisero la fruibilità globale del prodotto. Hoshigami rimase a lungo nella memoria di molti, rinchiuso in quel limbo riservato ai capolavori mancati, degni comunque di menzione ed elogio.E veniamo, infine, a “Thousand Arms”, splendido gdr che proponeva forse per la prima volta tematiche scevre da tragedie e drammi, preferendo presentare atmosfere allegre e “rilassate”, nonchè una miriade di situazioni divertenti e dialoghi spassosi: diciamo che sotto questi aspetti si può considerare una sorta di “predecessore” di Disgaea. Il gioco ottenne successo di critica e di vendite, ma nonostante questo in Europa non vide mai la luce, esattamente come gli altri giochi sopra citati.Certo, talvolta le nostre console hanno avuto la possibilità di far girare capolavori del genere come Vandal Hearts, Vandal Hearts 2 (che a mio modo di vedere è superiore, e non di poco, anche all’acclamato Final Fantasy Tactics, ed è tuttora il gdr tattico più completo ed appagante che sia possibile reperire) e Front Mission 3, ma si tratta pur sempre di un numero limitato di titoli, che non rispecchia affatto il reale interesse ludico verso questo genere (decisamente più alto) e il numero di produzioni ad esso legato, ma che, come già detto, non superano mai i confini asiatici.Ora, dopo questa lunga (ma spero non noiosa) introduzione atta a chiarire lo stato attuale di questo genere di produzioni, entro più nel dettaglio parlando di Disgaea: Hour of Darkness.
Gli inferi? Un posticino tranquillo tranquillo…Spesso, in parecchie opere, siano esse libri, film, filastrocche, giochi o quant’altro, le profondità infernali vengono descritte come luoghi angusti, bui, popolati unicamente da demoni malvagi: luoghi che nella concezione umana dell’aldilà rappresentano l’opposto di ciò che ognuno si prefigge nella vita, dove le più terribili sofferenze prendono forma.In Disgaea questo concetto viene alquanto stravolto: all’interno del Netherworld (leggendario regno dimora dei demoni) ambienti vivi e colorati nonchè personaggi simpaticissimi e demenziali saranno infatti all’ordine del giorno.La trama prende il via con la prematura morte del sovrano del Netherworld, King Krichevskoy, a seguito della quale si è verificata nel regno la più totale anarchia, con tutti che cercano di conquistare per se il potere e lotte che vanno avanti ormai da 2 anni.In questo scenario convulso si fa largo il figlio di Krichevskoy, Laharl, risvegliatosi dal sonno in cui era caduto subito dopo la morte del padre grazie all’aiuto del suo vassallo Etna (una demonietta che nasconde, suo malgrado, un segreto presto svelato), si pone come obiettivo la conquista del titolo di Overlord, riappropiandosi del regno del genitore e proclamandosi unico signore di quelle terre.Non è però facile raggiungere uno scopo così impegnativo senza l’incondizionata fiducia dei propri servitori, fiducia che a dire il vero manca del tutto! Ogni suddito all’interno del castello di Laharl ha giurato fedeltà a Krichevskoy, demone dal grande spirito e dalla tempra inossidabile, che a differenza del figlio era temuto e rispettato da tutti. Laharl (almeno inizialmente) non dispone della devozione altrui, ma saprà guadagnarsela (questo dipenderà da voi) sul campo, impartendo ordine e dettando legge con la propria parola, una battaglia dopo l’altra, con l’aiuto più o meno volontario di diverse figure che cercheranno, per i propri finio personali, di dare una mano a Laharl nella risalita della “graduatoria” demoniaca.
