Recensione

Dead or Alive 2: Hardcore

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a cura di Ryuken

Quante polemiche hanno accompagnato l’uscita della Ps2 in Giappone?Una delle piu’ accese riguardava la tanto attesa coversione di Dead or Alive 2, secondo episodio della serie Tecmo. La versione Dreamcast era infatti realizzata meglio, con una maggiore cura dei dettagli e una migliore resa grafica, fatto inspiegabile data la potenza superiore della macchina Sony.Alla Tecmo hanno pensato bene di rimediare agli errori, commessi forse per la fretta di uscire in contemporanea con la playstation2 giapponese, e Dead or Alive 2 Hardcore è il risultato dei loro sforzi.In questo gioco potrete scegliere il vostro personaggio da una rosa iniziale di dieci e affrontare un’esigua serie di combattimenti per poi arrivare al classico boss finale.Questo è lo story mode, che si articola su cinque-sei scontri, per poi gratificarvi con la solita sequenza conclusiva.DoA2H, come l’ultimo Tekken, prevede un’opzione per il combattimento a squadre composte da due personaggi. Anche qui infatti è possibile dare il cambio al compagno in qualsiasi momento ed effettuare delle mosse in coppia; tuttavia, il modo che determina l’attribuzione della vittoria è differente. Infatti, in DoA2H si usa l’approccio alla King of Fighter: per battere una squadra dovrete mettere ko entrambi i componenti. Anche nel titolo Tecmo i personaggi che restano “in panchina” riguadagnano energia poco a poco.A livello di meccanica di gioco, quali sono le caratteristiche che distinguono questo titolo dalla concorrenza? Innanzitutto,DoA2H sfrutta i tasti in maniera completamente diversa rispetto, per esempio, a un Tekken: abbiamo un pulsante per i pugni, uno per i calci, uno per le prese e uno per la parata.Questo riduce le possibilità “tattiche” presenti invece nel capolavoro Namco; certo, è possibile eseguire combo spettacolari anche così, ma la tecnica richiesta non è davvero la stessa.Quello che veramente impegna in questo gioco è la possibilità di neutralizzare gli attacchi tramite l’intercettazione di calci e pugni. Premendo i pulsanti adatti al momento più opportuno, infatti, potrete afferrare al volo il colpo in arrivo e volgere così lo scontro a vostro vantaggio, effettuando delle contromosse in alcuni casi veramente molto spettacolari. Riuscire a padroneggiare questa tecnica di difesa non è affatto cosa facile, dato che richiede un tempismo perfetto, o, nella maggior parte dei casi, un gran c..o.Altra caratteristica di questo titolo è da rintracciarsi nella dinamicità dei fondali. Non è che godano di animazioni particolari, ma si evolvono attorno al combattimento: potrà capitare, per esempio, che in seguito a un colpo particolarmente forte uno dei lottatori sia catapultato al di fuori dell’arena; per rendere l’idea: potrebbe essere scagliato giù da un edificio o per una scarpata, potrebbe essere buttato fuori da una casa, potrebbe cadere da una pedana e così via. In questi casi, l’altro combattente lo seguirà, in modo da continuare il confronto nel nuovo campo di battaglia. Si tratta della caratteristica piu’ interessante: grazie ad essa è possibile vedere diverse locazioni in un solo scontro.Per quanto riguarda l’analisi tecnica del gioco, globalmente non ci sono grossi difetti. Ottime animazioni e buon livello di dettaglio dei fondali rendono D0A2 un gran bel vedere; qualcuno dice che le signorine seminude contribuiscano parecchio in questo senso; ma tant’é.Le arene di gioco hanno una qualità generale complessivamente buona: alcune sono interessanti, mentre altre sono un po’ anonime; notevole comunque il fatto che, nel passaggio da una sezione all’altra dello stesso stage, non ci siano pause per il caricamento.L’unico difetto dal punto di vista grafico è riscontrabile nelle linee di giunzione tra i poligoni che a volte sono troppo evidenti, come accade per esempio ai polsi dei personaggi. Certo, non si tratta di una magagna enorme, ma difetti di questo genere in Tekken Tag non li ho riscontrati; ad ogni modo, il motore grafico impiegato è decisamente valido e fa il proprio dovere in maniera soddisfacente.Il sonoro è forse l’unico aspetto sotto il quale il titolo Tecmo riesce a battere il capolavoro targato Namco, da sempre debole sotto questo aspetto. Buone le musiche che accompagnano i combattimenti e ben fatti gli effetti sonori.La giocabilità si assesta su livelli decisamente alti, benché abbia qualche difetto. In pratica DoA2 è un gioco divertente ma poco immediato dato che ,per apprezzarlo appieno, è necessario allenarsi parecchio sulle prese di difesa. Questo non significa che non sarete in grado di finire il gioco anche senza: mantenendo una condotta offensiva moderata , potrete terminare il gioco senza troppi problemi, cosiderata la calibrazione piuttosto bassa del livello di difficoltà. Inoltre, i personaggi segreti da scoprire sono solo due; per il resto, le altre chicche che si possono scoprire vincendo a ripetizione sono per lo piu’ gallerie di immagini e costumi supplementari, cosa che mina parzialmente la longevità del titolo.

7.7

Si Tratta senza dubbio di un bel gioco, ma una maggiore profondità tecnica e una attenzione superiore agli extra che avrebbe potuto offrire il prodotto sarebbero stati bene accetti.

Voto Recensione di Dead or Alive 2: Hardcore - Recensione


7.7

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