Recensione

Cycling Manager 2

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a cura di Iori Yagami

Il ciclismo è uno sport molto popolare in Italia, una disciplina che continua ad appassionare tantissimi sportivi nonostante gli scandali dedicati al doping. Fortuna che il ciclismo non ha perso il suo fascino e riesce ancora a catalizzare l’attenzione di tantissima gente, che ad esempio assistono ad alcune tappe del Giro d’Italia. Anche a me è capitato di assistere ad una delle tappe del Giro e devo ammettere che è stato un momento memorabile.In fondo è capitato un po’ a tutti noi di incitare un gruppo di atleti impegnati in una salita… Se appartenete alla schiera di appassionati di ciclismo la Cyanide ha pensato proprio a voi, realizzando il sequel di uno dei pochissimi giochi manageriali che si occupano di questo sport. Avete sempre sognato di gestire una squadra di ciclismo? Con Cycling Manager 2 questo sogno diviene realtà…

Pedala, pedala!In Cycling Manager 2 impersoneremo il ruolo di direttore sportivo all’interno di un team. Avremo la possibilità di gestire i vari aspetti tecnici di questa affascinante disciplina sportiva, come ad esempio creare lo staff tecnico (che poi naturalmente amministreremo), oppure contattare (e soprattutto convincere!) gli sponsor. Dato che saranno proprio gli sponsor a finanziare il nostro team, sarà necessario ben figurare con loro. Cycling Manager 2 offre 180 stage e 60 teams con tutti i nomi dei corridori originali. La nuova modalità di gioco include il career mode, in cui la classifica dei punteggi di ciascun corridore varierà di stagione in stagione. I corridori potranno essere equipaggiati a seconda del gusto degli utenti. Potremo infatti scegliere i colori delle maglie, degli elmetti, ecc. Inoltre ogni corridore è dotato di differenti caratteristiche e questo aumenta l’elemento tattico del gioco. A tal proposito è bene sottolineare che Cycling Manager 2 è abbastanza completo sotto il profilo tattico. Tra l’altro potremo seguire anche gli allenamenti dei nostri campioni, che potranno avvenire sia giornalmente che di tanto in tanto. Ed è proprio grazie alle diverse caratteristiche di ogni corridore che noi potremo scegliere gli allenamenti più adatti a migliorare le loro lacune. Una volta scelta la competizione, tra tutte quelle presenti nel gioco, potremo dare inizio alla gara. Chiaramente le gare a tappe (come ad esempio il Giro d’Italia) sono quelle più impegnative, mentre il tipo di gare in singolo (come la Milano-San Remo) sono senza dubbio più accessibili. Una volta selezionati i vari parametri di gioco dovremo imparare a “gestire” i nostri corridori, visto che ognuno ha delle caratteristiche ben precise e saremo noi a doverle sfruttare nel momento più opportuno. Grazie al pannello di controllo, potremo decidere se lanciare o meno un nostro corridore all’attacco. Naturalmente ogni gara richiede un’ assetto tattico ben preciso e quindi la chiave di lettura spetta al singolo giocatore. Non dobbiamo infatti dimenticare che la caratteristica più importante di Cycling Manager 2 è la gestione della tattica di gara. Una volta che avrete fatto pratica non sarà un’impresa vincere le varie gare. Il segreto sta proprio nell’imparare tutte le peculiarità dei nostri corridori per poi aspettare il momento giusto per attaccare. Sfortunatamente il pannello di controllo non è molto funzionale e questo causa non poche difficoltà nella gestione tattica della gara. Ragion per cui il senso di frustrazione porterà il giocatore a disinteressarsi completamente del gioco.

“Ed ora la linea passa ad Auro Bulbarelli!”Il punto a sfavore di Cycling Manager 2 è senza dubbio “povertà” della realizzazione tecnica, davvero sottotono per essere un gioco moderno. Non solo il motore grafico del titolo di Cyanide non è all’altezza della situazione, ma ci sono anche alcuni bug molto fastidiosi. Il dettaglio grafico è basso ed i modelli poligonali lasciano molto a desiderare. Insomma almeno sotto il profilo tecnico ci si aspettava qualcosa di più.Della stessa bassa qualità si presenta anche il sonoro, con tracce noiose ed FX di caratura standard.La giocabilità è discreta e di certo non è un gioco adatto a tutti. Cycling Manager 2 è consigliato solo ai patiti del genere, che troveranno nel titolo di Cyanide un’ottimo incentivo a vincere tutte le gare. Non ci troviamo comunque di fronte ad un gioco eccelso, ma gli appassionati di ciclismo lo ameranno ugualmente.Per questo motivo la longevità è buona per i patiti di questa disciplina sportiva, mentre per tutti gli altri è mediocre. Non si può infatti dimenticare che il pannello di controllo ed i vari menù del gioco sono tutt’altro che semplici da imparare. Serve una cospicua dose di pazienza per capire alla perfezione tutti gli aspetti tattici del gioco e anche così Cycling Manager 2 alla lunga risulta frustrante. Inoltre il titolo di Cyanide non è neanche curato sotto l’aspetto visivo, risultando alquanto spartano. Insomma non troviamo nessun incentivo veramente valido per giocarlo più volte (a meno che non impazzite per il ciclismo…).

Adatto ai patiti di ciclismo.

Abbastanza realistico.

Nomi e competizioni originali.

Interfaccia poco intuitiva e difficile da padroneggiare.

Alla lunga frustrante.

Realizzazione tecnica di bassa qualità.

Presenti alcuni fastidiosi bug.

Adatto solo ai patiti di ciclismo.

6.5

Cycling Manager 2 è un gioco adatto solo ai patiti più sfegatati di ciclismo. Solo loro infatti potrebbero apprezzare (e chiudere un occhio) su un titolo altrimenti mediocre, caratterizzato da una realizzazione tecnica di basso livello e da una giocabilità troppo frustrante.

In definitiva, se non siete appassionati di ciclismo lasciate decisamente perdere questo Cycling Manager 2. Tutto sommato il ciclismo è meglio seguirlo in TV…

Voto Recensione di Cycling Manager 2 - Recensione


6.5

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