Recensione

Crash Bandicoot: Il Dominio sui Mutanti

Avatar

a cura di Jack Right

Crash è un’icona dei videogiochi alquanto famosa e parte della sua fama deriva dal numero di anni ed episodi che porta sulle spalle. Ricorderete infatti i primi episodi essere apparsi su PSOne nei primi anni della sua esistenza e, viste le varie forme che tale brand assunse anno dopo anno, riuscì ad imporsi come una sorta di mascotte per la console made in Sony. Ogni macchina infatti vantava il suo simbolo: il Dreamcast aveva Sonic (al Saturn purtroppo mancò, ma il Megadrive in compenso presentò almeno 4 episodi del famoso porcospino blu), il Nintendo 64, il Gamecube ed ora il Wii contano e contavano su Mario e, pertanto, anche Sony provò ad avvicinare alla propria macchina un simpatico personaggio che avesse potuto, forte del suo nome, richiamare l’attenzione degli amanti dei platform (che, come sapete, rappresenta uno dei generi videoludici più seguiti, un po’ come la commedia per i film). Qualcuno ebbe a sostenere all’epoca che cercare di creare un’icona per la propria console e chiamarla “Crash” (letteralmente scontro, botta, fallimento, urto, schianto, disastro ecc..) poteva non essere un’ottima idea ma, almeno nel primo periodo e per qualche episodio, le uscite che si accompagnavano ad esso non solo vendevano bene, ma erano anche di qualità. Nel corso degli anni le avventure di questo simpatico personaggio persero però un poco di mordente. Scopriamo ora se in questa release ritroveremo l’antico carisma di Crash.

Non abbiamo bisogno di grosse novitàLa struttura tesa a sottendere questo Crash: Il Dominio sui Mutanti è piuttosto classica e non si impone certo come una rivoluzione per il genere. Salterete, picchierete, supererete baratri, sconfiggerete e catturerete cattivi, presterete attenzione ai salti ed alle piattaforme semoventi e customizzerete le vostre potenzialità e il vostro aspetto. Le opzioni presenti consentono la scelta dei volumi di giochi tra i classici tre parametri (voce, effetti, musica) e, dopo aver impostato il vostro nome da giocatore, il livello di difficoltà tra i tre presenti (facile, normale e difficile). Un simpatico filmato vi introdurrà al gioco; esso vi mostrerà due scienziati folli sperimentare una sorta di cappello, capace di rendere mostruose e feroci le creature che lo indossano, su di un innocente coniglio. Esso diverrà un mostro sanguinario e, in virtù del successo ottenuto, verranno creati migliaia di cappelli. Il gioco prenderà avvio dalla casa di Crash. Qui potremo visionare i nemici (sempre piuttosto simpatici in fondo), personalizzare il nostro personaggio (fin da subito sceglieremo di che colori vestirlo e fargli i capelli…), visionare artwork e disegni (solo una galleria sarà disponibile fin dall’inizio, le altre andranno sbloccate nel corso del gioco), vedere le statistiche complete della partita (missioni di base, supplementari, energia, upgrades, percentuale di completamento e artefatti raccolti) e, infine, rivedere i filmati sbloccati nel corso dell’avventura. Durante l’azione vera e propria, attraverso il pulsante Start, accederemo ad un menu in-game che ci consentirà di visionare la mappa della zona, verificare le missioni di base e opzionali e, ancora, settare i volumi di gioco. Vediamo ora di scoprire i controlli. Il pulsante X sarà assegnato alla funzione più pura di ogni platform da Super Mario in poi: il salto. Ovviamente ripremendolo di nuovo in aria effettuerete un doppio salto. Il pulsante quadrato è adibito all’attacco con calci e pugni. Prima nota dolente: non abbiamo riscontrato una grande precisione nell’effettivo rilevamento delle collisioni anche se, tale imprecisione, non si impone fastidiosa come nel recente Spiderman: Il Regno delle Ombre. Non mancherà la possibilità di effettuare i classici salti a muro che, realizzati uno sull’altro, vi consentiranno di scalare pareti verticali così da raggiungere nuove zone di gioco. Eseguendo con lo stick direzionale movimenti circolari, Crash inizierà a girare vorticosamente su sè stesso. Questa possibilità sarà utile in svariati contesti e non ultimo quello riferito al salto. In tale condizione infatti (tra l’altro questa è una abilità upgradabile) se premerete il tasto X sarete in grado di compiere un salto più potente del normale. Premendo Quadrato mentre si è in aria consentirete a Crash di girare per un po’ su sè stesso, acquisire potenza e schiantarsi al suolo. Questa opportunità si rivelerà utile nei pressi delle piattaforme rimbalzanti che, in questo modo, vi permetteranno di saltare più in alto o attaccare con forza i nemici. Alcune zone daranno accesso al sottosuolo. In questa condizione la telecamera virtuale si sposterà riprendendo l’azione dall’alto. Premendo Quadrato faremo sì Crash cammini sottoterra e superi baratri e quant’altro così da raggiungere un nuovo punto di entrata-uscita nel terreno. Raccogliendo elementi lasciati dai nemici, sparsi in giro o nascosti nei vari elementi dello scenario, Crash potenzierà le sue caratteristiche (32); saranno disponibili moltiplicatori che aumenteranno, anche considerevolmente, il numero di elementi raccolti. Attraverso il pulsante Triangolo effettueremo un attacco caricato e con il dorsale destro potremo ripararci. Sono anche disponibili svariate combinazioni d’attacco attraverso i pulsanti Quadrato e Triangolo. Come da consolidata tradizione non mancheranno elementi nascosti nei livelli tramite cui ottenere premi e power up temporanei come accelleratori. Unica novità è rappresentata dalla possibilità di catturare i nemici (disponibili in buon numero, per la verità), potenziarli ed usarli in certi frangenti di gioco. Ognuno di essi disporrà di particolari abilità come il congelamento dell’acqua (in modo così da superare parti altrimenti invalicabili) e, in generale, questa feature fa la differenza e risolleva il titolo da una condizione altrimenti difficile. E’ presente una modalità multiplayer cooperativa per due giocatori (con Coco, sorella di Crash, come altro personaggio giocabile) capace, almeno per un po’, di regalare qualche soddisfazione.

