Recensione

Chrono Cross

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a cura di momo

Pubblicato nel 1999 in Giappone, Chrono Cross è il seguito ufficiale dell’indimenticabile Chrono Trigger: una pietra miliare fra i gdr del Super Nintendo, se non, a detta di molti, uno dei migliori giochi di tutti i tempi.L’intermezzo fra il primo storico capitolo e questo seguito fu Radical Dreamers, digital novel che vide la luce nel 1996 su “Satellaview”, un modem satellitare per Snes che fu prodotto esclusivamente per il mercato giapponese. Gli sviluppatori di Chrono Cross attinsero a piene mani dalla trama di Radical Dreamers per costruire la storia del nuovo gioco, riproponendo ambientazioni, personaggi e persino alcuni eventi principali dell’intreccio narrativodella vecchia avventura grafica. A scapito di queste notevoli corrispondenze fra i duegiochi, Chrono Cross si presenta come una avventura a sé stante, svincolata da qualsiasi presupposto logico o cronologico che la leghi a Radical Dreamers. Non a caso quest’ultimo non fui mai ufficializzato come seguito di Chrono Trigger, ma piuttosto come spin-off della serie.

Un doppio inizioIl protagonista di Chrono Cross è un ragazzo di nome Serge che trascorre una vita tranquilla e poco movimentata nel pacifico villaggio di Arni, fino al giorno in cui, per una serie di misteriose circostanze, si ritrova teletrasportato in una dimensione parallela nella quale il suo alter-ego risulta essere morto annegato quando era ancora un bambino. In questo nuovo mondo, che sembrerebbe identico a quello originario se non per alcune particolari differenze, il “ghost-boy” Serge incontra la giovane avventuriera Kid che vaga per il mondo alla ricerca di un certo “Linx”,suo nemico giurato. Con l’aiuto della ragazza Serge cercherà di fare luce sul mistero che lega ma allo stesso tempo separa i due mondi, tenterà di scoprire se la vera realtà è quella che lo destina ad una morte prematura o quella in cui il tristeincidente non è mai accaduto, fino ad incontrare l’inquietante Linx, il quale, al di là delle peculiari vicissitudini che lo legano a Kid, sembra essere molto interessato a Serge…

Ma Chrono Trigger?Se quello che avete letto vi porta a domandarvi che fine abbiano fatto Chrono, Marle, Lucca, Magus, Robo e compagnia bella, sappiate che dovrete proseguire parecchio nel gioco prima di capire come le vicende dei personaggi ai qualieravamo tanto affezionati si intreccino con quelle dei nuovi eroi.Posso però assicurarvi che il progressivo dispiegarsi della trama, che inizialmente potrebbe sembrarvi anche poco interessante, vi lascerà sorpresi e non potrete non apprezzare il modo in cui gli sviluppatori hanno fatto evolvere la storia Chrono Trigger.

Sistema di combattimentoTralasciando un eventuale discorso sulle sezioni esplorative di Chrono Cross, che non differiscono dallo standard di qualsiasi rpg, le differenze che saltano subito agli occhisono quelle relative ai combattimenti.In questo gioco la Square sembra aver condensato quanto di buono presente nei suoi vari capolavori, rendendo la meccanica degli scontri innovativa per certi versi, senza però stravolgere i canoni classici dei giochi di ruolo. Avrete quindi i soliti hp ma non ci saranno mp, potrete vantare ben tre tipi di attacco, il sistema dell’Active TimeBattle sarà rimpiazzato da un sistema basato su turni, ma, soprattutto, non vi saranno fastidiosissimi scontri casuali, dal momento che ogni nemico è visualizzato sulla mappa e facilmente aggirabile.Procedendo per ordine: la mancanza di mp viene giustificata dal fatto che le magie saranno rappresentate da vari elementi, i quali andranno collocati all’interno di unagriglia ed automaticamente equipaggiati sul personaggio (in un procedimento che ricorda il “materia system” di Final Fantasy VII). Ogni elemento potrà essere usato una sola volta in battaglia, dopo di che dovrete farne a meno fino alla fine dello scontro. Ovviamente avrete a disposizione svariate unità di ogni singolo elemento, che potreteacquistare nei negozi o ottenere alla fine di alcuni combattimenti e dovrete gestirne il numero idoneo da portarvi in battaglia in proporzione alla quantità di slotdella griglia nei quali potrete allocarli. Le magie poi acquistano maggiore efficacia se ad usarli sarà un personaggio il cui colore innato è lo stesso dell’elementoin questione. C’è da dire ancora che ogni volta che userete una magia andrete a condizionare lo status del terreno di battaglia composto da tre aree: se riuscirete arenderle tutte e tre dello stesso colore le magie ed i personaggi di quell’elemento raddoppieranno la potenza e potrete usare evocazioni delle stesso. La cosa risulta piùdifficile di quanto sembri dal momento che i vostri nemici potranno fare altrettanto “spezzando” la vostra catena di elementi ed impedendovi di completare la sequenza, o,peggio, rendendo il campo di battaglia reattivo ad un elemento opposto rispetto a quello dei vostri personaggi. Per quanto riguarda il sistema dei turni, quest’ultimo èregolato dalla barra della “stamina”, una sorta di indicatore delle energie del personaggio. Ogni singola azione vi porterà a consumare una certa quantità di stamina (eccezion fatta per la difesa che invece ve ne farà recuperare punti), fino a che, esauritala barra il personaggio dovrà fermarsi e passare il turno ad un alleato o all’avversario.Questa particolarità aggiunge una componente strategica non indifferente al gioco che vi porterà a dover soppesare ogni singola mossa in relazione alle vostre capacità offensive; sappiate che vi risulterà indispensabile saper gestire i turni nello scontro decisivo se vorrete ottenere il finale migliore (il perché ovviamente non ve lo dico!).

