Disgaea 4: A Promise Unforgotten
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a cura di Dr. Frank N Furter
A breve distanza dalla nostra anteprima, siamo finalmente giunti al fatidico momento della recensione, dove andremo a esaminare in maniera più approfondita gli aspetti più importanti del gameplay per capire se il quarto capitolo della saga firmata Nippon Ichi abbia compiuto un passo in avanti rispetto al suo predecessore uscito su PS3 alcuni anni fa. Come ben saprete Valvatorez e l’intero cast di Disgaea 4 sono una banda di folli, una vera e propria Armata Brancaleone, andiamo dunque a vedere cosa hanno combinato nel lungo viaggio costellato da sardine, Prinny e promesse da mantenere.
Comicità dilaganteAnalizzare la trama di un qualsiasi Disgaea è un’operazione apparentemente facile data la semplicità delle situazioni e dei motivi che spingono i protagonisti a intraprendere il loro cammino. Tuttavia analizzando un titolo come questo, che punta moltissimo su dialoghi esilaranti e nonsense, sulla brillantezza delle battute e su tante situazioni totalmente fuori di testa, occorre fare un passo indietro e capire se il cast è davvero strutturato in maniera ben congeniata per far funzionare i delicati meccanismi della comicità. Disgaea 4 fortunatamente ci riesce, non solo grazie ad una buona caratterizzazione degli attori principali, ma anche alla sottile satira dei sistemi politici e di tutte le complicate relazioni che si vengono a creare in tale ambiente. Rivoluzione, difesa dei diritti “umani”, sterminio di massa, tutto riproposto (per quanto possibile) in chiave ironica e scanzonata. I fan della saga non rimarranno delusi, probabilmente nemmeno gli appassionati del genere, anche se l’assenza di una storia coinvolgente e la mancanza assoluta di uno stile narrativo degno di nota possono influire negativamente sul giudizio complessivo.
Strategia e TatticaBrevemente, Disgaea 4 è un gioco di ruolo strategico a turni dove il giocatore dovrà predisporre le unità alleate sul campo di battaglia, scegliendo con cura la posizione in base alla classe d’appartenenza. Il titolo Nippon Ichi ha dalla sua alcuni particolari elementi di gameplay, veri e propri segni di riconoscimento nel panorama dei giochi di ruolo. Ad esempio, potrete letteralmente impilare più personaggi l’uno sopra l’altro e realizzare una torre umana in grado di infliggere danni eccezionali; seguendo questo principio si potranno lanciare i propri commilitoni per fargli raggiungere i piani più alti del campo di battaglia. L’importante sarà non rimanere col compagno sulle spalle alla fine del turno, altrimenti chi sta sotto perderà punti vita. Un’altra particolarità della saga è rappresentata dai geo blocchi, questi oggetti influenzano determinate aree di gioco e forniranno dei bonus o dei malus al giocatore oppure ai nemici. Distruggendoli farete sparire tutti i pannelli dello stesso colore del geo blocco scomparso, infliggendo danni a tutte le unità coinvolte, inclusi altri blocchi di colore diverso che subendo il colpo possono distruggersi a loro volta e creare così una reazione a catena che andrà ad aumentare vertiginosamente il contatore dei colpi, facendovi guadagnare un maggior numero di premi extra alla fine del combattimento. E non finisce qui: ogni personaggio può contare su abilità passive e attive, sulle evility che cambiano in base alla classe d’appartenenza di ogni combattente e su un corposo equipaggiamento. Il gameplay di Disgaea 4 non cambia molto dai predecessori, aggiunge alcune piccole novità come la fusione di due mostri per crearne uno gigantesco ma nulla più. D’altra parte il gioco non ha bisogno di stravolgimenti particolari, il delicato equilibrio di tutti gli elementi di gameplay non va toccato, anzi, è stato giustamente lavorato di fino dal team di sviluppatori regalando ai giocatori l’esperienza Disgaea pressoché definitiva.
