Darwinia
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a cura di Star Platinum
Quanti di voi sanno che cosa sia un pixel? Al giorno d’oggi, in ambito videoludico questa parola viene spesso abbinata alla descrizione di un difetto di qualche tipo. Eppure questo termine di derivazione inglese (che altro non è se non una contrazione della locuzione picture element) ha un significato ben più nobile ed antico, indicando ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine raster nella memoria di un computer. Spiegato così il concetto potrebbe apparire complesso, eppure chi ha avuto modo di giocare ai primi videogames sa bene quanto fossero importanti questi elementi e quanto peso avessero nella grafica di un gioco, anche se distante anni luce da quella delle attuali generazioni di console. Potrebbe quindi un elemento apparentemente basilare come questo rappresentare una qualche forma artistica? Se ci pensate bene, troverete la risposta nei vostri occhi prima ancora che nella vostra mente.
Nascita di un mondoLa storia che fa da contorno a Darwinia potrebbe essere utilizzata per svariate tipologie di giochi, tanto è articolata all’inizio. Nell’anno 1986 l’illustre scienziato informatico Dott. Sepulveda decide di sperimentare un moderno –per l’epoca- calcolatore denominato Protologic 68000, talmente avanzato che dovrebbe rivoluzionare l’uso del pc in ambito domestico. Una serie di problemi tecnici, trasformano però gli ambiziosi progetti scientifici in un clamoroso flop e rendendo del tutto inutilizzati migliaia di prototipi. Sono trascorsi alcuni anni da allora e la nostra vecchia conoscenza, l’ormai rassegnato Sepulveda, un giorno fa una scoperta che cambierà per sempre la sua vita: i Protologic da lui creati e abbandonati in cantina risultano in grado di comunicare tra loro, scambiando dati e informazioni. Questa scoperta spinge lo scienziato a tornare sui propri studi, collegando tutti i modelli funzionanti attraverso una rete per certi versi simile ad un’attività celebrale umana e dando il via alla nascita di una realtà virtuale fino ad allora mai ipotizzata, in cui all’interno di un ambiente elettronico, iniziano ad apparire forme di vita artificiale in grado di compiere dei limitati comportamenti in autonomia. A questo incredibile “mondo” viene dato il nome di Darwinia e Darwiniani diventano gli esseri che lo occupano. Non trascorre molto tempo che la popolazione inizia un autonomo processo evolutivo, ma purtroppo nemmeno questa volta le cose filano lisce. In un giorno come tanti altri, ma che cambierà profondamente il corso degli eventi, si verifica un errore in uno dei sistemi, rendendo instabile ogni cosa e divenendo ancor più rapidamente di come si era sviluppata la vita, un fenomeno virale di proporzioni assai pericolose. L’unica speranza per salvare il frutto di tanti esperimenti è rappresentata dagli strumenti che vi fornirà il Dott. Sepulveda, consistenti in programmi di sviluppo e in grado di attuare una vera e propria guerra elettronica senza precedenti.
Le torri del potereDarwinia è essenzialmente uno strategico in tempo reale, il cui scopo è quello di gestire le unità di attacco a propria disposizione per cercare di salvare i Darwiniani dai Virus che li minacciano e riprendere quindi il controllo delle Torri che gestiscono il controllo delle diverse strutture presenti nella mappa di gioco. Potrete creare e controllare fino ad un massimo di tre unità alla volta e – a seconda degli obiettivi da portare a termine – avrete modo di comandare i cosiddetti Squadroni, utili per attaccare i nemici, oppure altre unità, dette Ingegneri, che serviranno a riattivare sistemi d’energia, azionare apparecchiature e svolgere delle ricognizioni. Ovviamente queste rappresentano solo alcune delle numerose tipologie di “truppe” ai vostri ordini, il cui numero aumenterà progressivamente nel corso delle missioni, così come diventerà sempre più rischioso muoversi per le aree avanzate senza prestare la dovuta attenzione agli elementi dell’ambiente. Il mouse rivestirà un ruolo particolarmente importante per quasi tutte le azioni da eseguire, in quanto per attivare un’azione da compiere dovrete prima tracciare il simbolo corrispondente e solo successivamente questa si renderà disponibile ad essere utilizzata. Stessa cosa dicasi per le fasi più dinamiche, ossia quelle in cui dovrete affrontare dei nemici. Proprio come accadeva nei primissimi giochi elettronici, non avrete modo di agganciare i bersagli potendovi poi spostare liberamente intorno ad essi, ma dovrete cercare di colpire e allontanarvi rapidamente dall’obiettivo, con la massima precisione possibile. In queste occasioni il controllo delle unità necessiterà di una precisione particolare, poiché l’energia a loro disposizione è spesso assai limitata e basterà poco perché possiate perderle in combattimento se non salvaguarderete la loro incolumità nel migliore dei modi. A tal proposito, è consigliabile regolare la visuale in modo tale da avere ben sotto controllo lo svolgersi della battaglia, ma allo stesso tempo non tanto vicino da non permettervi di pensare alle possibili vie di fuga. Naturalmente i compiti da portare a termine, all’interno di uno stesso livello saranno molteplici e tutti in grado di sollecitare abbondantemente la vostra materia grigia, in un perfetto mix di riflessione e divertimento.
