Recensione

Diner Dash

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a cura di Darkzibo

Il lavoro in ufficio vi annoia ? Non ne potete più di vedere quelle cataste di carte bollate sulla vostra scrivania? I vostri superiori sono dittatori in miniatura? Allora la soluzione è lasciare tutto e iniziare una nuova vita, magari in un ristorante a contatto con la gente. Questo devono aver pensato i programmatori di Climax quando hanno iniziato a sviluppare Diner Dash.

Cameriere è meglioLa storia di Diner Dash è piuttosto semplice: nei panni di Flo, un’impiegata stanca della vita d’ufficio, decide di tornare al contatto umano lavorando in un ristorante. Un lavoro più dinamico, vero ma anche più impegnativo soprattutto dal punto di vista dei riflessi: Flo deve ricevere i clienti, farli accomodare, dare loro le liste, prendere la comanda, ordinare al cuoco, servire fare il conto e portare i piatti a lavare in cucina. Detto così sembra un’impresa titanica, che almeno dovrebbe essere sbrigata da più persone (anche se la realtà è ben peggiore), senza contare che con il passare dei livelli dovrete servire l’aperitivo, il caffè e altro ancora. Il tutto deve essere fatto nel minor tempo possibile per evitare che i clienti se ne vadano scontenti senza aver mangiato o che si lamentino per l’attesa. Il susseguirsi delle azioni è tanto semplice quanto esageratamente velocizzato. La giornata tipo di Flo si svolge con l’accoglienza dei clienti ai tavoli, la presa della comanda da portare in cucina, il ritiro della pietanza da portare al tavolo e il momento del conto seguito dal ritiro delle stoviglie sporche. Il bello è che tutte queste azioni dovranno essere compiute nel minor tempo possibile, dato che i clienti, avanzando di livello, arriveranno in maggior numero e non vorranno sicuramente aspettare troppo in piedi, pena l’addio al vostro ristorante. Più il ristorante diviene importante, più le esigenze della clientela aumentano, portando Flo a compiere dei veri e propri salti mortali per soddisfarle: portate il caffè, fate sedere la clientela sulle sedie con i colori che si intonano con il loro vestito e saranno tutti contenti.Tutte queste azioni, nella conversione per Nintendo DS sono gestibili tramite il pennino, che vi permetterà di governare la cameriera provetta il tutta velocità dando qualcosa in più alla conversione per il portatile Nintendo. La versione per PSP, dalla sua, può sfruttare i propri pulsanti che però non raggiungono la semplicità di gestione permessa dal touch screen e impiega i dorsali in mancanza di uno schermo sensibile che avrebbe fatto tanto comodo. Più proseguirete nei livelli, più salirà il livello di difficoltà e in egual misura, vi sarà concesso di personalizzare il ristorante, renderlo più apprezzabile e nell’arco della giornata attirare il maggior numero di persone. La semplicità strutturale del gioco è quasi d’altri tempi quasi frutto di quella fantasia che portava i programmatori a cercare di trovare il divertimento in un titolo piuttosto che una trama interessante. Purtroppo Diner Dash non è esente da difetti: schermate tutte uguali e una noia che potrebbe prendere drasticamente dopo pochi istanti di gioco dato il continuo ripetersi incessante delle azioni da fare. La longevità del titolo dipenderà principalmente dalla vostra voglia di restare a servire ai tavoli nell’incessante e frenetico andirivieni dei vostri clienti. La modalità multigiocatore è riservata a due persone e prevede alcune prove nelle quali dovrete avere il miglior punteggio, essere i primi a servire un tot numero di clienti e sopravvivere all’incessante arrivo della gente. Si tratta di qualcosa in più, è vero, ma non riesce a far divenire il titolo Eidos degno di nota dal punto di vista della durata e dl divertimento.

Un ristorante come altriGraficamente il titolo si presenta in maniera piuttosto blanda sia nella console di casa Sony sia in quella di casa Nintendo. Considerate che l’ambientazione è sempre la medesima (dal punto di vista strutturale, cambiando solo esteticamente in base al tipo di ristorante da gestire) e, a parte le modifiche che potrete effettuare a livello estetico (non particolarmente degne delle due console che ospitano questo titolo) null’altro sarà diverso. Animazioni, sprites e colori sono sempre uguali, e pur dando un buon colpo d’occhio almeno inizialmente, si ridurranno ad essere come la giocabilità di Diner Dash: ripetitivi e annoianti. A volte in un gioco sostanzialmente brutto si prosegue anche solo per “vedere come sarà più avanti” ma in Diner Dash non è presente nemmeno questo barlume di curiosità. A livello tecnico, per entrambi i portatili, non raggiunge assolutamente la sufficienza.Neanche a livello sonoro dove, forse prevarica per qualche sonorità in più la console Sony, ma che riduce il tutto al bisbiglio dei clienti e agli effetti sonori presenti in un ristorante come il rumore dei piatti e della cassa che si apre.

– Idea dal gusto retrò

– Divertente all’inizio

– Stancante dopo poco

– Tecnicamente insulso

– Multi poco accattivante

5.5

L’idea non era male: trovare una miscela di gioco veloce e divertente che rispecchiasse la filosofia dei vecchi titoli. Diner Dash però cade fin troppo presto nella monotonia d’azione che rappresenta il punto debole della struttura di gioco. La ripetitività di ogni cosa perseguita questo titolo: dalla giocabilità alle ambientazioni per arrivare alle sfide in multigiocatore. Un vero peccato perché se l’idea fosse stata sviluppata meglio rispetto all’arcade che è possibile scaricare per PC, sicuramente ci troveremmo a esprimere un giudizio positivo su questo titolo che invece non riesce ad appassionare sulle console portatili.

Voto Recensione di Diner Dash - Recensione


5.5

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