Senato, Pirati e Mondi nascostiDall’hub centrale del gioco potrete accedere a tre diverse macrosezioni davvero interessanti. Il Cam-Pain HQ ad esempio sostituisce la vecchia scuola di Disgaea 3 e pone un vero e proprio governo con tanto di senatori. Sostanzialmente, se vorrete apportare dei cambiamenti all’interno del gioco, come la disponibilità di oggetti più costosi presso i negozi, dovrete convocare il senato, corrompere i senatori contrari e infine ottenere la maggioranza per far passare il decreto legge. Sempre all’interno del Cam-Pain HQ potrete influenzare le vostre battaglie: un’enorme mappa del Netherworld suddivisa in riquadri vi mostrerà i territori conquistati dopo ogni battaglia della campagna principale. In questi spazi vuoti dovrete posizionare un vostro alleato, così facendo coloro che si troveranno fianco a fianco sullo scacchiere saranno più forti nelle battaglie vere quando combatteranno vicini. In aggiunta potrete acquistare dei particolari edifici che influenzeranno con vari bonus alcuni segmenti della mappa, di conseguenza gli alleati che si troveranno nelle vicinanze saranno i diretti beneficiari dei vantaggi proposti dall’oggetto acquistato. Come se non bastassero gli scontri offerti dal naturale proseguimento della trama, potrete cimentarvi nell’Item World, ossia tanti piccoli mondi nascosti nei vostri oggetti. Quali sono i vantaggi? Innanzitutto potrete livellare i personaggi e far guadagnare punti mana per le abilità e le evility, inoltre completare i livelli di un Item World vi permetterà di migliorarne le caratteristiche. Più a fondo scenderete, più le battaglie diventeranno difficili: ogni dieci livelli potrete tornare alla base principale, una sfida interessante adatta ai giocatori più smaliziati. Troviamo infine la componente online, che viene rappresentata dalla possibilità di creare una vera e propria ciurma di pirati (con tanto di nave) atta a invadere gli Item World degli altri giocatori; inoltre potrete creare intere mappe di gioco grazie al potente editor messo a disposizione dagli sviluppatori. Tutto quello che vi abbiamo descritto non fa che amalgamarsi con il gioco principale in un connubio che porterà il contatore delle ore giocate alle stelle: in effetti, calcolare la durata complessiva è molto difficile, dato che affrontare solamente la storia principale senza perdersi tra le votazioni del senato, il potenziamento degli oggetti e la creazione della nave pirata risulterà molto difficile.
2D batte 3DDisgaea 3 era un titolo tecnicamente indietro di una generazione, il comparto grafico non avrebbe gravato sull’hardware di una PS2, figurarsi sulla successiva console HD di casa Sony. Fortunatamente le cose sono parzialmente cambiate: gli sprite dei personaggi sono meravigliosi, le ambientazioni godono di colori vivi e accesi, un piacevole spettacolo in due dimensioni che cozza con gli effetti tridimensionali durante le battaglie, che appaiono “fuori luogo” in un contesto dal sapore fortemente retrò. Come sottolineato nell’anteprima le animazioni dei personaggi sono estremamente limitate sia durante i dialoghi a schermo pieno, sia nei combattimenti. La colonna sonora si fa particolarmente apprezzare per la capacità di accompagnare ogni momento con la giusta traccia, molto orecchiabili quelle battagliere senza contare il fantastico main theme Last Engage. Ottimo il doppiaggio inglese intercambiabile con quello giapponese ogni volta che lo vorrete.
– Gameplay vario e profondo
– Cast divertente
– Dialoghi al limite del folle
– Longevo
– Effetti tridimensionali e animazioni da rivedere
– Nessuna novità di rilievo
8.0
Disgaea 4: A Promise Unforgotten è un deciso “passetto” in avanti di Nippon Ichi rispetto al precedente Disgaea 3. C’è anche da chiedersi come si potrebbe approfondire e rinnovare una saga che già conta su un gameplay vario e profondo, in grado di offrire decine e decine di ore di gioco. Si possono ancora fare dei progressi per quanto concerne il comparto grafico, non tanto per il delizioso 2D, quanto per le animazioni dei personaggi, davvero limitate e ripetitive e magari puntare su un numero maggiore di sequenze animate o comunque lasciarsi alle spalle le primitive immagini statiche durante i dialoghi tra un combattimento e l’altro. Consigliato ai fan delle serie e a tutti coloro che amano gli strategici a turni dal carattere folle e irriverente; per tutti gli altri il titolo potrebbe risultare particolarmente ostico soprattutto nelle fasi iniziali. Buone sardine a tutti.
Voto Recensione di Disgaea 4: A Promise Unforgotten - Recensione
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