Un cast “improbabile”…Un sicuro punto di forza di Disgaea è l’ineccepile character design di ogni protagonista incontrato nel corso dell’avventura, ognuno dotato di una spiccata personalità, ognuna differente dalle altre ma ugualmente carismatica e demenziale. Vediamo nel dettaglio i personaggi principali che andremo ad impersonare e/o affrontare:– LaharlUnico figlio del defunto re Krichevskoy, ha come unica meta la conquista del trono di Netherworld, imponendosi come nuovo re dei demoni. Egocentrico e megalomane, arrogante ed impertinente, ecco come si presenta inizialmente: cambierà modo di fare grazie alla presenza dei suoi compagni di viaggio. Punto debole? Non sopporta parole come “amore”, “gentilezza”, “compassione” et simila, nonchè leggiadre pulzelle in abiti succinti. Tutto ciò lo indebolisce e ne limita i poteri.– EtnaGiovane demonietta (vassallo di Krichevskoy prima e Laharl poi) che cela un inquietante segreto che la porterà a tradire la fiducia del giovane principe demoniaco, salvo poi ritrattare e schierarsi più che mai dalla parte del nostro eroe.Dall’aria simpatica ma estremamente permalosa e pungente nel suo parlare, Etna ha al suo servizio una schiera di 3 pinguini imbalsamati, i cosiddetti Prinnies, che nella vita terrena erano perlopiù ladri ed assassini mentre ora, in vita ultraterrena, devono scontare le loro malefatte in una sorta di “periodo di prova” sotto forma, appunto, di pinguini. Durante tale periodo essi possono essere assegnati in territorio demoniaco nel Netherworld (con conseguenti compiti ingrati e pagati pochissimo) o nel regno di Celestia (dove i compiti da assolvere saranno decisamente più agevoli), a seconda delle gravità delle azioni da loro compiute da mortali.– VyersDemone dalla spiccata mania egocentrica, autoproclamatosi rivale “ufficiale” di Laharl.Dice di chiamarsi The Dark Adonis ovvero L’Adone Oscuro (Adone, per chi non lo sapesse, è una figura mitologica greca, uomo dall’incredibile bellezza e dalle fattezze quanto più vicine possibile alla perfezione, del quale perfino Marte era geloso), ma Laharl e compagni lo chiamano semplicemente “Mid-boss”, con sua somma incazzatura (passatemi il termine ma rende benissimo l’idea). Autocompiacente e galante all’occorrenza, non disdegnerà di aiutare Laharl in più di un occasione per potervicisi confrontare ancora e riuscire (o meglio tentare) finalmente a sconfiggerlo.– FlonneUna solare ragazzina in “apprendistato” da angelo, inviata negli inferi dal regno di Celestia (che come potrete intuire è l’antitesi del Netherworld, ovvero un regno abitato interamente dagli angeli) col solo scopo di assassinare Krichevskoy, salvo poi rendersi conto che l’ex sovrano è morto ormai da 2 anni. Una volta conosciuto Laharl, ed appurato che la sua iniziale missione era fallita (poichè inutile) ancor prima di cominciare, decide di restare nel regno demoniaco nel tentativo di scoprire se sotto la superficiale “scorza” da malvagio, si nascondano all’interno di Laharl sentimenti quali bontà ed amore; per fare ciò disubbidirà agli ordini del proprio serafino mentore, Master Lamington.– HoggmeiserFiglio di un ricco demone che in seguito alla dipartita di Krichevskoy si era impadronito di molte delle sostanze dell’ex regnante; Laharl sconfigge suo padre in combattimento e si reimpadronisce delle relative ricchezze. Hoggmeiser entra a far parte del party principale di Laharl senza il consenso di quest’ultimo, come “prezzo da pagare” per averlo reso orfano.Nota: Non immaginatevelo come un povero cucciolo indifeso, è una bestia di 2mt, molto ma molto potente.– MaderasFautore del segreto nascosto da Etna, questo demone-vampiro cela una potenza estremamente elevata che, di fatto, lo rendeva l’essere più accreditato a ricoprire la carica di Overlord dopo Krichevskoy…tutto questo fino all’arrivo di Laharl, ovviamente. Si unirà al vostro gruppo contrariamente alla vostra volontà.– VulcanusSerafino di altissimo livello, invidioso di Flonne e dell’incarico a lei destinato. Tenterà più volte di ucciderla, credendo che la sua alleanza con i demoni sia dovuta al voler conquistare il regno di Celestia; ovviamente ciò non è assolutamente vero.Oltre a quelli appena nominati, ci sono molti altri personaggi che incontrerete durante l’avventura, ma non posso citarli tutti o perchè non di primissimo piano o perchè rischierei di svelarvi troppo sulla trama, rovinandovi uno dei maggiori punti di forza del gioco.
