Recensione

Daytona USA 2001

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a cura di Redazione SpazioGames

Daytona è uscito per la prima volta nel 1994 nelle sale giochi di tutto il mondo e si è subito imposto all’attenzione del pubblico grazie ad una veste grafica veramente innovativa per quell’epoca e ad una giocabilità che rendeva il gioco divertente senza per questo scadere nella banalità.Da allora ci sono state delle conversioni non molto felici per i sistemi da gioco casalinghi. La prima volta è toccato al Saturn, la console a 32 bit della Sega che però non era dotata di caratteristiche tecniche in grado di riprodurre la grafica dell’arcade. Anche la successiva rivisitazione del gioco intitolata Daytona Circuit Editin (nuovi circuiti ma ancora problemi tecnici evidenti) e la versione per PC riuscirono a rendere giustizia al gioco originale. Tocca adesso al Dreamcast l’arduo compito di riportare la luce su quello che si può tranquillamente affermare essere uno dei più diffusi coin op di tutti i tempi.Questa volta la macchina è potente ed effettivamente il motore grafico si rivela subito all’altezza della situazione macinando poligoni su poligoni senza alcun problema. La fluidità infatti è impeccabile e costantemente ancorata sui 60 fps, il pop up assente, le ambientazioni originali e i colori sgargianti ci sono tutti e le textures, come da tradizione Dreamcast, sono convincenti e trasmettono un senso di consistenza notevole. I modelli delle macchine sono addirittura migliorati rispetto al gioco originale ed è uno spettacolo vedere fino a venti macchine contemporaneamente sullo schermo. Ottima inoltre l’implementazione dei riflessi sulle carrozzerie delle vetture e il loro progressivo deteriorarsi in seguito ad urti ed incidenti.La grafica quindi sembrerebbe perfetta, peccato che comunque stiamo parlando della conversione di un titolo che è uscito ormai da diversi anni ed effettivamente nel frattempo ci sono stati parecchi miglioramenti. Da un punto di vista prettamente estetico infatti esistono sicuramente dei giochi di guida migliori, però bisogna considerare che la grafica di Daytona è caratterizzata da un suo stile peculiare e non si pone certamente l’obbiettivo di essere realistica. Quello che voglio dire è che Daytona ha una caratterizzazione grafica unica che proprio per questa caratteristica potreste amare come del resto non approvare (date un’occhiata alle foto che credo rendano bene l’idea di quello che sto dicendo).Da un punto di vista sonoro abbiamo delle buone musiche rock e degli effetti sonori discontinui (buono il rumore del motore, un po’ meno quello degli urti).Per quanto riguarda la struttura di gioco non ci sono particolari complicazioni: potrete scegliere tra gara singola (dovrete selezionare il circuito su cui gareggiare tra i tre della versione originale, le due piste della Circuit Edition e tre nuove piste create esclusivamente per questa versione Dreamcast, ogni circuito può essere affrontato inoltre in modalità mirror e reverse), campionato (vi verrà proposta una sequenza di piste e ad ogni gara accumulerete dei punti, chiudendo il campionato fra i primi cinque classificati potrete poi abilitare il campionato successivo in cui vi verranno proposte altre piste), il time attack e, per concludere, la possibilità di giocare online in quattro contemporaneamente. Purtroppo per ora questa opzione è riservata ai giocatori giapponesi, attendiamo la versione americana e Pal per poter sperimentar questa possibilità che si annuncia entusiasmante.Le vetture selezionabili sono quattro, tra cui la mitica Hornet (fra tutte, la macchina più bilanciata) e si distinguono per i differenti parametri di grip, accelerazione e velocità. Ottime le quattro visuali implementate, in particolare consiglio quella interna che rende perfettamente la sensazione di velocità.Il controllo delle vetture richiede una certa pratica, lo stile è chiaramente arcade anche se occorre dosare sapientemente le frenate e imparare a controllare le derapate per evitare di finire fuori pista (consigliamo di risettare la sesibilità dello sterzo che di defaul è estremamente sensibile e basta un niente per entrare in derapata). Complessivamente il gioco è abbastanza difficile anche al livello più basso di difficoltà e solo con l’esperienza si riesce a trovare il modo corretto di affrontare alcuni tratti particolarmente insidiosi delle piste. I circuiti poi sono molto vari e ben realizzati (i migliori, secondo me, rimangono comunque quelli della versione coin op) anche se alcuni sono forse eccessivamente corti.Esiste poi la possibilità di correre le piste al contrario e in modalità mirror, cosa che aumenta la longevità del gioco.

8.5

Daytona 2001 farà la felicità di tutti i giocatori che da tanti anni speravano in un titolo per il mercato casalingo che sapesse riprodurre il fascino dell’originale da sala. Questo gioco inoltre potrà essere apprezzato da tutti quelli che amano i giochi con caratteristiche arcade. Al contrario gli amanti delle simulazioni di guida potrebbero trovare in Daytona un gioco non sufficientemente profondo. Dal punto di vista tecnico il titolo è buono e presenta una grafica praticamente priva di difetti anche se forse non particolarmente attuale ma sicuramente di stile. La difficoltà calibrata verso l’alto infine costituirà una sfida impegnativa per tutti i giocatori senza contare poi che Daytona è il classico gioco che, anche dopo un po’ di tempo, lo si riprende in mano volentieri per una nuova partita.

Voto Recensione di Daytona USA 2001 - Recensione


8.5

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