A un anno dalla pubblicazione di Dead Rising 4 su PC e Xbox One il titolo Capcom arriva su PlayStation 4 con un carico di contenuti aggiuntivi bizzarri, esagerati e deliziosamente pacchiani. Vediamo allora di scoprire come se l’è cavata il buon Frank West in questa sua ultima fatica.
È sempre colpa del Black Friday
Dead Rising 4: Frank’s Big Package propone sull’ammiraglia di casa Sony l’esperienza del titolo base uscito nel 2016 più altre chicche sfiziose che non mancheremo di analizzare. Per iniziare, però, è giusto accennare brevemente alla trama, ricordando comunque che per un’analisi maggiormente approfondita di tutte le tematiche espresse dal gioco nella sua versione originale è possibile spulciare la nostra recensione apposita. In ogni caso, l’eroico Frank West del primo capitolo della serie è adesso un insegnante di fotografia conosciuto come Hank East – tanto per farvi capire che sorta di ironia il gioco ha in serbo – con un passato che lo perseguita e un futuro incerto. Una sera Vicky, una delle sue allieve, lo contatta per quello che pare essere il nuovo (ennesimo) scoop del secolo a tema zombie. Da qui partirà l’avventura che ricondurrà West (o East) nella famigerata Willamette, e per precisione nel centro commerciale della cittadina, che in occasione del Black Friday ha visto trasformarsi i consumatori affamati di sconti in non morti affamati di cervelli. L’avventura sviluppa il suo arco narrativo in circa 10, 12 ore, e dobbiamo dire che si assesta su livelli sufficienti a patto che, ovviamente, si tenga bene in mente il tipo di umorismo e di storia sopra le righe offerti dal titolo. La versione Playstation 4, in questo ambito, come prevedibile non presenta cambiamenti in grado di modificare il giudizio già dato in passato su queste pagine, motivo per il quale è bene passare all’analisi dei contenuti e del gameplay.
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Il gran pacco di Frank
È possibile quindi dire che Dead Rising 4: Frank’s Big Package è un grande, chiassoso e sanguinolento giocattolone action in cui il giocatore è chiamato a esplorare ambienti mediamente grandi, a costruire armi sempre più ingegnose e tamarre, oltre che a superare quest primarie e secondarie e ad accoppare una marea di zombi. Per ottenere un’analisi più corposa, anche in questo caso, rimandiamo alla nostra recensione di un anno fa, non potendo fare altro che sottolineare una certa semplificazione del ruolo dei superstiti, un livello di difficoltà tendenzialmente basso e una mancata verve delle attività secondarie. Il motivo di maggiore interesse di questa versione è allora l’introduzione di contenuti che restituiscono un discreto ventaglio di opzioni. Oltre alla modalità storia, infatti, troviamo la possibilità di affrontare missioni e livelli in multiplayer, numerosi elementi di contorno a tema natalizio, oltre che le tre aggiunte principali, costituite dalla modalità Frank Rising e dalle sobrie opzioni Eroi Capcom e Super Ultra Dead Rising 4 Minigolf. Procediamo con ordine: il contenuto aggiuntivo Frank Rising, che per motivi di trama consigliamo vivamente di approcciare una volta terminato il gioco base, offrirà una qualche continuazione della storia del buon Frank, variando in qualche modo il gameplay e obbligando il giocatore a terminare il tutto in 90 minuti. Volendo dare un giudizio veloce, l’esperienza complessiva del DLC è sufficiente ma avrebbe potuto essere decisamente più interessante, considerando le premesse narrative e di gameplay.