Gameplay di baseTutto inizia dal castello di Laharl, all’interno del quale avremo accesso a diverse possibilità, come ad esempio comprare/vendere oggetti – data la presenza di un utile negozio di equipaggiamenti -, invocare il “Consiglio Oscuro” – che offre una pletora di possibilità illustrate nel dettaglio in un apposito paragrafo -, curarci ogni ferita in ospedale, muoversi verso le locations di combattimento tramite la “Dimensional Gate”.Tutti coloro che abbiano già giocato ad un titolo simile non avranno problemi a districarsi nelle battaglie, poichè il sistema di controllo è quello classico dei tactical rpg e propone combattimenti a turni separati tra player e cpu.Ogni personaggio dispone di un valore “movimento”, determinato da diversi fattori, che influenzerà il raggio entro il quale ci si potrà spostare prima o dopo aver impartito un comando. Una volta impartito l’ordine ad una o più unità (se ne possono utilizzare fino ad un massimo di 10 in contemporanea sul terreno di gioco), sarà possibile decidere se fargli compiere immediatamente l’azione desiderata od aspettare la fine del turno e far si che tutte le azioni selezionate si svolgano contemporaneamente. E’ molto importante pianificare attentamente le mosse “in sequenza”, al fine di non lasciare un nostro personaggio scoperto dinanzi agli attacchi avversari.La curva d’apprendimento è abbastanza breve e in un’oretta al massimo anche i neofiti potranno gestire senza troppe difficoltà i primi combattimenti, pur non potendo certo sfruttare a fondo tutto ciò che i programmatori hanno messo a disposizione, poichè le novità introdotte da Disgaea sono numerose ed estremamente importanti se si vuole realmente potenziare e customizzare nel dettaglio il proprio team.La classica scala di valori per il proprio party è composta dall’avanzare di livello come in ogni altro gdr, con una singola, importantissima, differenza: i punti esperienza verranno assegnati solo ed esclusivamente a colui o colei il quale/la quale finisce un avversario. Non c’è ricompensa (in termini di px) nello svolgere azioni di supporto quali curare un alleato o indebolire un nemico con magie e quant’altro; questa scelta rende il level-up dei personaggi decisamente lento e frustrante e capiterà di dover ripetere più volte combattimenti già affrontati in precedenza con il solo scopo di far dare il colpo di grazia ai nemici a questo o quell’altro nostro guerriero.Per ciò che riguarda l’intelligenza artificiale degli avversari, non si può dire che sia particolarmente sviluppata: i nemici si limiteranno, nella maggioranza dei casi, ad attendere le vostre mosse sino a che non entrete nel loro raggio d’azione: solo una volta all’interno di esso si preoccuperanno di agire, puntando solo ed esclusivamente a farvi più male possibile con attacchi e mosse speciali, anche a costo di danneggiare (od eventualmente uccidere se già l’avessimo indeboliti noi) i loro compagni. Tutto questo riduce talvolta la pianificazione tattica sia vostra che della cpu e, in minor parte, anche l’appagamento del giocatore.La visuale di gioco è quella tipica isometrica, ruotabile di 360°, purtroppo non a piacimento. Il livello di zoom presente comprende solamente 2 livelli di altezza della telecamera, uno più ravvicinato (consigliato per la maggior parte dei combattimenti, poichè offre un buon livello di dettaglio e permette di avere sott’occhio tranquillamente la situazione), ed uno più distante, utile nelle mappe più vaste, dove potremo quindi fare attenzione a tutto ciò che ci circonda.Il concept ideato dai programmatori, sia per ciò che concerne le battaglie, sia per ciò che riguarda altri elementi, presenta features molto originali, indispensabili da apprendere e padroneggiare se si vogliono avere chances di completare l’avventura.Nel paragrafo seguente elencherò le più importanti novità introdotte da Disgaea, la loro funzione ed il loro utilizzo…
