David Beckham Soccer
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a cura di Imperatore
Si sente davvero in maniera spropositata l’assenza su XBox di una simulazione calcistica degna di questo nome. Una delle lacune della potente macchina microsoft viene solo in parte colmata dalla presenza di Fifa 2002 e ISS2, lontano parente di quel Pro Evolution Soccer, capolavoro indiscusso di PS2. In effetti, le uniche simulazioni calcistiche sul mercato, ci vengono esclusivamente dalla divisione di Tokyo della Konami, mentre i restanti giochi, fanno tutti parte della interminabile schiera degli arcade. Tenendo fede alle aspettative, un altro arcade fa la sua uscita sulla piattaforma dello zio Bill e, quasi in contemporanea, anche su PS2 (oltre che per Psx, GB e GBA): si tratta di David Beckham Soccer, gioco sviluppato facendo leva sull’immagine della grandissima ala destra del Manchester United. Riuscirà il suddetto gioco a diventare una valida alternativa ai peraltro non eccelsi Fifa 2002 e ISS2? Mah, difficile. I programmatori infatti, lasciando un po’ da parte il lato tecnico del gioco, sembrano essersi preoccupati più che altro di abbellire il contorno del gioco riuscendo ad avere sponsorizzazioni di prestigio, quali quelle di Adidas e (Continental). Troviamo quindi, come elementi immancabili i cartelloni pubblicitari di bordo campo con i suddetti sponsor, nonché il pallone originale dei mondiali: il Fever Nova. Gli stadi, sono a mio modesto parere realizzati in maniera eccellente, con strutture architettoniche di pregevole fattura. Il pubblico sugli spalti è tra i più coinvolgenti mai visti in un gioco di calcio, con moti delle varie tifoserie verosimili, cori da stadio di buona esecuzione e quant’altro possiamo trovare sulle gradinate. Inoltre possiamo apprezzare altri fattori di abbellimento, che ad esempio non sono presenti nel capolavoro indiscusso delle simulazioni calcistiche: Pro evolution soccer per PS2. Possiamo infatti trovare, le panchine a bordo campo con tanto di allenatore in piedi, giocatori che eseguono il riscaldamento, e si fa apprezzare anche la presenza di arbitro in campo e dei due guardalinee che sbandierano. In più, possiamo scorgere anche le linee bianche che delimitano l’area entro cui l’allenatore si può muovere.
Arrivati a questo punto molti di voi si saranno fatti impressionare da quello che il gioco potrebbe rappresentare, ma che ahimè non rappresenta. Iniziamo ad esempio ad elencare le lacune, presenti in questo David Beckham soccer in quantità industriale. Innanzitutto partiamo dalla grafica, assolutamente inadatta ad una piattaforma potente come XBox. Gli unici modelli tridimensionali davvero apprezzabili sono quelli che compongono tutto ciò che sta all’esterno dal rettangolo di gioco. I giocatori infatti sembrano più dei pupazzi che dei veri e propri esseri antropomorfi. La forma dei singoli giocatori è troppo tozza, quadrata, e fa risultare ogni singolo giocatore un armadio per l’eccessiva larghezza. Le texture di cui sono composti sono assolutamente inadatte, troppo chiare e mal sfumate. La animazioni, fasulle all’inverosimile, in più frangenti sfiorano la demenza, e culminano in idiozia nei momenti di esultanza dopo il gol. Il moto del pallone, sembra ereditato dalla serie Fifa, e magari anche un po’ estremizzato: le traiettorie dei calci da fermo ad effetto sono impossibili, e vedremo infatti la palla compiere curve stranissime ed assolutamente irreali.
