Recensione

Death Jr.: Root Of Evil

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a cura di Dr. Frank N Furter

Death Jr.: Root Of Evil approda su Wii dopo aver fatto la sua prima apparizione sulla console portatile PSP. Sono passati ormai due anni dall’esordio di questo nuovo brand e Eidos ha pensato bene di produrre un Wii-make del suddetto gioco. Il risultato finale lo scoprirete solo leggendo…

Anche la morte lavora…Il filmato cinematico introduttivo vi inizierà alla trama del gioco. La morte è in pausa pranzo e, mentre cerca di ordinare (senza successo) da mangiare, accade l’imprevedibile. Una creatura verde (non si tratta di Hulk!) in grado di controllare le piante sta “seminando” panico e terrore all’interno del centro commerciale. La morte, dal canto suo è offesa. Quelle persone non devono morire… perlomeno non ora! Dopo un breve combattimento, che vede la triste mietitrice perdere in malo modo, prenderete il controllo del protagonista o, se preferite, della protagonista. Death Jr. e Pandora sono due giovani impegnati a cercare un bozzolo per il loro compito di scienze e se non riusciranno nel loro scopo prenderanno sicuramente un brutto voto. Mentre tutto procede all’insegna della tranquillità, avviene il ritrovamento di un bel bozzolo appeso ad un enorme albero. Entrambi si lanciano alla conquista del loro tesoro ma l’unica cosa che ottengono è la rottura dell’oggetto del desiderio. I guai però non finiscono certo qui: dal bozzolo fuoriesce la creatura verde vista nell’introduzione in CG, la quale spaventa a morte i protagonisti facendoli cadere in un burrone… Quello che vi abbiamo raccontato è l’introduzione al gioco, una storia abbastanza semplice e lineare ma condita da tanto humor e divertimento. Il doppiaggio inglese è realizzato ottimamente e riuscirà senz’altro a calarvi nell’atmosfera grottesca del gioco. Molti di voi potrebbero trovare delle analogie con il film The Nightmare Before Christmas, sia per quanto riguarda il design di alcuni livelli che per il look dei protagonisti. Come descritto in precedenza, la comicità non manca di certo a questo titolo e sono molte le situazioni in cui riderete di gusto. Una su tutte è il flashback del cattivone di turno, in cui egli ricorda quando acquistò la confezione per “diventare mostruosi”. La scena d’ira manifestata soltanto perché il suo aspetto non corrisponde al retro della scatola è alquanto esilarante!

Un platform vecchio stampoDeath Jr. è a tutti gli effetti un platform. Salti, tanti salti, tante piattaforme e nemici da sconfiggere. La struttura dei livelli è lineare, senza bivi o deviazioni per zone segrete (qualcuno ha detto Super Mario World?). Il design di ogni stage è di pregevole fattura, con ambientazioni ispirate che creano la giusta atmosfera. Il vero problema non è tanto come sono stati strutturati i diversi scenari ma la loro realizzazione tecnica. E’ vero che il gioco è un porting della versione PSP, tuttavia è doveroso sottolineare lo scarso impegno dei programmatori in questo frangente. Non ci sono effetti degni di nota e graficamente parlando, potrebbe appartenere alla scorsa generazione di console poiché, delle potenzialità offerte dal Wii, non ne sfrutta nemmeno una. Nonostante la appena sufficiente realizzazione tecnica, il gioco offre comunque ore ed ore di divertimento grazie ad un gameplay solido e divertente. Sia DJ che Pandora possiedono sia un’arma da mischia che una da fuoco. Quest’ultima ha avuto un giovamento enorme dal passaggio da PSP a Wii, grazie al sistema di puntamento facile ed intuitivo di cui la console Nintendo dispone. Ora potrete muovervi e puntare i nemici allo stesso tempo, inoltre è anche possibile saltare e quindi la libertà d’azione è potenzialmente illimitata. L’unico neo risiede nella mancanza di un sistema di “aggancio” (o lock-on) del bersaglio. Il vostro arsenale non è fortunatamente limitato ad una sola arma da fuoco. In ogni livello potrete trovare degli oggetti speciali in modo da costruirvi una nuova alleata. In più, c’è la possibilità di raccogliere utensili in grado di potenziare ulteriormente le armi. Durante l’avventura potrete collezionare delle “lucciole” (molto simili alle monete di Super Mario), le quali, dopo averne ottenute un certo numero, vi faranno acquisire nuove ed utilissime abilità. Quest’ultime utilizzano, seppur in maniera marginale, le caratteristiche del Wii Remote. Ad esempio, agitare il bianco telecomando verso destra o sinistra produrrà una determinata azione. Sinceramente ci saremmo aspettati uno sviluppo più marcato del sistema di controllo, davvero troppo superficiale. Vorremo dare una lode ai nomi delle mosse speciali; denominazioni come “Colpo del prosciutto” o “Colpo del dopo scuola” appaiono infatti come dei veri tocchi di classe. In aggiunta a tutto ciò potrete gustarvi anche un simpatico video che mostra come agisce la mossa appena appresa.

In due il divertimento raddoppia…La modalità multigiocatore offerta da Death Jr. è davvero divertente. Affrontare i venti livelli di gioco assieme ad un amico risulta spassoso anche se, a volte, il livello di difficoltà troppo orientato verso il basso toglie quel senso di sfida che è sempre bello assaporare, soprattutto in compagnia. La durata dell’esperienza in singolo oscilla tra le sette e le otto ore, mentre in multiplayer cala bruscamente, dimezzando quasi il tempo effettivo di gioco. Nella modalità a due giocatori non ci sono solo rose e fiori però, basti pensare alla gestione della telecamera. Anche nel single player risulta problematica nonostante si possa aggiustare il settaggio con i tasti, ma quando giocherete con un’altra persona a schermo diviso sarà davvero un problema rilevante. Anzitutto perché manca il lock-on, come per le armi da fuoco del resto, inoltre i nemici (soprattutto quelli che potranno volare) saranno difficili da colpire perché dopo aver terminato una combo ve li ritroverete sempre alle vostre spalle pronti a massacrarvi. La gestione della telecamera appare qundi come un difetto molto grave, considerando la precedente versione PSP, la quale soffriva anch’essa di tale difetto.

– Divertente

– Modalità Multiplayer ottima

– Humor di qualità

– Realizzazione tecnica appena sufficiente

– Poco longevo

– A volte troppo facile

7.0

Death Jr. Root Of Evil è un platform divertente ma che, purtroppo, non decolla in alcuni aspetti, soprattutto tecnici. Molte volte vi sembrerà di giocare con un’altra console e non con un Wii, sia per l’aspetto grafico appena sopra la sufficienza, sia per lo scarsissimo sviluppo del sistema di controllo. La gestione della visuale è una delle pecche più grosse del titolo, per certi versi un vero scempio: sarebbe bastata la semplice introduzione di un sistema di agganciamento del bersaglio per risolvere il problema. E’ indubbio che questo titolo abbia anche delle qualità da non sottovalutare. In primis la sua estrema giocabilità tipica dei platform di qualità e la possibilità di giocare l’intera avventura fianco a fianco di un vostro amico o fidanzata che sia. Quello che differenzia Death Jr. dagli altri titoli è il suo spiccato senso dello humor. I dialoghi sono divertenti e in molte occasioni vi faranno sorridere di gusto. Consigliato a tutti gli amanti dei platform e a chi vuole provare a divertirsi senza troppe pretese.

Voto Recensione di Death Jr.: Root Of Evil - Recensione


7

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