Recensione

Civilization Revolution

Avatar

a cura di Zephiro

Dopo aver deliziato per anni gli utenti pc con uno dei giochi più innovativi e profondi mai visti prima, la serie Civilization compie il grande passo e approda anche su console. Visti i trascorsi quantomeno illustri dei predecessori, è lecito aspettarsi un titolo di spessore che renda al meglio i concetti chiave della saga apprezzati da anni, modellato opportunamente per venire incontro alle diverse esperienze fruibili su console. E proprio questo è l’ambito in cui il team di sviluppo si è concentrato maggiormente. Per celebrare il marchio storico creato dal geniale Sid Meier, gli sviluppatori hanno pensato di trasferire il plot di gioco (guida di una civiltà dai suoi albori all’era spaziale) dall’ambiente tipico dei Pc alle console netx-gen sfruttandone il potenziale mercato. La carne al fuoco è molta, e sarebbe stato impensabile fare un semplice copia-incolla di Civilization 4 su PS3 e Xbox 360. Quel che conta, invece, è che lo spirito della serie sia rimasto inalterato e godibile anche se con qualche piccolo compromesso..

Il mondo è mioIn Civilization Revolution dovremo scegliere fra 16 civiltà ognuna caratterizzata dal proprio leader storico e dai relativi vantaggi/svantaggi. Ogni civiltà, infatti, godrà di particolari bonus in merito a caratteristiche storiche davvero azzeccate: i tedeschi, ad esempio, saranno molto avvantaggiati nella creazione di truppe militari, i greci partiranno con la conoscenza di alcune tecnologie e così via. La varietà è assicurata, dunque, dall’ampio numero di civiltà e dall’effettiva diversificazione nei confronti delle altre. Una volta scelta la nostra civiltà preferita partirà un fimato introduttivo, davvero galvanizzante, al termine del quale saremo effettivamente catapultati sulla mappa di gioco. Il nostro viaggio comincerà guidando i coloni per fondare quella che in futuro sarà la capitale del nostro impero. Anche se spesso sottovalutata, questa è una della fasi più importanti e determinanti dell’intero gioco. Ogni ‘casella’ virtuale della mappa è difatti caratterizzata da un particolare tipo di terreno con determinate proprietà in termini di cibo, oro, produzione, ovvero le risorse base di qualunque impero. Fondare una città sfruttando al meglio queste risorse risulta fondamentale per lo sviluppo della stessa durante l’avanzare del gioco. Stabilita la prima città il gioco vero e proprio ha inizio. La libertà di scelte è totale, non saremo vincolati in nessun modo e ciò rende l’esperienza di gioco molto piacevole e mai noiosa.

La dura vita di un LeaderPer progredire dovremo curare alcuni aspetti essenziali come il cibo (per sfamare la popolazione), la produzione (per velocizzare la crezione di edifici/unità), la cultura (per non far scappare i cittadini in altre città), e per ognuna di queste il gioco propone diverse variabili su cui agire. Proseguendo nel gioco si apriranno una marea incredibile di opzioni: potremo scegliere di creare altre unità belliche e non, costruire edifici utili al miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini, fondare altre città, erigere Meraviglie, stabilire primitive rotte commerciali con altre civiltà e tanto altro ancora. L’unico limite imposto da queste scelte, sarà dato dal livello di tecnologia raggiunto. Lo sviluppo delle città, infatti, è basato principalmente sulle costruzioni che edificheremo e queste sono, in larga parte, legate alle scoperte tecnologiche. Ogni scoperta fatta porterà successivamente ad altre scoperte che dipendono da essa, secondo la classica struttura ad albero tipica della saga e saremo come sempre noi a stabilire quale innovazione raggiungere per prima. Sebbene non vasto come l’albero presente sulla controparte per Pc, il numero di tecnologie ragguingibili appare notevole e decisamente strutturato. Questo aspetto caratterizzerà ulteriormente il nostro stile di gioco e il livello di varietà offerto in generale.Lo scopo del gioco è quello di creare la civiltà più ricca sotto diversi punti di vista; La vittoria, infatti, sopraggiungerà al raggiungimento di una delle 4 caratteristiche previste: dominazione bellica, culturale, tecnlogica ed economica. Ogni obiettivo finale proporrà quindi diverse strategie attuabili per vincere, vendendo incontro a diversi stili di gioco a tutto vantaggio della rigiocabilità del titolo.

