Recensione

Crash Tag Team Racing

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a cura di Andrewpex

Crash Bandicoot sbarca su PSP con un racing-game spensierato che punta tutto sul divertimento immediato.Dopo una cascata di giochi motoristici, finalmente sbarca su PSP l’unico sfidante di Mario Kart con l’ultimo titolo della serie Crash Tag Team Racing, gioco facile e divertente creato per un pubblico che è stanco del solito gioco motoristico e vuole tuffarsi in un mondo fantastico, il mondo di Crash.

Un po’ di storiaCrash Bandicoot rappresenta un’icona dell’era dei 32 bit, essendo diventato nel 1996 una specie di mascotte della PlayStation. Nato perché in casa Sony serviva un personaggio in grado di battere il più noto idraulico della Nintendo, Crash Bandicoot debuttò su PSX sotto forma di platform, poi, l’approdare da parte di Mario nel mondo delle corse di kart, non ha fatto altro che spingere anche Crash Bandicoot in questa nuova esperienza con Crash Team Racing (1999), e poi nel 2003 con Crash Nitro Kart. Visto il grande successo di questo nuovo genere (“character racing game” nd Alex64) ora Crash punta su un misto tra Racing e Platform con Crash Tag Team Racing, capace di spingere il giocatore con anima e corpo in un mondo irreale, cosparso di piccoli pinguini ninja e di nuovi kart su cui sfidarsi.

Il gioco in sintesiCrash Tag Team Racing ha luogo in un gigantesco parco di divertimenti amministrato dai Voltron, dei cyborg con un accento tedesco. La tragedia colpisce il parco quando i cristalli del potere dei Voltron vengono rubati, mettendo così il parco in un grave pericolo. Per tentare di recuperare i cristalli, i Voltron decidono di organizzare una serie di corse con i kart con al volante Crash e i suoi compari contro Cortez e i suoi scagnozzi. In queste corse, Crash deve guadagnare dei piccoli cristalli per poter alimentare una macchina nascosta in ognuno dei cinque mondi principali che gli permette di afferrare uno dei grandi cristalli del potere, e inoltre, deve raccogliere molte monete ed articoli a lui ignoti da consegnare ai Voltron che popolano i vari livelli per avere in cambio sempre i cristalli.Nei kart, il corridore equipaggia una grande pistola dove, a differenza del personaggio utilizzato, si potrà sparare con una serie di armi da fuoco differenti. Cortez, ad esempio, usa quasi sempre un lanciagranate elettrico, Crash invece, può lanciare pianoforti, sub e addirittura squali-missili.L’essenza più strana, ma allo stesso tempo divertente, di Crash Tag Team Racing, è la possibilità durante la gara di unirsi con una qualsiasi vettura avversaria per crearne un’unica con due concorrenti, uno al volante e l’altro alle armi da fuoco, un pò come avveniva in Mario Kart Double Dash !! (NGC). Durante una gara, è possibile legarsi e slegarsi agli avversari a nostro piacimento portando cambiamenti di velocità e di armi da fuoco a seconda della vettura a cui ci siamo uniti. Nel momento in cui la nostra vettura è unita ad un’altra, abbiamo la possibilità di scegliere cosa fare, se guidare il kart o mettersi alle armi da fuoco. Con la sola pressione di un tasto, potremo scambiarci di posto in qualunque momento del gioco, a seconda della posizione migliore da utilizzare per completare il livello.Dopo che ci avrete giocato circa cinque o sei ore in modalità singolo, avrete libere tutte le piste a disposizione per la modalità multiplayer. In Crash Tag Team Racing non è inserita una modalità on-line, ma potrete cimentarvi fino a otto giocatori tramite wi-fi, sempre che siate in grado di trovare otto amici che posseggono la PSP e la copia del gioco in questione. Una volta trovato almeno un amico che possegga tutto questo, vi ci potrete cimentare scoprendo la validità anche del gioco multi. Questa modalità è decisamente ben sviluppata, tanto da portarvi ad una fusione integrale col vostro amico, non solo nei kart ma anche sotto l’aspetto mentale… chi ha detto telepatia?

Aspetto audiovisivoGli sviluppatori di Radical Entertainment hanno deciso di ambientare le gare in scenari fantasiosi e ricchi di luce e colori, peccato soltanto che le diverse ambientazioni non siano numericamente consistenti. A livello tecnico, Crash Tag Team Racing non è molto apprezzabile, l’assenza di particolari dettagli di livello poligonale e di textures porta la grafica ad un livello inferiore rispetto a quella cui ci ha abituato la nostra amata PSP, comunque vivace e variegata con lo stile di colori solito della saga di Crash Bandicoot.Il motore di gioco durante le corsa appare fluido e stabile. Una nota dolente è rappresentata dalla gestione dell’inquadratura durante le fasi platform, in cui spesso ci troviamo a fare i conti con una telecamera difficilmente posizionabile soprattutto in prossimità di ostacoli.Il comparto sonoro è costituito da sequenze e motivi orecchiabili e allegri cosparsi da effetti sonori che rispecchiano ancora una volta l’atmosfera tipica di un personaggio svitato quale è ed è sempre stato Crash Bandicoot.

– Multiplaye fino a otto giocatori

– Racing e platform

– Sonoro migliorabile

– Dopo poco diventa monotono

6.5

In definitiva, Crash Tag Team Racing è particolarmente indicato per un pubblico più giovane, grazie al suo stile facile e ad una realizzazione audiovideo che rispecchia l’indole folle del personaggio principale, porterà i più giovani a cimentarsi con grande piacere e divertimento, anche se, i tempi di caricamento, sono a volte decisamente lunghi ed estenuanti… non troppo grave comunque, basterà avere pazienza… una buona dose di pazienza.

Voto Recensione di Crash Tag Team Racing - Recensione


6.5

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