Chicche ed innovazioni…Oltre al classico gameplay, tipico di ogni tactical rpg, in Disgaea sarà importante disporre di aggiunte importanti previste dai programmatori, uniche nel loro svilupparsi. Vediamole di seguito:– Lift/ThrowSelezionando il comando “Lift”, il personaggio può sollevare ciò che gli si trova accanto, come nemici, alleati e simboli Geo.Per lanciare il personaggio (o cristallo) sollevato, è sufficente scegliere “Throw” dal menu delle azioni, dopodichè indicare in distanza e direzione dove si intende lanciarlo. I comandi “solleva” e “lancia” offrono molte applicazioni: E’ possibile ad esempio scavalcare un fossato lanciando un alleato (od un nemico) dall’altra parte, o creare colonne di personaggi impilati uno sull’altro. Menzione particolare per i Prinnies e gli avversari: scagliare i primi contro un avversario provocherà la loro esplosione, mentre gettare un nemico contro l’altro provocherà la completa disfatta di uno di essi, ma conseguentemente il power-up esagerato del “sopravvissuto”, che otterrà la somma di livelli dei 2 mostri (praticamente, se scagliamo uno contro l’altro 2 avversari di livello 12, quello reduce dallo scontro salirà improvvisamente al livello 24) o il raddoppiamento del proprio livello precedente nel caso che i 2 mostri abbiano un livello tra loro differente. Ci sono anche altre combinazioni da imparare, ma necessitano di molta pratica…– Team Attack e Combo CountL’attacco di squadra è una particolare combinazione di attacchi multipli eseguiti da più personaggi su di uno stesso obiettivo, con conseguente aumento del danno procurato. Le condizioni perchè esso possa effettuarsi sono particolari e riguardano lo schieramento dei personaggi nonchè la loro affinità.Per far si che sia possibile mettere in atto un attacco di squadra occorre che, accanto a colui che attacca il nemico, vi siano alleati (ovvero di fianco o dietro): a questo punto entra in gioco l’affinità con i compagni adiacenti, più essa è alta, maggiore sarà la possibilità che un attacco di squadra si verifichi (prima di ogni attacco in alto a sinistra sullo schermo comparirà un indicatore che vi aiuterà a capire quanto effettivamente alte sarebbero le possibilità di un team attack). Gli attacchi di squadra non sono disponibili nel caso utilizziate magie, armi speciali od attacchi a distanza.Quando invece, nello stesso turno, un avversario viene attaccato in sequenza da diversi compagni, entra in gioco il Combo Count: un contatore che, con il susseguirsi continuo di colpi portati verso un unico obiettivo da diversi combattenti, fa crescere in modo esponenziale il quantitativo di danni inflitti. Il Combo Count comprende anche l’utilizzo di tecniche speciali e magie, purchè indirizzati tutti verso lo stesso bersaglio.Durante ogni battaglia sarà presente una barra-bonus, il riempimento della quale comporterà oggetti premio di rarità sempre più alta o denaro in quantitativo sempre maggiore al termine di ogni sessione, a seconda di quanto l’avremo riempita. Per incrementare la barra a sufficenza, spesso non basterà semplicemente uccidere nemici: per far si che si riempia adeguatamente è consigliabile utilizzare quanto più possibile attacchi di squadra e combo count, i quali sono decisamente più “redditizi” in termini di accumulo di bonus, rispetto a singoli attacchi normali.– Geo Panels e Geo SymbolsI cosiddetti Geo Panels sono i pannelli lampeggianti presenti in quasi tutte le mappe e sono influenzati nelle caratteristiche dalla presenza di simboli Geo, oggetti piramidali dalle eccezzionali proprietà magiche. Ogni simbolo Geo racchiude in se alcune caratteristiche, bonus o malus, e le trasmette di riflesso ai pannelli colorati nel quale esso si trova. Se all’interno di un pannello rosso si inserisce un pannello giallo che dona attacco +50%, tutti i pannelli rossi diventeranno gialli e coloro vi si troveranno all’interno potranno disporre del bonus ad esso legato. I simboli Geo possono essere afferrati, lanciati e distrutti, ma non sempre ciò è conveniente; spesso sarà utile pianificare a tavolino la distruzione di questo o quel cristallo, giudicando se un effetto da loro portato può esserci più o meno utile.E’ inoltre possibile effettuare, tramite la loro distruzione, delle catene di colore (Chain color combo) le quali incrementano notevolmente la barra bonus e permettono di danneggiare contemporaneamente tutti i nemici posti sopra un determinato pannello, dello stesso colore del cristallo da noi distrutto. Queste le nozioni base per utilizzare i simboli Geo, vi sono molte altre combinazioni da apprendere, ma lo si può fare solo ed esclusivamente tramite ripetuti tentativi, cercando di comprendere appieno le caratteristiche di ogni cristallo.