Recensione

Disgaea 3

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a cura di Melkor

Makai Senkei Disgaea 3 (per gli amici Disgaea 3) è il terzo episodio della famosa saga che fece la sua ultima apparizione più di tre anni fa su PS2. Stiamo parlando di un gioco di ruolo strategico che ha creato una moltitudine di fan al seguito e che finalmente arriva in alta definizione portando con sè tutti gli elementi che lo hanno reso famoso. Vedremo se anche questa volta il risultato sia stato vincente.

Una questione di stileChi ha avuto occasione di giocare ai capitoli precedenti della serie saprà sicuramente che il punto di forza della serie è l’ironia. Ovviamente come ci si aspettava Disgaea 3 non si allontana dal filone principale e tutto viene visto ed analizzato dal punto di vista dell’assurdo e del demenziale. La storia vi vedrà impersonare il giovane Mao, studente della curiosa scuola di demoni “Maritsu Evil Academy” nella quale si mette in pratica alla lettere il famoso detto “gli ultimi saranno i primi”. Per guadagnare la stima degli insegnanti infatti è necessario in questa accademia fare l’opposto di quello che viene richiesto nella vita reale. Arrivare ultimo a lezione, non fare mai i compiti ed essere i peggiori saranno tutti compiti che vi distingueranno e che vi serviranno a guadagnare il successo. La trama, che come avrete ben capito ha poco di serio, risulterà a volte più intricata del solito e sarà caratterizzata anche dalle relazioni interpersonali fra Mao e suo padre e fra lo stesso e il suo amico e rivale Beryl. Non mancheranno i momenti duri e tristi e le decisioni ardue le quali arricchiranno una storia che nonostante le tematiche vi sembrerà più profonda di quello che sembra e che vi accompagnerà nel corso della vostra avventura. Piccola pecca è la scarsa caratterizzazione dei protagonisti, i quali non assumono mai un livello di interesse degno di un RPG.Dopo le prime fasi di gioco noterete che le principali aree di azione saranno tre e comprenderanno l’Hub, la Casa Madre e le Battle Maps. Se nel primo incontrerete numerosi NPC, negozi e training, oltre che avere l’accesso alle altre due zone principali, per creare i vostri personaggi dovrete accedere alla Casa Madre. Avrete a disposizione la possibilità di ideare e personalizzare centinaia di personaggi e categorie e creare, mediante un divertente sistema di banchi, le relazioni fra gli stessi oltre che determinare la percentuale di incontro nel corso delle battaglie, dove si volgerà gran parte dell’azione.

Il paradiso del level grindingCome in ogni RPG che si rispetti a farla da padrone saranno le battaglie e il sistema di potenziamento dei personaggi. Per quanto riguarda il primo Disgaea 3 non ha niente da recriminare in quanto i livelli presenti, suddivisi in caselle in pieno stile strategico, oltre ad essere numerosi avranno la capacità di generarsi random in ogni partita e questo renderà l’azione sempre divertente ed unica. Le azioni che potrete compiere nel corso delle varie sfide saranno quasi illimitate e per descriverle tutte accuratamente non basterebbe un libro sull’argomento. Si passerà dal semplice movimento all’unire tutti i personaggi creando una specie di torre al fine di raggiungere i punti più inaccessibili. Anche i colpi a disposizione saranno demenziali e genereranno un ammontare di danni totalmente indipendente dall’effetto grafico collegato. Vedrete ad esempio pianeti interi cadere sui nemici generando zero effetti come lunghissime serie di colpi dalla conseguenza devastante di centinaia di milioni di danni. Fondamentale sarà anche il sistema di level up in quanto in Disgaea 3 tutto ma proprio tutto necessita di essere potenziato. Sia i protagonisti infatti come gli oggetti ma anche gli esseri contenuti negli oggetti chiamati “Innocents” hanno dei livelli e ben presto capirete la vastità della personalizzazione di questo titolo. Da notare come l’esasperazione di questo sistema è ulteriormente evidenziato dalla possibilità di raggiungere non il solito livello novantanove o cento ma addirittura il 9,999°, conseguenza di molte ore di gioco. Ovviamente come nel secondo capitolo sarà presente il conosciuto Geo System, vera e propria caratteristica di questo RPG. Lungo i campi di battaglia infatti saranno presenti delle caselle e dei cubi colorati e quanto un combattente raggiungerà un pannello blu ad esempio potrà guadagnare dei bonus o ottenere dei malus cruciali al fine di una conclusione rapida ed indolore della sfida. Per quanto riguarda i cubi invece, questi rappresenteranno un parametro ancora più intricato del gameplay in quanto distruggendoli cambierete colore ai pannelli ma ovviamente non si tratterà della stessa tonalità ma di una associata appositamente. Come si denota quindi il sistema è fin troppo macchinoso anche e questo viene ad essere un arma a doppio taglio in quanto le dinamiche di gioco molte volte vengono eccessivamente rallentate, anche più di quanto ci si aspetti da un RPG, e molti utenti potrebbero non apprezzare il gameplay nonostante le numerose possibilità. Molto interessante è la possibilità di concludere l’avventura accedendo a differenti finali anche se il fattore rigiocabilità di un RPG è sempre molto basso.