Per quanto riguarda la giocabilità, le lacune fioccano copiose, ma anche gli evidenti orrori che ci accompagneranno in ogni partita si faranno via via più pressanti, ed una volta evidenziati tutti, rimarrà l’amaro in bocca per un ennesimo gioco su licenza fallito miseramente. Da quando l’arbitro fischia per la prima volta, a quando fischia tre volte per sancire la fine delle ostilità si ha l’impressione di non poter controllare la manovra, e che la fortuna sarà la principale e unica causa delle nostre segnature. È praticamente assai difficile tenere il possesso del pallone e costruire fitte ragnatele. Il gioco a centrocampo è rarissimo, ma la cosa più irritante è quello che avviene frequentemente dopo aver sbagliato un passaggio, o dopo aver lanciato il pallone in una zona sguarnita del campo. La danza che si genera, per accaparrarsi il possesso della palla è quanto di più esilarante si possa trovare in giochi di questo genere. Ma le situazioni più grottesche sono evidenziate dalle ripetizioni delle situazioni: in alcune partite, gli avversari vi faranno anche cinque o sei falli di seguito, e l’arbitro non mancherà di ammonire tutti i giocatori rei dei suddetti falli; altra situazione spesse volte ripetitiva è quella del calcio d’angolo. Infatti in parecchie occasioni si sfiorerà la frustrazione, con parecchi calci d’angolo consecutivi che seguono lo stesso schema cross-tiro-deviazione del portiere in corner. La causa di maggiore insuccesso di questo gioco è infatti la scarsa varietà di situazioni, che farà stancare il videogiocatore in maniera celere, anche dopo poche partite. Inoltre vi è un generale livellamento dei giocatori, che sono più o meno, dal punto di vista atletico-tecnico tutti uguali.È bene ricordare, anche se può passare inosservato ai più, il fatto che questo gioco non ha ottenuto le licenze dei giocatori, così l’unico nome originale sarà appunto quello di Beckham, mentre tutti gli altri giocatori avranno i nomi storpiati.
Le modalità di gioco sono parecchie: abbiamo a disposizione, la vecchia e cara partita arcade, i tornei e le coppe, e infine la modalità allenamento. Quest’ultima, che doveva caratterizzare uno dei punti di forza del gioco, è invece un mero esercizio nel quale è possibile analizzare uno per uno tutti i difetti del gioco. Parliamo ad esempio dei calci di punizione, da eseguire con l’ausilio della freccia direzionale, punto che accomuna questo gioco con Fifa. È possibile infatti puntando semplicemente il vertice della freccia direzionale, decidere esattamente dove andrà a finire il pallone, per poi sceglierne potenza e parabola. Potrà forse essere solo un giudizio personale, ma che gusto c’è a indirizzare precisamente, senza nessuna disciplina la palla dove si vuole? È quasi superfluo ribadirlo, ma le punizioni che si possono ammirare in Pro Evolution Soccer per PS2, sono anni luce migliori, in primo luogo perché non vi è nessuna freccia direzionale, e poi perché gli effetti sono assolutamente realistici. Ma come abbiamo detto all’inizio, questo è un’arcade, non una simulazione. Tra le altre modalità annoveriamo anche le varie coppe e tornei, nei quali potremo scegliere sia le nazionali, sia le squadre di club dei campionati più prestigiosi (Italia, Germania, Spagna, ecc).
Ma torniamo a parlare del gioco contro la cpu: come detto anche in apertura, la semplicità con cui l’avversario virtuale arriva in porta è disarmante, un po’ per la difficoltà e l’imprecisione degli interventi, un po’ per la difficoltà di manovra del giocatore umano. È impossibile studiare tattiche o tenere il possesso di palla, perché dopo due, massimo tre passaggi l’errore è assicurato, e perché gli avversari sembrano azzeccare, come tanti automi, il tempo degli interventi. Per un gioco di una tale spigolosità e difficoltà dettata esclusivamente dalle lacune del gioco, non si è dovuto lavorare più di tanto per curare l’intelligenza artificiale.Uno degli aspetti maggiormente riusciti dell’intero gioco è l’ottimo editor, nel quale è possibile modificare le varie squadre, o crearle da zero decidendo i colori sociali, il logo, il nome, e le fattezze dello stadio.Come ogni altro gioco di calcio, anche questo DBS può essere giocato in multiplayer sino a 4 persone su uno stesso X-Box, ma purtroppo, per gli evidentissimi problemi evidenziati anche nel gioco singolo, anche con tre amici ci si stuferà presto.Infine, giusto per la fredda cronaca registriamo una colonna sonora non trascendentale, che però fa il suo dovere, mentre per quanto riguarda gli effetti sonori i pareri sono contrastanti: i classici rumori da stadio, i cori e, in generale, l’esultanza del pubblico, sono particolarmente azzeccati, mentre assolutamente da rifare l’odioso fischio dell’arbitro.
– Buon numero di modalità
– Ottimo editor per la personalizzazione della squadra e dello stadio
– Realizzazione tecnica approssimativa
– Struttura di gioco da rivedere
6
In una console per videogames come XBox, manca un gioco che possa attirare il grande pubblico come un buon gioco di calcio può fare. La mancanza di un capitolo della serie di Winning eleven si fa sentire e l’uscita di questo David Beckham Soccer non va certo a migliorare le cose. Per giunta, il suddetto titolo è inferiore in maniera abbastanza netta nei confronti degli altri due antagonisti: ISS2 e Fifa 2002. Fate voi i vostri calcoli.
Voto Recensione di David Beckham Soccer - Recensione
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