– HospitalAll’interno del castello di Laharl, base di ogni nostra spedizione, è presente un ospedale, stanza nella quale potremo (tramite adeguato compenso in denaro) ristabilirci da qualsiasi ferita da noi ricevuta in battaglia e fin qui tutto normale. La cosa bella è che ogni tot. di denaro speso per curarci, la graziosa demonietta infermiera ci elargirà sostanziosi premi, altrimenti di difficile reperibilità e talvolta ottenere questi oggetti dall’ospedale sarà l’unico modo per entrarne in possesso. Amuleti, protezioni, armi, pozioni, di tutto ci verrà regalato, e sarà tutto (più o meno) utile. Ultima chicca: le caratteristiche dei premi (non i premi in se) possono cambiare ogni qualvolta si carichi un salvataggio antecedente alla cura.– Dark AssemblyEd eccoci al punto focale della gestione di Disgaea, il Consiglio Oscuro, un’assemblea di demoni-giurati tramite la quale potrete compiere diverse azioni atte a modificare il vostro “rango” di demone ed altre utili funzioni. Per poter convocare il Consiglio Oscuro è necessario disporre di un sufficente quantitativo di Mana, ottenibile esclusivamente dando il colpo di grazia al nemico; un personaggio che non ha mai sconfitto nemici, non potrà di conseguenza chiamare a seduta il Consiglio. Questa funzione vi mette a disposizione molti comandi, indispensabili per portare a termine il gioco: il compimento di ciò che voi intendete fare non sempre necessita dell’approvazione del Consiglio, ma per ciò che riguarda i temi più importanti il loro benestare è indispensabile.Ecco ciò che la Dark Assembly ci mette a disposizione:.Create Character. Al contrario di quanto visto nella stragrande maggioranza di gdr sinora usciti, i personaggi del vostro party li creerete voi. Potrete decidere il tipo di personaggio da creare, il “mestiere” che esso avrà ed il livello base di abilità di quest’ultimo (ve ne sono 6: “buono a nulla”, “incompetente”, “discreto”, “talentuoso”, “distinto” e “geniale” e a seconda di quale sceglieleremo, potremo aggiungere punti alle caratteristiche del personaggio creato) e scegliere, logicamente, il loro nome. La cosa interessante è che potrete plasmare a vostro piacimento anche i mostri sinora incontrati ed integrarli nel vostro team assieme ai personaggi principali imposti dalla trama, come se nulla fosse. Ovviamente, maggiore il livello di abilità iniziale scelto, più alto sarà il costo in termini di mana.Ogni classe avrà diverse abilità ed attitudini, in particolare modo per ciò che riguarda l’utilizzo delle armi: migliore è l’affinità con un tipo di arma, più velocemente si caricherà una barra di incremento, al riempimento della quale l’abilità del personaggio nell’utilizzare quel determinato tipo di armi aumenterà di un livello ed il personaggio apprenderà una nuova tecnica speciale. Ultima menzione va fatta per il particolare legame tra l’unità creata ed il suo artefice: il mentore potrà disporre in seguito delle abilità apprese dal suo pupillo..Delete Character. Qui potrete cancellare personaggi precedentemente creati, non rientrando in possesso del mana speso per crearli (ovviamente)..Change Name. Per cambiare nome alle unità da noi create..Promotion Exam. Tramite questa schermata accederete ad una battaglia, affrontabile solo da colui/colei che ha richiesto l’esame. In caso di successo, il grado del personaggio salirà, e ciò gli permetterà di presentare in sede di assemblea un maggior numero di proposte..Transmigrate. Con questa funzione potrete cambiare categoria (“talentuoso” piuttosto che “incompetente”, per fare un esempio) ad una vostra unità creata, ripartendo però dal livello 1 del personaggio: prima di usarla pensateci bene. Seguirà infine la lista di mozioni che avete sino ad ora sbloccato: anche queste richiederanno mana per essere discusse dall’ Assemblea. Saper utilizzare al meglio ciò che l’ Assemblea ci offre è indispensabile per andare avanti nel gioco, e sfruttare tutte le risorse che essa ci concederà tramite l’avanzare di livello renderà i nostri personaggi sempre più potenti.