Recensione

Constantine

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a cura di Blade

Quando mi è arrivato “Constantine” ammetto di essermi trovato in uno stato d’animo controverso. Se da un lato riconosco di essere particolarmente sensibile all’atmosfera horror e grido come un bambino alla prima presenza oscura, dall’altro impazzisco per gli action ben sceneggiati, tutti spari e frenesia. Non sapevo con precisione a cosa sarei andato incontro, ma una certezza l’avevo: la mia quindicennale “esperienza” nel settore videoludico mi ha insegnato a diffidare dei tie-in, che vengono bene una volta su dieci. Non è un luogo comune, ma solo la verità confermata da tante delusioni (e poche sorprese). Spesso, infatti, gli sviluppatori si preoccupano di sborsare fior di quattrini per aggiudicarsi le licenze cinematografiche, dimenticando di realizzare un gioco innanzitutto divertente e coinvolgente.Ora posso fare le mie considerazioni e se avete il titolo nella lista delle prossime spese, non vi resta che continuare a leggere…

A cruce salus Il gioco “Constantine” si basa sull’omonimo film appena uscito nelle sale ed a sua volta ispirato dal fumetto “Hellblazer” pubblicato da DC Comics/Vertigo. Se in quest’ultimo il protagonista è un tipico inglese biondo, nelle due incarnazioni cine-ludiche ha le sembianze di Keanu Reeves, attore celebre soprattutto per la saga di “Matrix” e non proprio uguale all’originale. I soliti adattamenti hollywoodiani faranno storcere il naso agli appassionati del fumetto, anche perchè sono numerosi, ma accontentiamoci sapendo che il personaggio non è stato del tutto snaturato.Per comprendere la trama, dovete sapere che il mondo vive in bilico tra il bene ed il male: Dio ed il Diavolo hanno stretto un patto sui destini del genere umano, da spartirsi per affollare il Paradiso o l’Inferno. Loro non possono contattare direttamente le persone, privilegiate del libero arbitrio, ma influenzarle tramite meticci, degli ibridi tra angeli e demoni che possono camuffarsi da esseri umani. John Constantine può distinguerli, ma per lui questo potere fu inizialmente una maledizione, tanto da suicidarsi. Finito tra gli inferi, venne riportato in vita: sà però dove finirà e cerca allora di conquistarsi il Paradiso combattendo i meticci. Non è un eroe vero e proprio, ha i suoi vizi come il fumo e l’alcool e la sua missione è alimentata da principi piuttosto egoistici. Capita così che questo detective dell’occulto si occupi della scomparsa dell’amico Elriu e scopra molti misteri bisognosi di chiarezza.

Tra Inferno e realtàIl gioco ci mette negli scomodi panni di John Constantine, mostrandocelo con una visuale in terza persona e proponendo un action dai toni horror. Una via di mezzo tra “Max Payne” e “Soul River”, insomma. Il nostro scopo principale è uccidere tutti i meticci che ci ostacolano durante le indagini, condite da semplici enigmi. Demoni, seplaviti, saprofagi e mostruosità varie possono sbucare all’improvviso da ogni angolo e Constantine usa tutta una serie di armi per rimanere vivo, dalle boccette d’acqua santa agli amuleti ad una miriade di reliquie. E’ comunque un discretto arsenale se si confronta alle altre produzioni videoludiche ed a cui si aggiunge la possibilità di fare incantesimi. Questi ultimi sono il modo più efficace per restare illesi quando si è accerchiati da un numero impressionante di nemici e si realizzano premendo alla svelta una serie predefinita di tasti, mentre il nostro alterego pronuncia le sillabe più improbabili (“sim-sala-bin” insegna). I demoni si nascondono anche tra le sembianze umane e per riconoscerli è necessario cambiare “vista”: la visuale passa in prima persona, l’ambiente diventa scuro ed i mostri ed altri segreti soprannaturali colorati di azzurro. Per ricaricare la salute c’è l’acqua, che troviamo un pò ovunque (bottiglie, rubinetti, ecc.) e perciò non è il massimo della difficoltà portare a compimento le missioni, 14 in tutto e neanche troppo lunghe in termini di tempo. In questi ambienti è l’ansia a farla da padrone: forse i più esperti ne rimarrano impassibili, ma chi come me non è mai andato oltre il primo livello di “Resident Evil” o “Project Zero” per la strizza, potrebbe restarne emotivamente coinvolto. Il gioco si sviluppa tra Terra ed Inferno e se nella prima regna il buio e ci si muove con circospezione, nel secondo c’è maggiore frenesia, con Los Angeles che si trasforma in una città desolata ed “infuocata”, dove le auto volano ed i cattivi pullulano.Infine, sparsi per i livelli troviamo ben nascoste delle carte, da recuperare per ottenere dei bonus come filmati, storyboard e via dicendo.

Gesù aiutami tu!Alti e bassi dal punto di vista squisitamente tecnico. Il protagonista rispecchia in maniera ottimale il Keanu Reeves del film, grazie all’uso del Cyberscan, ed è contraddistinto da movenze fluide. Purtroppo il sistema di controllo non gli rende giustizia, essendo troppo approssimativo: per esempio, non abbiamo a disposizione la possibilità di farlo saltare o arrampicare e ci dobbiamo limitare ad avvicinarci ad un burrone o un oggetto perchè compia l’azione automaticamente. Gli altri personaggi sono mediocremente definiti e di certo non entreranno nella storia per il loro carisma. A destare maggiore perplessità sono però gli ambienti, mai troppo ispirati, realizzati in maniera molto anonima e poco distinti tra loro. Ciò significa che sono sì inquietanti all’inizio, ma ci si fa immediatamente l’abitudine. Il sonoro si attesta su medi livelli, con effetti ben riprodotti (peccano nella verietà, soprattutto per le armi) e una musica ben orchestrata a ricreare la giusta atmosfera proposta dagli scenari. Un difetto è da trovarsi nel doppiaggio, il quale non si rivela giustamente enfatizzato e risulta un pò piatto.

– Trama avvincente

– Bonus da recuperare

– Il protagonista è ben ricreato

– Tutto in italiano

– Lineare

– Longevità scarsa

– Controlli superficiali

– Tecnica anonima

6.5

La dura legge del tie-in si ripete a metà per “Constantine”, gioco derivato direttamente dal film appena uscito al cinema. Non è una ciofeca come la maggior parte dei suoi predecessori e sa essere avvincente per la sua trama ben sceneggiata e per come unisce l’action all’horror. Purtroppo pecca nella realizzazione tecnica mediocre e nel gameplay troppo lineare. Compratelo solo se vi siete appassionati al film (quelli del fumetto ne rimarranno delusi per gli adattamenti hollywoodiani): sul mercato c’è di meglio.

Voto Recensione di Constantine - Recensione


6.5

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