Battaglie next-gen?Purtroppo come alcune volte avviene nel mondo dei videogiochi quanto viene fatto dal punto di vista del gameplay viene inevitabilmente a cadere sotto i difetti del lato tecnico. Quello che tutti si aspettano infatti da un gioco next-gen è quantomeno una grafica e un livello di dettagli degno dell’alta definizione e proprio sotto questo aspetto Disgaea 3 compie un grande passo falso. Le animazioni, gli effetti e le texture sembrano provenire da una PS2 e molte volte storcerete gli occhi dinanzi a degli effetti che non hanno niente a che vedere con le potenzialità della console di casa Sony. L’unico elemento che sembra in qualche modo in alta definizione è l’interfaccia dei comandi, aspetto di cui molti utenti avrebbero fatto tranquillamente a meno. Altro aspetto negativo è il sistema di visualizzazione dei livelli, collegato indissolubilmente al controller e alla visualizzazione delle caselle in base alla loro posizione. La creazione random dei livelli infatti genererà quasi sempre delle alture o comunque a delle caselle localizzate su dislivelli e passandoci sopra con il puntatore la telecamera automaticamente modificherà la visuale andando più che altro a impedirci di avere una visione completa del campo di battaglia e costringendoci più di una volta a modificare manualmente lo zoom e la rotazione. Tutto questo genera ulteriore periodi morti i quali vanno a sommarsi a quelli già presenti nel gameplay rendendo il voto complessivo più basso di quanto il titolo distribuito dalla Square Enix poteva ambire. Un encomio a parte spetta alla colonna sonora, composta dal talento giapponete Tempei Sato, la quale vi accompagnerà in tutte le fasi e che spazierà da composizioni di accompagnamento a grandiosi brani durante gli scontri con i boss, il tutto ovviamente in pieno stile orchestrale classico degli RPG.

– Trama ricca di humor

– Presenti differenti finali…

– Ottima colonna sonora

– Comparto grafico da PS2

– Personaggi poco carismatici

– Visuale non sempre perfetta

7.6

Concludendo Disgaea 3 è sicuramente un titolo unico nel suo genere che merita perlomeno un chance anche da parte dei più diffidenti. Lo stile demenziale che parte dalla trama e che permea anche le sfide è un marchio indissolubile della serie ma il sistema di combattimento risulterà per alcuni fin troppo complesso. Eccezionali le musiche orchestrali e appassionante il sistema di potenziamento di ogni elemento presente. Ciò che penalizza inevitabilmente questo titolo è purtroppo lo sviluppo tecnico che sembra fin troppo limitato sia dal lato grafico che da quello del controllo. Un vero peccato in quanto è proprio questo il tassello mancante per poter definire Disgaea 3 una vera Killer Application.

Voto Recensione di Disgaea 3 - Recensione


7.6

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