– Item WorldUltima particolarità di Disgaea riguarda l’ Item World, che permette di entrare all’interno di un oggetto potenziandone le caratteristiche. Come? In svariati modi: una volta entrati all’interno dell’oggetto verremo catapultati in diverse battaglie, una per piano. Per passare al livello/battaglia successivo sarò necessario o sconfiggere tutti i nemici presenti (i cosiddetti “abitanti” dell’oggetto) o raggiungere un portale dimensionale all’interno dello sfondo. L’oggetto salirà di livello (nonchè di rarità) proporzionalmente al piano da noi raggiunto. All’interno degli oggetti sono altresì presenti delle figure chiamate “specialisti”, le quali durante le battaglie non ci saranno d’aiuto ma nemmeno d’intralcio, comportandosi in modo assolutamente neutrale. Se oltre ai nemici sconfiggeremo anche loro, l’oggetto si potenzierà enormemente.E’ possibile spostare gli abitanti da un oggetto ad un altro, trasferendo gli specialisti e di conseguenza i bonus da essi apportati, ma solo una volta ke li si ha sconfitti. Ogni oggetto ha un numero massimo di abitanti possibili, determinato dalla rarità dell’oggetto in questione.Una volta raggiunto il limite massimo, si possono abbinare tra loro gli abitanti per creare più spazio, a patto che vi siano almeno 2 specialisti dello stesso “mestiere”. Tramite questa funzione si può dare vita ad oggetti di una potenza sconfinata, creando via via sempre maggior spazio per inserirvi nuovi specialisti.Nota: E’ possibile dal mondo degli oggetti tornare nel mondo reale tramite l’utilizzo di particolari talismani, od al conseguimento dei livelli multipli di 10 (10, 20, 30 e così via).E finalmente è finito l’elenco delle reali innovazioni portate da Disgaea nel panorama tattico odierno; queste caratteristiche rendono il gioco oltre che più vario anche decisamente godibile, poichè permettono una personalizzazione ai massimi livelli del proprio nugolo di eroi.
Parte tecnicaGraficamente Disgaea si presenta deboluccio e, dal punto di vista meramente tecnico, non eccelle in alcunchè. I personaggi sono in 2D e denotano sprite piccoli e poco definiti; discorso analogo per le ambientazioni, composte da un numero piuttosto scarso di poligoni, così come gli effetti speciali non troppo eclatanti. Tutto questo può pregiudicare l’esperienza di gioco? Assolutamente no, poichè come spesso accade in questa tipologia di giochi il gameplay la fa da padrone! Il concept dei personaggi, nonchè il tratto con il quale questi sono stati realizzati è semplicemente stupendo, e poco ce ne importerà del dettaglio grafico non eccelso.Cambiando argomento, “Tsunami Bomb” vi dice nulla? Se conoscete questa band punk inglese vi faccio i complimenti, perchè personalmente prima di scoprire che con il singolo “The invasion from within” aveva curato la colonna sonora di Disgaea, non ne avevo mai sentito parlare. Sta di fatto che tale brano non è affatto malvagio, ed anche le musichette di sottofondo nelle varie location sono apprezzabili e non stufano l’udito.Gli effetti sonori si attestano sulla media, nulla di particolare da segnalare né in bene né in male, mentre per ciò che riguarda il doppiaggio i complimenti alle “voci” di Disgaea ci stanno tutti; c’è da dire che è interamente in inglese, quindi se non possedete abbastanza conoscenze della lingua di Albione dovrete per forza di cose affidarvi ai sottotitoli (in inglese anch’essi, quindi non so quanto d’aiuto vi potranno essere), ma la realizzazione è molto curata: la recitazione è ottima, i timbri vocali sempre azzeccati ed è molto divertente (particolarmente riuscita l’interpretazione di Etna).