Non perfetto ma geniale Non vi occorrerà molto tempo perché possiate rendervi conto di come questo titolo rappresenti una vera rivoluzione e contrapposizione alla strapotenza grafica degli ultimi tempi, con una scelta – coraggiosa ma decisamente ispirata – di puntare tutto su delle idee interessanti abbinate ad un concept che per molte cose ricorderà nostalgicamente i primi giochi sviluppati su computer e non potrà quindi non risultare accattivante e gradita non soltanto a chi possiede una certa età, ma anche a coloro che si avvicinano a Darwinia per la prima volta, magari per puro caso. Vi ritroverete di fronte ad uno strategico in tempo reale che strizza l’occhio agli sparatutto, ma quelli di una volta. Sia chiaro, il gioco non è assolutamente perfetto, anzi alcuni difetti appaiono ben evidenti purtroppo. La longevità è molto limitata, a causa del fatto che avrete a disposizione solo dieci missioni da compiere e non vi è traccia di una modalità multiplayer. In generale il livello di difficoltà risulta ben bilanciato, ma non mancheranno anche alcune situazioni in cui avvertirete una leggera sensazione di frustrazione, anche a causa di un sistema di controllo non sempre estremamente preciso e che richiederà una buona velocità da parte vostra. A parte questo però, il particolare stile grafico adottato riesce ottimamente a svolgere il proprio ruolo, con colori molto saturi e una caratterizzazione delle strutture e degli elementi poligonali davvero unica e particolarmente old style, come noterete anche dal tipo di texture utilizzate. I brani vi accompagneranno nel corso dei livelli in modo piacevole e sottolineando i giusti ritmi dell’azione in corso. Tutti elementi che vi aiuteranno a calarvi in un mondo nuovo, dove anche un semplice pixel potrà rivelarsi fondamentale per le vostre azioni.
HARDWARE
Sistema operativo Windows 98, ME, 2000, XPProcessore Pentium 4 a 600 MHz o superiore128 MB di RAMScheda video compatibile con DirectX 7.0, Geforce 2 o superioreScheda audio compatibile con DirectX 7.060 MB di spazio libero su hard diskMULTIPLAYER
Assente.
– Concept originale
– Stile grafico accattivante
– Impegnativo a livello mentale
– Solo dieci livelli
– Nessuna modalità multiplayer
– Potrebbe non piacere a tutti
7.5
Il lavoro degli sviluppatori è senza dubbio geniale, semplice ed intuitivo nello stesso tempo. Tutto il gioco è realizzato alla ricerca dell’originalità e con scelte in controtendenza rispetto agli attuali standard e canoni del mercato, rendendo questa esperienza divertente e interessante. Il gameplay risulta positivamente influenzato dall’adozione di un’atmosfera così particolare, inserita in delle ambientazioni che riusciranno a far rivivere nei vostri ricordi non uno, ma molti dei titoli che segnarono la prima generazione di videogames. La grafica di Darwinia è volutamente particolare, ma ha qualche imperfezione a livello di telecamera, che sarebbe risultata più semplice da padroneggiare se si fosse optato per dei comandi più semplici. Tuttavia è il prezzo da pagare per avere un titolo in grado di proporre qualcosa di davvero piacevole, perciò vi dimenticherete presto le imperfezioni citate in sede di recensione. La longevità è probabilmente l’aspetto più deludente, con poche missioni da portare a termine, ed il multiplayer è assente, ma non se ne sente la mancanza grazie all’editor di mappe incluso. Considerando anche il prezzo contenuto al quale potrete portarvi a casa questo prodotto, l’acquisto è più che mai consigliato.
Voto Recensione di Darwinia - Recensione
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