Grafica e sonoro Il titolo graficamente è poco più che sufficiente. La grafica statica potrebbe non esser male, con un numero di poligoni sufficiente a costruire scenari piuttosto dettagliati ma, qualche problema a livello animativo, inficia un poco la qualità globale della veste grafica. Le texture si rivelano di discreta qualità sugli elementi più importanti ma, a ben guardare, non donano grandi soddisfazioni sul terreno o certi paesaggi e il frame rate non è molto stabile. Discreto il comparto sonoro ed il doppiaggio (piuttosto vario) ma, alcune musiche, appaiono dopo un po’ ripetitive e poco ispirate. Discreti infine gli effetti sonori che riescono, fortunatamente, ad immergere il giocatore nella classica atmosfera ilare di Crash bandicoot. A completare il tutto sono presenti caricamenti abbastanza lunghi.

– Personaggio carismatico

– Pur senza novità di sorta discreto (in alcuni punti)

– Comparto sonoro buono

– Divertente la possibilità di catturare nemici

– Graficamente migliorabile e frame rate instabile

– Sistema di controllo impreciso

– Poca libertà

– Gameplay standard di vecchia data

6.5

Crash Bandicoot: Il Dominio sui Mutanti non riporta in alto il nome della saga cui appartiene. Il gameplay del titolo infatti poggia fin troppo saldamente le sue basi su di un canone platform visto, rivisto ed imparato a memoria. Qualche varietà nel gameplay ed una simpatia di fondo lo salvano dall’oblio anche perchè, in fondo, graficamente non è neanche pessimo e l’idea del catturare I mostri, seppur già vista in qualche modo, non è male. Le animazioni potevano essere migliori ed il frame rate risulta poco stabile. I tempi di caricamento sono esagerati, passano spesso delle frazioni di secondo tra il pulsante premuto e l’azione eseguita e alcune mosse non sono immediate da eseguire. Insomma, se vi ritenete fan e collezionisti dei giochi con Crash, compratelo pure, alla fine è un platform di sufficiente qualità ma, se state cercando un buon gioco di piattaforme, consigliamo di guardare altrove. Crash dovrebbe forse concedersi una pausa di riflessione e meditare sulla propria essenza onde trovare la propria strada.

Voto Recensione di Crash Bandicoot: Il Dominio sui Mutanti - Recensione


6.5

Leggi altri articoli