Sono Frank, e da grande voglio fare M. Bison
Procedendo, troviamo forse l’aggiunta più gradevole del gioco, ovvero la modalità Eroi Capcom. Scegliendo questa opzione sarà possibile vivere l’intero titolo in maniera particolare: Frank, infatti, non dovrà collezionare armi, ma stelle. Una volta raccolto un determinato numero di questi speciali elementi, infatti, si potrà utilizzare uno dei 17 costumi degli eroi di alcuni dei grandi successi di Capcom per un determinato periodo di tempo. Il bello è che ogni eroe porta con sé alcune delle sue abilità più iconiche: è così che potremo vedere Frank vestito da Jill Valentine di Resident Evil, oppure da Dante di Devil May Cry, ma anche da Chun Li e M. Bison di Street Fighter. Va da sé che accoppare zombie a colpi di hadouken vestiti da Ryu, o effettuare le mega prese di Zangief rappresenta un’esperienza totalmente senza senso, e per questo molto apprezzata. Concludiamo la carrellata relativa alle opzioni di gioco di Dead Rising 4: Frank’s Big Package parlando dello spassoso Super Ultra Dead Rising 4 Minigolf. In questa modalità Frank commenterà le nostre gesta sui dei circuiti di minigolf piuttosto insoliti. Lo scopo del gioco è sempre quello tradizionale, ma nel tragitto verso la buca avremo a che fare con zombie che esplodono al contatto con la pallina, rampe, piattaforme e strutture sempre più ardite. Ovviamente non ci si deve aspettare una gran precisione nella fisica della pallina o un realismo esasperato; se proprio dobbiamo fare i pignoli, le compenetrazioni poligonali tra la pallina e alcune strutture, in effetti, sono più che permissive, e consentiranno di avanzare anche dopo aver scagliato un colpo non proprio perfetto. In ogni caso, è un peccato che questa modalità, giocabile anche in multiplayer, proponga un numero limitato di percorsi: quelli che abbiamo provato non ci sono dispiaciuti, e avremmo volentieri fatto qualche altra partita.
Tanti saluti da Willamette
Il comparto tecnico di norma è uno degli aspetti più interessanti quando si analizza una versione nuova di un titolo già presente su altre piattaforme. Nel caso di Dead Rising 4: Frank’s Big Package, però, non sembra ci sia molto da dire: il gioco propone un’esperienza a 30 fps che denota alti e bassi dal punto di vista grafico. Nel complesso non si può dire che la grafica sia malvagia, ma è evidente come la qualità dei modelli poligonali e delle texture di alcuni degli elementi secondari mostri il fianco ad alcune critiche. Dal punto di vista tecnico, inoltre, dobbiamo sottolineare la presenza di caricamenti più lunghi del previsto, specie nelle partite online ma anche durante la preparazione delle sessioni di minigolf. Confermiamo il giudizio molto positivo espresso già in precedenza sul comparto sonoro, che presenta un buon doppiaggio in italiano e ottime musiche di accompagnamento, specie nei menu di pausa. Una menzione speciale meritano le musichette che è possibile ascoltare durante le partite di minigolf, e che propongono frizzanti variazioni di alcuni temi famosi di opere Capcom come, ancora una volta, Street Fighter.
Tanti contenuti disponibili riuniti in un singolo pacchetto
La modalità Eroi Capcom diverte
Ripropone tutto il buono dell’esperienza del titolo base…
– …così come i suoi difetti tecnici e di gameplay
– Caricamenti di alcune modalità fastidiosamente lunghi
Dead Rising 4: Frank’s Big Package porta con sé tutti i difetti e i pregi delle versioni per PC e Xbox One, infiocchettando il tutto con nuovi contenuti spassosi. Nel complesso l’operazione sembra possa definirsi riuscita anche perché il titolo base, pur con semplificazioni non sempre ben viste dai giocatori della prima ora, propone un’esperienza godibile, mentre le modalità aggiuntive si fanno ben volere. Le partite a minigolf sono molto piacevoli nella loro semplicità, il DLC Frank Rising offre pur sempre qualche scampolo di storia in più, mentre la modalità Eroi Capcom propone momenti tanto epici quanto esilaranti. Se non avete avuto ancora il piacere di riprendere il controllo di Frank West, allora, questa potrebbe essere una buona occasione per tornare a Willamette e fare strage di zombie.