Sistema di controlloUn aspetto delicato, fonte di notevoli preoccupazione da parte dei giocatori, riguarda il sistema di controllo previsto per il gioco. Premesso che non sarà possibile utilizzare mouse e tastiera, esso si affida totalmente al joypad, e lo fa in maniera eccellente: i dorsali sono delegati a visualizzare vari menu (città, diplomazia, progressi), i tasti direzionali scorrono le unità sulla mappa velocemente ed in modo affidabile, la levetta destra consente di spostare un’unità sulla mappa e la levetta sinistra di esplorare l’ambiente di gioco. Tutto risulta funzionale ed immediato senza far rimpiangere per una volta la controparte Pc.

I combattimentiStrizzando l’occhio alle nostre smanie di conquista, il vero fulcro delle novità presenti in Civilization Revolution è basato principalmente sui combattimenti. Ogni truppa creata avrà punti sia in attacco che in difesa e potrà aumentare di esperienza guadagnando nuove abilità selezionabili proprio come avviene nei giochi di ruolo. Sarà possibile, inoltre, creare eserciti fondendo 3 truppe della stessa unità, soluzione che rafforzerà di molto il potenziale offensivo/difensivo di un impero. Le nuove abilità variano dai potenziamenti bonus sul terreno di gioco, ad altre più specifiche quali invisibilità, una maggiore mobilità, etc. In definitiva le unità appaiono ben bilanciate e non ci saranno discordanze fra varie civiltà.Un ruolo inedito,inoltre, lo svolgerà spesso il terreno di battaglia. Ogni ‘tassello’ fornirà alle nostre truppe, infatti, bonus offensivi/difensivi per avvantaggiarsi della situazione; stando in collina, ad esempio, avremo un potenziamento sia in attacco che in difesa, mentre un fiume diminuirà la forza d’attacco, e così via. Da questo punto di vista è stato fatto un lavoro eccellente, i combattimenti potranno essere studiati a tavolino e mai avremo la sensazione che qualcosa sia affidata totalmente al caso.

Comparto tecnicoUn altro aspetto in cui c’è stata una rivoluzione è lo stile grafico adottato dal titolo. La scelta di una caretterizzazione super-deformed molto cartoonesca appare sensata e piacevole, nonchè azzeccata alla tipologia di gioco. I modelli sono dettagliati quanto basta, animati in modo ammirevole non risultando mai monotoni. La palette dei colori è la tipica della serie con colori accesi, tinte pastello vistose, contrasto elevato e sfumature poco evidenti; in definitiva questa scelta contribuisce a rendere piacevole e mai stancante le sessioni di gioco. Dal punto di vista della fluidità e dei tempi di caricamento non ci sono particolari note dolenti; tutto scorre tranquillamente salvo in rari casi, i caricamenti sono nella norma (complice anche una piccola installazione iniziale) e non si raggiungono mai livelli di frustrazione o tempi morti. Il sonoro d’accompagnamento è discreto e funzionale alla causa; effetti sonori piacevoli si mescolano a musiche d’atmosfera mai stancanti o ripetitive. Discorso a parte merita il linguaggio stile sim-lish degli altri leader che ben si sposa con lo stile fumettoso del tutto.

