L’eShop di Nintendo con il passare del tempo sta crescendo sempre di più, aumentando di settimana in settimana i contenuti disponibili. Il tutto riuscendo contemporaneamente a dare la giusta visibilità ai titoli in uscita.
L’ultima di queste uscite è Dillon’s Rolling Western scaricabile in esclusiva per i nostri amati 3DS. Proposto al non proprio contenuto prezzo di 10 euro, il titolo ambisce a rubare a PullBlox lo scettro di miglior gioco del 3DSware. I giapponesi di Vanpool sanno il fatto loro, al punto da proporre in un ambientazione che ricorda il vecchio west elementi tipici dei tower defense miscelati con meccaniche decisamente più action.
Un armadillo nel selvaggio West
Dillon è un armadillo antropomorfo senza denti mentre il suo amico Scott è un castoro/marmotta estremamente loquace, al punto che parlerà sempre anche per noi; i due hanno ovviamente un disperato bisogno di soldi. Ecco quindi che per guadagnare in maniera onesta decidono di difendere i villaggi da quella che è una vera e propria invasione di nemici di pietra che minacciano il loro quieto vivere. Il ranger-cowboy e il suo fido assistente aiutano le città di questo mondo, di stampo prettamente western, evitando che il bestiame di queste ultime venga spazzato via dai famelici e infingardi mostri che spuntano letteralmente dal terreno. Sembra infatti che senza i mangiolini gli abitanti di questi nuclei non possano proprio vivere, dato che, a quanto pare, essi siano l’unica fonte di sostentamento.
La storia è ovviamente un semplice pretesto così da permettere al giocatore di prendere parte all’azione. Nonostante ciò i brevi dialoghi in stile fumetto giapponese risultano sufficientemente simpatici e interessanti senza mai scadere in una eccessiva lunghezza che avrebbe rischiato di renderli prolissi. Non vengono veicolati chissà quali messaggi eppure non si può fare altro che sorridere di fronte ai buffi personaggi stereotipati che incontreremo, alle loro vicende ed agli incarichi secondari cui ci toccherà far fronte.
Due distine anime
Il gameplay di Dillon’s Rolling Revenge si articola in due differenti fasi.
Dopo essere giunti in città e aver effettuato le proverbiali quattro chiacchiere con il rispettivo sindaco che invoca il nostro aiuto, si incomincia a vagare per la mappa alla ricerca delle risorse necessarie a costruire le difese. Recuperare le piante della mangiolia ci consente di aumentare il numero di mangiolini a nostra disposizione mentre accumulando minerali e pietre, più o meno preziose, possiamo potenziare i cancelli della città, così da diventare estremamente resistenti, o venderle per incamerare preziosi crediti. Con questi possiamo comprare valide attrezzature ed equipaggiamenti per il buon Dillon oppure erigere torrette difensive e armarle di conseguenza con fucili, mitra o cannoni. Il tempo stringe e giunta la sera i mostri di pietra si fanno vivi spuntando dalle loro tane.
Successivamente si prende parte a qualcosa di completamente diverso: un vero e proprio action game. Ci muoviamo rapidamente facendo rotolare il nostro armadillo caricandolo alla Sonic muovendo rapidamente il pennino verso il basso. Laddove le nostre torrette non saranno in grado di tener testa ai nemici starà a noi tuffarci direttamente nel combattimento. Il nostro attacco è proprio quello del movimento: in base alla direzione in cui muoviamo il pennino si mira a un avversario per poi concatenare, quando si riesce, una serie di attacchi per ottenere combo devastanti.
Se si riesce a salvare qualche mangiolino dopo le tre ondate, che rappresentano tre giorni, si passa alla città successiva e così via in un crescendo di forza degli avversari ed armi ed equipaggiamenti da comprare sempre più efficaci ma sempre più costosi. Viene assegnato un punteggio, in base a tempo impiegato, nemici eliminati e mangiolini salvati, dopo aver completato ciascuna città e nel caso in cui non si sia soddisfatti o si voglia più semplicemente farmare denaro si possono ripetere le precedenti nel tentativo di migliorarsi.
Il livello di sfida è decisamente stimolante, forse addirittura troppo elevato per alcuni in certi frangenti. Inoltre che riaffiora una certa ripetitività in particolare nelle fasi di esplorazione e accumulazioni di risorse specie quando le si deve riaffrontare perché magari ci si è scottati con un cocente fallimento. Sono la parte meno riuscita, un po’ troppo tediosa, rispetto alle ben più esaltanti e divertenti fasi di azione.
Il 3D è tridimensionale! Ma va?
Tecnicamente parlando il giudizio su Dillon’s Rolling Western è senza dubbio positivo al punto da non sfigurare anche quando paragonato con i titoli scatolati.
Nonostante un leggermente eccessivo e fastidiosamente palese pop-up di nemici e dettagli importanti risulta complessivamente molto piacevole. Lo stile western convince, e i poligoni vengono utilizzati a dovere assieme a texture di buona qualità. Pure le animazioni, sopratutto quelle dell’armadillo protagonista, convincono. Il 3D funziona a dovere regalando una certa profondità ai paesaggi e facendo letteralmente spuntare fuori dallo schermo i personaggi e il relativo baloon durante i dialoghi.
L’audio non si fa notare particolarmente se non per delle riuscite musiche perfettamente in tema con l’ambientazione ma pure queste stancano dopo poco. Manca una qualsiasi forma di doppiaggio, ma non se ne senta la mancanza.
Un’ultima nota riguardante il sistema di controllo. Si è costretti ad usare il circle pad sinistro e il pennino in continuazione per muoversi rapidamente; è fisiologico constatare che un mancino, se non abituato da tempo a tale utilizzo del secondo schermo, si possa effettivamente trovare in difficoltà.
– Mischia sapientemente action e tower defense
– Brillante uso del pennino
– Tecnicamente buono
– Localizzato in italiano
– Prezzo elevato
– Alla lunga vagamente ripetitivo
Nel complesso Dillon’s Rolling Western è un buon titolo, semplice, divertente e coinvolgente, seppur alla lunga un filo troppo ripetitivo. Purtroppo non possiamo fare altro che consigliarvi di ponderare attentamente l’acquisto, comunque consigliato, riflettendo su quello che è un prezzo elevato, 10 euro, forse troppo elevato per un titolo scaricabile dall’eShop nonostante le sue indubbie qualità che lo avvicinano a un titolo scatolato.