Nonostante provenga da una fetta di mercato un po’ atipica e, se vogliamo dirlo, diretta ad un pubblico infantile, negli anni Cooking Mama ha saputo portarsi dietro copiose schiere di agguerriti fedelissimi. Nato nel 2006 e con all’attivo cinque episodi, Cooking Mama nel suo piccolo è riuscito a rivoluzionare i puzzle game dedicati ai più piccoli e a tutte quelle persone in cerca di svago semplice e divertente. Ben prima degli scroll up, scroll down, swipe e compagnia bella, movimenti a dir poco vitali nel panorama tecnologico moderno, che ogni giorno ci ritroviamo ad eseguire sui nostri telefoni e sui nostri tablet tra una chiamata ed un messaggio, Cooking Mama nel 2006 seppe intrattenere una grande fetta di pubblico ponendo questi gesti in un gameplay fresco e rilassato, dove venivano premiati i riflessi pronti e il coraggio di sferragliare forte il pennino sul proprio DS. Fu proprio questo il motivo del successo di un gioco che all’apparenza non forniva un grosso grado di sfida: sfruttando appieno il touch del neonato DS, Cooking Mama riusciva a intrattenere tutta la famiglia nella creazione delle sue ricette orientaleggianti. Ora, a quasi dieci anni dall’uscita nei negozi del capostipite, cosa possiamo pensare di Mama e delle sue ricette? Le nostre idee a riguardo sono abbastanza chiare e seppur a Mama vogliamo un gran bene, pensiamo che è il momento per Mama di cambiare qualcosa o altrimenti di appendere i mestoli al chiodo. Anche perché Bastianich e la sua perfidia è lì dietro l’angolo, e lui in cucina non ammette sbagli.
Severa come Cracco, ma meno scurrile
Cooking Mama: Bon Appétit, a partire dal nome che ricorda una cena a lume di candela sotto la Torre Eiffel, cerca di differenziarsi dai precedenti. Ai fornelli ci sarà sempre la nostra amata Mama e noi saremo lì per aiutarla a completare la sue difficili ricette. Questa volta avremo a che fare con ben sessanta ricette diverse, che andranno a toccare un po’ tutti i piatti che possono realizzarsi in cucina. Avremo antipasti, primi, secondi e dolci, pescati a piene mani da un po’ tutte le cucine del mondo. Rispetto ai primi capitoli, dedicati prettamente ad un pubblico giapponese, la differenziazione dei cibi in questo capitolo è talmente notevole che più di una volta, mentre giocate, riconoscerete il piatto che vostra nonna qualche volta vi ha fatto per il pranzo della domenica. Non mancheranno i cavalli di battaglia della cucina del Sol Levante, è chiaro, ma il lavoro fatto “in cucina” rispetto alla studio dei piatti e degli ingredienti in essi usati è notevole. Per completare gli incarichi che Mama ci affiderà sarà molto semplice, il più delle volte intuitivo. Ogni ingrediente dovrà essere tagliuzzato, passato, spremuto, tritato, macinato, impastato o scodellato con il pennino, seguendo le istruzioni a schermo. Ogni ricetta avrà diversi passaggi, che aumenteranno di difficoltà e numero via via, finché per preparare un piatto, tra preparazione degli ingredienti e cottura, non perderete vari minuti. Al nostro fianco, come un Cracco qualunque, ci sarà Mama che ci riprenderà qualora non stessimo facendo bene e, solo alla fine, della ricetta ci darà una valutazione. Senza dire parolacce e gettando il piatto per terra, però. Ogni passaggio della preparazione avrà un timing specifico nei gesti, e sbagliarlo significa abbassare di molto il punteggio totale. Alla fine di ogni piatto realizzato, Mama premierà la nostra dedizione non con un premio in denaro ma con un’altra ricetta, generalmente più articolata, e così via via finché non le avremmo completate tutte. E poi? E poi il gioco non finisce qui, grazie alla particolare implementazione di sotto giochi aventi sempre come protagonista Mama e noi come fattorini, galoppini e, in alcuni casi, anche contadini! Ci saranno giochi di memoria, di velocità, di riflessi e di abilità in cui dovremmo, per esempio, cavare dal terreno le verdure nel tempo limite, ricordarci a memoria gli ordini di diversi tavoli oppure metterci a rimettere in ordine le giuste cifre in un gioco a tempo che ricorda Memory. Insomma, le sfide di Mama non si fermano alla cucina ma abbracciano tutto l’ecosistema che intorno alla cucina ruota, riuscendo anche in un velato senso pedagogico diretto ai più giovani.