LongevitàL’avventura principale è divisa in capitoli, per un totale di 13, che ci faranno avanzare gradualmente nella trama, sviluppata in maniera appassionante e convincente.Ogni capitolo comprende un determinato numero di battaglie, il quale può variare da un minimo di 4-5 per arrivare anche ad un massimo di 10-12. Prima ed eventualmente dopo ogni battaglia solitamente vi saranno schermate non interattive (non skippabili) composte da dialoghi tra i protagonisti, molto spesso divertentissimi, stuzzicanti ed eccezionalmente spiritosi, non mancheranno di strapparvi più di una volta sonore risate. Non mancano, comunque, anche momenti tristi e riflessivi, in un incedere altalenante di emozioni davvero splendido. Al termine di ogni capitolo, come di consueto, ci attende un boss, il cui combattimento influisce pesantemente sul finale ottenuto: se veniamo sconfitti sconfitti comparirà un “ending” diverso, che ci illustrerà come da quel momento in poi si svilupperanno gli eventi nel Netherworld. I finali ottenibili sono molti, ed ovviamente per ottenere quello migliore, nonchè reale, dovrete portare a termine il gioco per intero.Disgaea offre inoltre la possibilità di ricominciare il gioco precedentemente conclusosi con un game-over, potendo però disporre di tutti gli equipaggiamenti sino ad allora ottenuti (il livello dei personaggi ripartirà logicamente da 1).
– Trama appassionante e ben articolata
– Complesso e profondo
– Originale nella gestione di oggetti e personaggi
– Umorismo azzeccato
– Longevo
– Finali multipli
– Stile grafico consono all’atmosfera…
-…ma dettaglio che lascia piuttosto a desiderare
– Ci vorrà molta pratica prima di padroneggiare appieno tutto ciò che il titolo offre
– I.A. dei nemici da rivedere
– Distribuzione dei px discutibile
8.5
Ed eccomi (“finalmente!” penserete voi) al commento finale! Le idee ci sono, realizzate anche bene oltretutto, e rendono l’esperienza di gioco più varia e godibile delle sole battaglie.
La personalizzazione del proprio party è estremamente alta, grazie alle pressochè infinite capacità di customizzazione e modifica degli oggetti equipaggiati, della possibilità di variare un quantitativo enorme di dettagli nella creazione (ed in seguito gestione) dei personaggi, e dalle varianti previste in sede di Consiglio Oscuro.
Graficamente non è certo lo stato dell’arte su Playstation 2, ma è un difetto sul quale si può tranquillamente chiudere un occhio, lodandolo (in parte) anzi per l’ottimo stile con il quale è stato concepito.
Una trama solida e dipanata in maniera ottimale fa da sfondo ad un’avventura che potrebbe trascinarvi sempre più all’interno di quel mondo lontano, composto da tanta tanta allegria ed umorismo, ma che non si nega nel regalare al player momenti tristi e spunti di riflessione.
Il totale, numericamente espresso nel voto finale, rappresenta oggettivamente il valore di questo titolo, senza ombra di dubbio positivo ed originale nel suo contesto.
Ma – perchè come sempre c’è un ma – non posso consigliarvene l’acquisto al 100%: il prodotto è molto valido ma altresì particolare, e pertanto dipenderà in sostanza dalla tipologia di videogiocatore più o meno colto, e più o meno appassionato del genere, decidere se ne possa valere l’acquisto. Nel caso non siate amanti dei gdr sottraete tranquillamente un punto al totale, questo titolo non vi farà certo cambiare opinione e gusti. Se al contrario (come me), questa tipologia videoludica la apprezzate appieno, aggiungete mezzo punto al voto, il quale raggiungerà quota 9, soglia ideale per catalogare un gioco come: “capolavoro”.
Voto Recensione di Disgaea 1 Complete - Recensione
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