Note dolentiNel passaggio da Pc a console qualcosa è andato inevitabilmente perso; oltre al già citato albero delle tecnologie ‘potato’ di alcuni suoi rami, è stato snellito il processo di creazione delle strade, e sono sparite, fra le più eclatanti, sia la religione (diventata una scoperta tecnologica) che l’inquinamento. In generale il taglio è stato positivo, poichè la struttura di gioco è stata privata di alcuni aspetti fin troppo strategici, causa spesso di frustrazione ache per gli utenti Pc. Se da un lato tali scelte risultano in fin dei conti sensate e motivate, altre, invece, appaiono piuttosto inspiegabili.Il difetto principale di questa incarnazione per console di Civilization, è la mancanza di opzioni per personalizzare le proprie partite. Per scelta del team di sviluppo, tutto è affidato al caso; se da un lato la casualità della mappa e delle fazioni non inficia più di tanto sull’esperienza proposta, dall’altro l’avanzare del tempo risulta essere fin troppo arbitrario. L’avventura, infatti, finirà nel 2100 D.C. che, in termini di gioco, si traduce in una durata di non più di 3 ore. Un po’ pochine per chi è abituato alle lunghe maratone delle versioni precedenti. Appariva più sensato permettere al giocatore di stabilire la durata di gioco, nonchè altri parametri, considerando che una volta terminata la partita, non sarà possibile continuare a giocare. Non sarà inoltre possible creare alleanze, ma ciò è dato principalmente dal numero esiguo di fazioni in lotta (massimo 4). Altro difetto, meno determinante, riguarda la mancanza delle unità moderne.

Altre modalitàLa scelta di ridurre i tempi di gioco è stata fatta per venire incontro al livello di freneticità e immediatezza tipico delle sessioni online che offrono modalità uno contro uno, tutti contro tutti e squadra contro squadra, fino ad un massimo di 4 giocatori. In questo contesto non sono stati riscontrati lag ed è possibile scegliere i tempi di attesa fra il turno proprio e quello degli avversari per limitare i tempi morti. Fra le altre modalità di gioco proposte ci sono gli Scenari che si diversificano profondamente per alcune meccaniche preferendo la vittoria per dominazione su quella culturale o viceversa, garentendo notevoli sfide ed un grado di varietà estremamente soddisfacente. Infine è presente il cosiddetto Gioco della Settimana che avvia una partita senza alcun criterio predeterminabile, scegliendo casualmente numero di fazioni rivali, mappa, era di partenza, città in nostro possesso ed altre varianti. La longevità è assicurata inoltre dai numerosi contenuti aggiuntivi che saranno rilasciati dagli sviluppatori per modificare mappe, bonus, unità etc.

– E’ Civilizaztion..

– Ottimo sistema di controllo

– Combattimenti migliorati

-…ma snellito per console

– Nessuna opzione di personalizzazione

– Mancano le truppe moderne

7.8

Giudicare questo Civilization Revolution è estremamente difficile. Lo spirito delle serie è rimasto inalterato (e non è poco), le innovazioni apportate al gameplay nei combattimenti risultano piacevoli e interessanti, tuttavia la sensazione che qualcosa manchi c’è. In definitiva il gioco cattura fin da subito, e diventa godibile in pochissimo tempo senza mai frustrare il giocatore o limitandolo in alcun senso, ma spesso la scelta precisa del team di sviluppo di contrarre i tempi di gioco appare controversa. Velocizzare la durata totale delle partite rende, infatti, accessibile il gioco praticamente a tutti, ma rischia anche di inficiare la componente strategica – difficile da pianificare in tempi ristretti – in favore di un approccio meno approfondito, ed è un peccato visto che le fondamenta tattiche non mancano nella gestione della città, delle unità, degli scontri, etc. Se Firaxis, come ci auguriamo, rilascerà a breve una patch per permettere di stabilire alcuni parametri (tempo di gioco in primis) saremo di fronte ad un ottimo gioco in grado di regalare a chiunque, a seconda delle proprie esigenze, un’esperienza gratificante, altrimenti dovremo ‘accontentarci’ di un titolo di per sè già notevole, ma che potrà far storcere il naso paradossalmente proprio ai fan della saga. Al di là di queste considerazioni, il titolo risulta essere divertente, vario, longevo e curato in tutti i suoi moltepilici aspetti, pertanto è consigliato sia agli amanti del genere (a patto di scendere a qualche compromesso) che ai neofiti.Sarebbe sbagliato paragonarlo troppo alla controparte per Pc, ma occorre guardarlo con occhi diversi per poter assaporarlo al meglio, certi che con le potenzialità offerte dall’online il gioco saprà rinnovarsi ed esulare dallo scomodo confronto.

Voto Recensione di Civilization Revolution - Recensione


7.8

Leggi altri articoli