Recensione

CivCity: Rome

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a cura di umbojami

Dopo titoli più volti all’azione, in questa calda estate arriva CivCity: Rome, titolo nel quale potremo dare massimo sfogo alla nostra verve urbanizzatrice e calcare le orme di quei personaggi storici che quasi 2000 anni or sono crearono un impero dalla incredibile durata e la cui storia è ancora oggi fonte di studi. Un city builder a carattere storico quindi, di cui già qualche settimana addietro abbiamo avuto modo di rendervi conto, a seguito della scelta da parte di un istituto scolastico di inserirlo tra i compiti delle vacanze dei suoi studenti a fine didattico. Pur essendo un genere di nicchia con pochi esponenti, l’oggetto di questa recensione deve fare i conti con un diretto avversario, quel Caesar da cui prende molti spunti e dal quale dovrà cercare di imporsi introducendo qualche innovazione di peso.

Veni, Vidi, CostruiiLasciando perdere l’orribile gioco di parole (il caldo gioca davvero brutti scherzi) lo scopo ultimo di questo prodotto è la creazione, l’amministrazione e la difesa della nostra Roma perfetta. Inizialmente avremo la possibilità di posizionare a piacere il centro dell’Urbe, che per il momento si presenterà come un piccolo villaggio, in modo da poter valutare dove è strategicamente più adatto edificarla. Nel gioco saranno presenti diverse missioni, più di 25, che potremo scegliere se seguire in modo continuativo, sottoponendoci agli attacchi nemici e cercando di perseguire i molti obiettivi richiesti, o solo saltuariamente alternandole ad un più rilassato e pacifico sviluppo al solo scopo di poter contare su un sempre più vasto e funzionale impero.L’aspetto che maggiormente dovrete tenere in considerazione durante le vostre sessioni di gioco è l’ottimo sistema di costruzione delle case che. Partiremo infatti con la sola possibilità di creare piccole unità abitative, ma con il passare del tempo e la raccolta di sempre maggiori risorse, si renderanno disponibili diverse modifiche che ne aumenteranno le dimensioni e aggiungeranno una serie di servizi. Potremo così far godere ai nostri abitanti, che in base alla classe sociale prenderanno i lotti più spaziosi e prestigiosi, i benefici delle terme e la consegna a domicilio di tutta una serie di beni. In virtù del fatto che anche l’occhio vuole la sua parte e la disposizione dei diversi distretti è fondamentale per un corretto svolgimento della vita pubblica romana, è in nostro potere spostare le costruzioni anche dopo la loro creazione, opzione questa da me molto gradita ma che causa un certo abbassamento del livello di difficoltà, potendo sempre sistemare i precedenti errori. Dato che però non si vive solo di pane e di un tetto sotto cui dormire, il buon giocatore di CivCity: Rome deve considerare ed influenzare una moltitudine di aspetti riguardanti la vita di tutti i giorni. Dal punto di vista sociale, potremo incidere sia sulla religione che sull’istruzione, sia sulla quantità di denaro destinata agli stipendi che nel tempo libero da lasciare a ciascuno. Tanto per dare un esempio di come queste attività si influenzino a vicenda, abbassando le ore lavorative i cittadini renderanno più belle le loro abitazioni e più in generale la città, correndo però il rischio di far diminuire le produzioni.Come è facile immaginare, l’impero di cui voi siete i costruttori necessita anche di una buona dose di risorse destinate alla militarizzazione. Creare truppe avrà il duplice scopo di difendervi dagli altrui attacchi e di lanciarsi alla conquista di nuove terre, fondamentali non solo in quanto garantiscono prestigio ma anche in virtù del costante aumento demografico.A rendere ancora più completa l’opera, ci pensa un interessante editor che permette la creazione di sfide personalizzate in ogni minimo dettaglio. Questa aggiunta sarà di gradimento per coloro i quali vogliano provare qualche passaggio più complesso e rappresenta una buona alternativa alla noia che dopo un po’ si viene inevitabilmente a creare.In conclusione possiamo dire che il gameplay sviluppato dai ragazzi della Firefly Studios garantisca svariate ore di divertimento, grazie ad una lunga serie di missioni ed al molto impegno richiesto per poter arrivare ai vertici dello sviluppo, senza contare l’editor. C’è però da evidenziare come, in un contesto comunque di qualità, non siano state inserite le novità sperate ed il rischio di déjà vu è molto forte, in particolare per chi abbia già giocato ad almeno un episodio della serie Caesar.

Grafica e Sonoro della vostra Urbe senza tempoPossiamo dire di essere soddisfatti anche dal punto di vista tecnico. La grafica è pulita e molto funzionale, senza però rinunciare ad una cura ed una ricerca per il dettaglio davvero pregevole. Divertente e ben implementata l’idea di poter scrutare l’interno delle abitazioni per seguire i cittadini. Alcuni piccoli rallentamenti sono fastidiosi ma non influenzano la giocabilità, anche in virtù dei ritmi non elevatissimi, mentre più pesante è la non eccelsa fattura degli effetti e delle ombre.Il sonoro vanta musiche ed effetti non eccellenti, ma di una localizzazione del parlato molto accurata che vi permetterà di sentire i vostri cittadini mentre apprezzano o criticano il vostro operato.

HARDWARE

Requisiti Minimi: Pentium IV 1.5 GHz, Ram 512 Mb, Scheda video con 64 Mb di VRAMRequisiti Consigliati: Pentium IV 2,0 GHz, Ram 1 Gb, Scheda video con 128 Mb di VRAM

MULTIPLAYER

Assente

– Gamaplay ricco di possibilità

– Realizzazione tecnica pregevole

– L’antica Roma ha grande fascino

– Poche, pochissime innovazioni

– Prodotto non per tutti

7.0

CivCity: Rome è l’ennesimo gioco ben fatto ma poco innovativo che riesce a spuntare un voto positivo grazie ad un livello qualitativo costante. Gli appassionati troveranno sfide già vissute, fattore questo che potrebbe limitare il loro apprezzamento, mentre chi decide per la prima volta di avvicinarsi al genere potrà esserne piacevolmente sorpreso. Il gameplay offre molti fattori da tenere in considerazione: gli edifici, e quindi la città, si sviluppano in modo interessante e sempre grazie alle idee e al lavoro del giocatore, mentre la vita sociale e la parte di conquista possono contare su un vasto impianto decisionale che incita a perseguire la via prediletta. Tecnicamente poi, il sonoro spicca per un parlato efficace mentre la grafica è funzionale e senza troppi fronzoli, esclusion fatta per la bella possibilità di scrutare dentro gli edifici. Un buon acquisto, in conclusione, anche se probabilmente non sarà indimenticabile e non segnerà la vostra esistenza. Ancora una volta, l’antica Roma è (ri)arrivata.

Voto Recensione di CivCity: Rome - Recensione


7

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