Recensione

Constantine

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a cura di Redbaron

Cooonstantine… Cooonstantine… è questo nome ripetuto due volte che vi farà sobbalzare sulla sedia o meglio questo è quello che mi è successo vedendo una delle due gemelle buttarsi dal tetto dell’ospedale. Non divago parlando del film però la sua atmosfera dark è difficile che non ci contagi. Per carità Constantine non vuole essere una pietra miliare nelle produzioni di Hollywood ma ha comunque i numeri per dire la sua, soprattutto ai più impressionabili. Analogo discorso per il videogioco tratto dal film.

Un Keanu Reeves all’improvvisoCome tutti saprete il film è un adattamento del fumetto Hellblazer (cosa che sanno anche i muri), ecco ora immaginate come anche il videogioco sia un adattamento del film quindi adattando, adattando magari è saltato fuori un bel titolo… o anche no. Scopriamolo insieme.Innanzitutto cominciamo con il dire che grazie al videogioco potrete vestire i panni del protagonista che risponde al nome dell’attore Keanu Reeves, ottimamente digitalizzato grazie alla tecnica di Cyberscan. La visuale di gioco è in terza persona quindi gli amanti degli fps non la apprezzeranno granché ma chi ha speso giorni e giorni dietro Max Payne potrà ritrovarne un certo feeling. Certo non avremo il bullet time, con quell’effetto di slow motion, altrimenti si rischiava il plagio. L’ambientazione (come quella del film) è a Los Angeles, città dal nome evocativo per un soggetto come Constantine. Alle volte però saremo chiamati ad abbandonare la vita terrena per attraversare l’aldilà e vagabondare allegramente nel mondo dei morti così come già dalla prima missione ci accadrà di fare. Il gioco infatti non è la perfetta trasposizione della trama della pellicola cinematografica e, nelle varie missioni (14 per la precisione) che si succederanno con difficoltà crescente, sarete chiamati a prove ben più ardue di quelle proposte nel film.

C’è qualcosa che non mi tornaNon preoccupatevi in ogni caso, le missioni saranno tutte molto lineari e senza particolari sorprese: ad esempio, i relitti delle autovetture spariscono magicamente per farci avanzare nello schema. Se c’è una cosa veramente indisponente del gioco Constantine è che quasi tutto è nelle mani della trama di gioco. Volete saltare? Volete accucciarvi? Migliorare la mira guadagnando in stabilità? Beh non lo potrete fare o meglio lo potete fare ma solo quando lo dice il gioco. Non potrete quindi saltare un nemico per risparmiare colpi mentre potrete saltare un buco sul pavimento semplicemente correndo verso il buco, tanto al resto ci pensa la CPU.

Quel demone ha fatto il diavolo a 4Ad ogni modo per affrontare un nemico, visto che non possiamo evitarlo, il gioco ci offre alcune interessanti possibilità che vanno dalle classiche armi ai ben più sostanziosi incantesimi. Si perché il gioco ci permette grazie alle conoscenze dell’occulto di John Constantine di lanciare terribili magie sui nostri nemici e per farlo sarà sufficiente premere una sequenza corretta di tasti dove ogni magia ha ovviamente la sua sequenza. Si lo so, agli appassionati del mondo PC potrà sembrare un po’ strano come espediente (di sicuro l’ho usato per l’ultimo Zelda ma non è che fossi propriamente davanti ad un PC) però se non abbiamo il palato troppo fine potremmo anche farcelo andar giù. Le impressioni generali sul gameplay partono da buoni spunti che il gioco offre, come ad esempio la possibilità della “vera vista”, ossia la capacità di John di vedere su una frequenza “demoniaca” che gli permette così di scoprire subito la presenza del nemico nei paraggi. Per riprodurre questo accorgimento è stato utilizzato un effetto grafico (vedere screenshot n.2) simile a quello visto nel film con un altro protagonista impersonato da Keanu Reeves, proprio Neo in Matrix Revolutions, quando nel terzo film perde la vista. Ed è proprio per far sfruttare al massimo questa modalità che il gioco è pieno di angoli bui e corridoi pieni di accessi.

Alti, bassi, biondi… bruni… ammazza, ammazza, ammazzaScopo principale del gioco è ovviamente quello di uccidere tutti i mostri che ci impediscono di condurre le indagini. Durante queste ultime saremo chiamati a risolvere semplici enigmi dai quali sapremo poi come va a finire il gioco. Demoni, ratti e altre amenità varie possono sbucare all’improvviso da ogni angolo. Infine nel gioco sarà possibile sbloccare alcuni filmati bonus che si ottengono raccogliendo in giro per gli schemi vari tipi di tarocchi. Tutto sommato quindi Constantine si rivela un gioco discreto per passare qualche ora davanti al PC sebbene non spicchi per un sistema di comando all’altezza degli standard, una grafica abbastanza piatta, per fondali e ambienti in generale. Anche l’audio si rivela normale, senza lodi e senza infamia con l’unica grande pecca del fatto che la voce di John che non è purtroppo quella di Keanu Reeves. La sua tipica voce monotona avrebbe sicuramente avuto più appeal!!

HARDWARE

n.d.

MULTIPLAYER

Assente

– Il gioco trasmette il pathos del film

– Digitalizzato alla perfezione l’attore Keanu Reeves

– Sistema di controllo non agli standard

– Missioni lineari

– Rispetto alle versioni console sconta l’installazione di 4 CD

6.3

Constantine non si discosta molto dalle produzioni di videogiochi basati su film. A tutt’oggi non sapremo se il film diventerà un campione d’incassi, mancando il passaggio in videoteca e quindi l’effetto DVD/VHS, però sappiamo già da adesso che il gioco è abbondamente sotto la media di giochi simili per soggetto. Stupisce quindi come ancora oggi alle soglie del 2005 basti a questi produttori l’affibiarci un nome di richiamo e sperare che tutto si risolva per il meglio. Oggi Constantine arriva alla sufficienza già da domani sarà più dura.

Voto Recensione di Constantine - Recensione


6.3

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