Il finale migliore?Ebbene sì, Chrono Cross presenta ben 12 possibili finali, sbloccabili solo operando particolari scelte nel gioco che si presta dunque ad essere rigiocato più e più volte.Questo fattore aggiunge punti alla longevità, in sé non molto elevata a dire il vero, data la scarsa durata dell’avventura principale (una quarantina d’ore appena) el’esiguo numero di side-quests presenti. Se comunque la possibilità di finali multipli ancora non vi basta sappiate che i personaggi giocabili sono ben 43! Il rovescio della medaglia è che in questo modo una accurata caratterizzazione psicologica è limitata a quattro o cinque di loro mentre gli altri risultano essere abbastanzaamorfi.

Realizzazione tecnicaIn Chrono Cross potrete ammirare una delle migliori grafiche mai viste su Playstation. Ciò che lascia estasiati sono gli splendidi fondali prerenderizzati, che con i loro coloriiridescenti e brillanti fanno sembrare vivo l’arcipelago tropicale di El Nido.Il dettaglio nei modelli dei personaggi e le animazioni nei combattimenti sono a loro volta curati magistralmente e se tornate a pensare che vi sono oltre 40 eroi nel gioco virenderete conto del lavoro mastodontico che è stato fatto dai programmatori della Square. Stesso discorso vale per i nemici: la spettacolarità dei boss, in particolar modo dei draghi, vi lascerà a bocca aperta. Gli effetti luce delle magie e delle evocazioni poi, sono una vera e propria gioia per gli occhi.Gli fmv sono pochi ma di ottima fattura e si integrano abbastanza bene con la grafica del gioco. Qualcuno ha segnalato come difetto la realizzazione 2d dellamappa. A mio avviso, questa scelta conferisce al gioco una linea di continuità con il suo predecessore, che altrimenti a livello grafico sarebbe del tutto assente.Degna di menzione infine è la colonna sonora curata da Yasunori Mitsuda, storico compositore della serie. Seppure la soundtrack di Chrono Cross forse non raggiungacomplessivamente i livelli eccelsi di quelle composte per Final Fantasy a causa di qualche motivo che a lungo andare potrebbe risultare stucchevole, alcune musiche sono incredibilmente belle ed evocative e una volta sentite non vi usciranno più dalla testa. Prima fra tutte, la splendida “Scars of Time”, che a cornice della sequenza introduttiva del gioco, vi catapulterà in questo capolavoro.

– E’ il seguito ufficiale di Chrono Trigger.

– Storia complessa ed avvincente.

– Grafica da sogno.

– Colonna sonora di alto livello.

– Ben 12 finali e 43 personaggi giocabili…

– …purtroppo poco caratterizzati.

– Manca una traduzione italiana a fronte di un inglese a

volte anche complesso.

9.3

Trarre una conclusione quando si parla di un gioco di ruolo è cosa non facile. Ed ancor più lo diventa se il gioco in questione è Chrono Cross.

Ci sarebbero tanti altri argomenti da trattare che purtroppo non possono trovare posto in una recensione. Posso assicurarvi però, che se amate questo genere di

giochi e, soprattutto, se avete adorato come la sottoscritta Chrono Trigger non potrete non apprezzare quest’ennesimo capolavoro targato Square. Chrono Cross è un gioco magico, divertente, commovente che presenta come unico vero e rilevante difetto il non aver potuto mai godere di una localizzazione nella nostra lingua.

Se non conoscete bene l’inglese potreste perdere il filo in una trama tanto bella quanto intricata. Peraltro, per ogni appassionato di gdr l’acquisto è vivamente consigliato in ogni caso, perdere Chrono Cross sarebbe veramente un errore imperdonabile.

Voto Recensione di Chrono Cross - Recensione


9.3

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