Mi stai deludendo! Vuoi che muoro?
Cooking Mama non sarà di certo ricordato negli anni per la sua grafica di ultima generazione, il suo sonoro orchestrato o per la storia ricca di colpi di scena. L’anima di Cooking Mama è Mama stessa, mentre ci sobbarca di ricette strampalate orientali e non. Al di là dell’indubbio carisma che Mama suscita nel proprio pubblico, quello su cui dovremmo veramente ragionare è il gameplay, motore e cuore pulsate del titolo. Nell’intento degli sviluppatori potremmo dire che Cooking Mama Bon Appétit punta ad essere un gioco semplice ma che dietro la semplicità cela la propria forza nascosta. E così sarebbe anche, se il livello di sfida delle ricette e dei mini-giochi ad esse collegate non rasentassero pericolosamente la noia. Tarato troppo visibilmente per un target infantile, dicendolo senza filtri, Mama nelle valutazioni non è Bastianich e si sente. Ma non cadete in inganno: per questa sorta di bontà insita nel titolo e la curva di difficoltà livellata verso il basso, sarà molto facile raggiungere valutazioni molto alte ma al contempo sarà molto difficile raggiungere valutazioni perfette. Questo piccolo mezzuccio aggiunge punti alla longevità che, anzi, è messa in pericolo dalla fin troppo monotonia quando si tratta di preparare piatti differenti. Superate la prima quindicina di ricette, scadere negli stessi gesti e nelle mini-prove che portano alla riuscita del piatto sarà facilissimo. A poco servono i mini-giochi inclusi nel pacchetto che, seppur interessanti ed innovativi sotto determinati punti di vista, non aggiungono molto alla globalità dell’esperienza di gioco.
Altro punto che soffia vento di insuccesso verso questo titolo, è la mancata rinnovazione che in nove anni a questa parte non ci è mai stata. La forza che fu delle prime edizioni di Cooking Mama in questa edizione risulta meno prorompente per diversi motivi. Nonostante sia un più che valido puzzle e rhythm game, Cooking Mama mostra il fianco al tempo che è passato in questi quasi dieci anni, che ha portato le nuove generazioni di videogiocatori a confrontarsi sempre di più con titoli simili diffusi su diverse piattaforme. I gesti che hanno resa Mama la cuoca videoludica più famosa, potrebbero non bastare più di fronte alla crescente offerta di giochi e applicazioni diffuse sulle piattaforme più disparate. Di giochi puzzle game a matrice culinaria internet ne è pieno, gli store digitali dei mobili device pure, e Cooking Mama che non aggiunge nulla di veramente nuovo all’esperienza videoludica originaria, soffre molto questa mancanza. E’ vero che una parte di fedelissimi è rimasta, ma il target a cui punta senza troppo nascondersi (e cioè quei videogiocatori occasionali e quelli in tenera età) potrebbero essere attratti da altre offerte magari più economiche e più accessibili, per esempio, perché disponibili su tablet o telefoni. Non neghiamo il fatto che Mama abbia il suo fascino ai fornelli, ma questa volta potrebbe non bastare più.
– Gameplay storico e solidissimo
– Mama è pur sempre Mama
– Innovazioni praticamente assenti
– Curva di difficoltà inesistente
– Livello di sfida molto basso
Cooking Mama: Bon Appétit è un puzzle game che negli anni ha saputo rimanere fedele a se stesso, forse un po’ troppo. Senza troppo rischiare, questo nuovo capitolo della cuoca più famosa su 3DS non apporta migliorie sensibili e ripropone quella stessa ricetta che in tempi non sospetti ha fatto innamorare centinaia di migliaia di videogiocatori. Ora però i tempi sono cambiati e l’offerta per quello che riguarda alcune tipologie di giochi è serrata e feroce. Malgrado la propria identità storica, Cooking Mama rientra in questa categoria, e decidendo di non osare ha scelto di rimanere un passo indietro. C’è da dire che Mama è sempre Mama e se siete fan della serie magari anche grazie al prezzo competitivo, forse potreste dargli una possibilità. Per tutti gli altri, valutatene molto bene l’acquisto.