Recensione

Destruction Derby

Avatar

a cura di Falconero

Cos’è un “Destruction Derby”? Se state leggendo questa recensione, forse, la domanda vi sarà sorta spontanea; per chi non lo sapesse, si tratta di spettacolari eventi d’intrattenimento che hanno come protagonista assoluto un solo elemento: la distruzione. In arene e circuiti specificatamente designati per questo genere di attività, pazzi piloti a bordo dei propri bolidi si lanciano non alla volta del traguardo, ma bensì dei propri avversari, nel tentativo di eliminarne il maggior numero, conservando però l’integrità del veicolo utilizzato il più a lungo possibile. Con Destruction Derby, Sony Computer Entertainment porta questa bizzarra realtà automobilistica su Playstation 3, riproponendo uno dei prodotti di maggior successo della vecchia cara PSOne. A distanza di così tanti anni dalla sua prima release, la magica atmosfera di distruzione sarà rimasta invariata? Scopriamolo insieme.

Il caos regna sovranoIl titolo propone un discreto numero di modalità, che variano per tipologia e caratteristiche di gioco. E’ possibile prendere parte nel Stock Car Racing, dove l’obbiettivo primario sarà quello di tagliare il traguardo per primi, Time Trials, classica sfida contro il tempo, Wreckin’ Racing una speciale modalità dove oltre a cercare di arrivare primi dovrete cercare di ottenere una serie di punti, danneggiando gli altri partecipanti, ed infine Destruction Derby, vero cuore pulsante del prodotto. In quest’affascinante modalità, che potremmo definire come una sorta di deathmatch automobilistico, dovrete fronteggiare un gran numero di piloti, cercando di metterne fuori uso il più possibile, fino a che voi stessi non sarete costretti ad arrendervi per la totale rottura del vostro veicolo. Destruction Derby propone infatti un interessante sistema di danni, regolato da una serie “punti deboli” posti in specifici punti dell’auto che, in seguito a ripetuti impatti, si danneggeranno per poi portare alla totale rottura del mezzo. Ogni urto, incidente o collisione, oltre a danneggiare internamente la vettura, causerà delle notevoli modifiche all’aspetto della stessa, incrementando così l’immersione nella caotica atmosfera proposta. Vedrete lamiere volare da una parte all’altra del circuito e talvolta, anche veicoli fumanti, completamente inermi di fronte alla sete di distruzione dei partecipanti alla gara.

Il gameplay di DD, pur denotando una serie di limitazioni legate alla sua natura “old-gen”, si dimostra uno dei punti forti del prodotto. Sebbene non siano disponibili un gran numero di possibilità, limitate a discreti cambi di inquadratura, acceleratore, freno e freno a mano, l’esperienza di guida si dimostra valida e nel complesso piacevole; specialmente durante eventi dominati dal caos, tra cui spicca ovviamente il sopracitato Destruction Derby, noterete una discreta semplicità nel manovrare il vostro mezzo, una semplicità che forse non sarà però confermata durante eventi più “classici” come le competizioni all’interno di normali circuiti. Il sistema di controllo si dimostra comunque molto intuitivo e, nel complesso, alla portata di tutti. E’ importante sottolineare che, talvolta, a causa di una poca manovrabilità a velocità elevata, gli utenti dai “gusti difficili” potrebbero trovare alcune situazioni di gioco alquanto frustranti; nonostante tutto, con un po’ di allenamento, la difficoltà complessiva dovrebbe rappresentare un ostacolo solo temporaneo, che gran parte dei videogiocatori saranno in grado di superare senza eccessivi problemi.

Dal punto di vista tecnico, sebbene il peso degli anni sia chiaramente visibile, gli standard complessivi sono decisamente accettabili. I modelli poligonali delle vetture, seppur alquanto spigolosi, appaiono alquanto realistici e piacevoli da vedere; ogni auto, gode inoltre di una buona resa grafica per ciò che concerne i danni subiti, un aspetto che oltre a favorire l’immersione nella realtà proposta, incrementerà esponenzialmente il divertimento di gioco. Alla luce dell’età del prodotto, possiamo comunque ritenerci più che soddisfatti. Per quanto riguarda il comparto audio, la situazione non è purtroppo altrettanto rosea; il titolo soffre infatti di una notevole ripetitività nei brani di sottofondo e soprattutto negli effetti sonori che accompagneranno le vostre sfide in pista. Un vero peccato; con un sonoro più coinvolgente ed emozionante, gli standard qualitativi del titolo ne avrebbero sicuramente giovato enormemente.

– Ottima fisica delle auto

– Buon comparto grafico

– Semplice e divertente

– Poca varietà complessiva

– Sonoro insufficiente

– Monotono

7.5

Sono passati oltre 10 anni dalla sua prima apparizione nel mondo videoludico, ma nonostante tutto Destruction Derby si conferma un titolo valido e soprattutto divertente, che gran parte dell’utenza contemporanea saprà sicuramente apprezzare. Nonostante il tempo abbia impoverito notevolmente l’intensa atmosfera di distruzione proposta, il coinvolgimento che deriverà da una normale sessione di gioco vi farà letteralmente scordare “l’età anagrafica” del prodotto. In definitiva, se quello che cercate è una simulazione automobilistica “diversa” dalla stra-grande maggioranza dei titoli attualmente disponibili sul mercato, Destruction Derby potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.

Voto Recensione di Destruction Derby - Recensione


7.5

Leggi altri articoli