Commandos 2

BackgroundNel 1942, nel pieno del terzo Reich, la Germania esercita massicciamente il proprio controllo militare su più fronti e tende ad assumere sempre più potere, costringendo gli alleati a far scendere in campo un pugno di soldati selezionati dai reparti speciali, i Commandos. Eccoci allora a dover combattere scegliendo di volta in volta fra i componenti del team i più adatti ad ogni missione, secondo le loro particolari e ben diversificate abilità. Tra le nostre fila avremo soldati professionisti addestrati alle situazioni più disparate, come il combattimento corpo a corpo, l’uso di mezzi a terra e in mare e dell’artiglieria; alcuni personaggi saranno anche in grado di scassinare porte o casse, effettuare immersioni per raggiungere di soppiatto luoghi altrimenti inaccessibili, disinnescare bombe o mine anti-uomo, nonchè distrarre o infiltrarsi tra i soldati nemici con diversivi di ogni genere.

“Soldato!!!!! Non ho sentito bene!!!!” “Signor sì signore!!!”Dato l’impressionante numero di possibilità di azione, sarà indispensabile sottoporsi ad un addestramento sulle tecniche e sui controlli da utilizzare: vi posso assicurare che qualora iniziaste a giocare senza aver appreso le nozioni spiegate dal tutorial, avreste vita breve. Quest’ultimo è suddiviso per argomenti e veramente dettagliato(Attenzione però, interamente in inglese SENZA sottotitoli in italiano!!!), tant’è che per arrivare al termine vi servirà più di un’ora! Da questa premessa potete immaginare quanto sia appagante avere a disposizione un così vasto repertorio di possibilità, a patto di avere la pazienza di apprenderne i meccanismi, e contemporaneamente quanto sia difficile riuscire ad appropriarsi della dovuta confidenza con il sistema di controllo. Questo è il tema fondamentale che caratterizza questo titolo e avremo modo di fare in seguito le dovute considerazioni, per ora limitiamoci ad entrare nel dettaglio della meccanica di gioco: essa è un sapiente mix di strategia e di azioni in tempo reale, ottenibili selezionando uno degli elementi del nostro team e l’azione che esso dovrà effettuare. Ogni personaggio potrà essere spostato sullo schermo con la levetta analogica sinistra, sia in piedi sia strisciando a terra e una volta posizionato potrà scegliere essenzialmente tra due tipi di azioni, le offensive e quelle di interazione. La prima modalità consente di attaccare il nemico a mani nude o con le armi, quelle di cui disponiamo all’inizio della missione e quelle rubate ai nemici, l’altra è composta dalle abilità del nostro Commando in relazione all’ambiente di gioco, come cercare e disinnescare mine, immergersi, arrampicarsi, rovistare tra gli oggetti dei soldati, immobilizzarli o trasportarli in un luogo e nasconderli, tagliare il filo spinato, spostare barili e…e…. potrei continuare per tutto l’articolo, tante sono le soluzioni alle quali potremo e dovremo ricorrere per cavarcela nelle più disparate situazioni… Ognuno dei nostri uomini ha un inventario e dovremo gestirlo al meglio poichè ogni oggetto occupa spazio prezioso e alcuni di essi possono essere trasportati ma non usati, costringendoci ad una tattica di squadra, con scambi di armi, munizioni o particolari strumenti.

Alla faccia dell’AntialiasingLa prospettiva è come sempre in assonometria e la telecamera ci permetterà di zoommare e ruotare la visuale, con una distinzione tra le sezioni all’aperto e gli ambienti interni, infatti nel primo caso avremo a disposizione quattro angoli diversi con intervalli di 90° mentre all’interno degli edifici o guardando in essi dalle finestre, potremo ruotarla liberamente a 360°. Questo è dovuto al fatto che al rendering 3d in tempo reale si è preferito optare per sfondi pre-renderizzati, con la conseguente ottima resa grafica finale ma con un vistoso sgranamento dell’immagine nelle zoomate. Detto questo, la cura nel disegno del campo di battaglia e dei mezzi bellici è notevole, sembra di guardare un Diorama (i plastici realizzti dai modellisti ricostruendo situazioni storiche e non, curando tutti i particolari) e i personaggi hanno un gran numero di movenze diverse, peraltro fluide e verosimili, insomma il comparto grafico è, nel suo genere, il migliore visto finora, nonostante non sia completamente tridimensionale.

“Yes Sir!”La parte audio, pur essendo perfettamente a tema, non brilla per particolare varietà, fatta eccezzione per le voci dei personaggi, dei quali è stata riprodotta fedelmente persino la diversa pronuncia; in generale possiamo comunque considerare il comparto sonoro all’altezza, anche se, considerato il gran numero di ore che spenderete nel gioco, viene da pensare che la scelta migliore (io ho fatto così) sia abbassare il volume della musica al minimo tenendo attivi solo dialoghi e fx, poichè i loop alla lunga tenderanno ad innervosirvi.

Avvertenze: si consiglia l’uso abbondante di camomilla!Veniamo ora ai controlli: il vero problema di un gioco che fa della libertà di azione il fulcro sul quale si basa è spesso caratterizzato dall’interfaccia che si utilizza e al modo migliore per far si che il giocatore non sia frustrato da un’eccessiva difficoltà, non tanto negli enigmi da risolvere, ma nel modo con il quale riesce ad interagire con l’ambiente. Da questo punto di vista Commandos 2 è davvero ostico! Non solo i comandi sono tantissimi, e quindi difficili da ricordare, ma ci vogliono molte ore e pazienza, prima di poter combinare qualcosa di azzeccato in maniera volontaria, poichè ai più il tutto risulta tremendamente complesso e macchinoso. Resta da dire che stiamo parlando di un titolo nato e concepito per Pc, quindi forse più di così non poteva essere fatto, almeno con il Dualshock, ma resta da chiedersi se un sistema maggiormente intuitivo non avrebbe fatto altro che giovare ad un gioco già di per sè molto difficile per il videogiocatore medio.

Le due faccie della medagliaArriviamo dunque al tema più spinoso sul quale i pareri saranno sicuramente contrastanti: nonostante abbiamo a disposizione tre differenti livelli di difficoltà, essa è in generale sopra la media. I soldati nemici sono estremamente reattivi e le cose da fare per contrastarli, davvero tante, il che può essere una vera manna dal cielo per gli appassionati del genere, ma terrà alla larga tutti gli altri. Tenendo conto che per superare una missione, a meno che non siamo dei mostri, dovremo riavviarla svariate volte, non è assolutamente da sottovalutare la frustrazione che questo fatto può provocare, se poi aggiungiamo tempi di caricamento veramente troppo lunghi per una console, il fattore longevità, intesa come interesse, cambia drasticamente da un utente all’altro. Resta il fatto che all’atto pratico gli schemi sono tanti e ben congeniati, quindi il voto che vedrete nella pagella sotto questa voce è basato su una valutazione oggetiva e non soggettiva, da attribuirsi al target per il quale questo prodotto è stato sviluppato, ma che crolla vertiginosamente per l’utente medio.