Recensione

Cave Story 3D

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a cura di Slice

Il Verdetto di SpazioGames

8.5

Parlare di Cave Story significa raccontare di un vero e proprio fenomeno videoludico, di quelli di cui ormai è raro sentire parlare. L’originale uscì solo in Giappone sotto forma di titolo freewaree creato dalla brillante mente di Daisuke Amaya. L’imponente successo riscosso in patria spalancò le porte al titolo, portandolo alla localizzazione sia in Europa che in America. La storia recente vede, ad oggi, oltre alle versioni per PC e Mac anche quelle a pagamento per Wii Ware e DSi Ware. Poteva forse resistere al fascino del 3D? Certo che no! Ed ecco approdare sulla ammiraglia delle console portatili Nintendo una versione completamente restaura e implementata della visione stereoscopica, da parte dei ragazzi di Nicalis.

Dove mi trovo?La storia, per chi non la conoscesse, ci farà vestire i panni di Quote. Il protagonista si risveglierà all’interno di una grotta senza sapere nè dove si trovi nè perché sia finito in quel luogo, il tutto a causa di una perdita di memoria che non gli permette di ricordare nemmeno chi sia in realtà. Dopo pochissimo tempo, farà conoscenza della popolazione dei Mimiga, creature molto simili a dei conigli che da tempo sono oggetti dei malvagi piani del dottore, vero antagonista del gioco. Da questo punto inizierà la nostra duplice missione: aiutare i Mimiga e scoprire qualcosa di più sul nostro passato e presente.Come avrete notato, abbiamo cercato di evitare qualsiasi riferimento esplicito alla trama, per il semplice fatto che ci troviamo davvero di fronte ad un titolo che fa della componente narrativa un vero e proprio punto di forza: non esageriamo affermando che, dopo pochissimo tempo, chiunque avrà tra le mani il gioco si farà rapire dalla storia di Quote e di quegli strani conigli.L’impostazione di gioco strizza esplicitamente l’occhio a titoli come Castlevania o Metroid, ponendosi a metà tra un platform game, un’avventura e un gioco di ruolo. Nel corso della nostra storia potremo infatti raccogliere diversi oggetti differenti che potranno essere potenziati acquisendo esperienza rilasciata dai nemici uccisi. Con il prosieguo del gioco il personaggio stesso sarà inoltre in grado di apprendere e mettere in pratica diverse nuove abilità che torneranno utili per il proseguo dell’avventura. Dove il titolo eccelle è sicuramente nel level design, grazie a schemi di gioco estremamente dettagliati e ispirati che ben si amalgamo con il gameplay, creando così un amalgama perfetto che qualsiasi purista ed intenditore non mancherà di notare. Abbiamo citato queste due categorie non a caso, per il semplice motivo che ci troviamo davanti ad uno di quei titoli che richiedono tempo ed energie per essere domati, per via di una curva di apprendimento non proprio gentile nei confronti del giocatore, la quale farà ricorso più una volta al classico trial & error.Superato questo scoglio vi assicuriamo tuttavia che vi troverete davanti ad una esperienza ricca di sfaccettature, easter egg e collezionabili che difficilmente non riuscirà a rapirvi. La presenza di finali multipli non fa altro che arricchire un’esperienza di gioco che già di per sè è quanto mai importante.

Se ne sentiva davvero la necessità?La domanda che molti a questo punto si staranno ponendo e se si sentiva la necessità di una versione 3DS dopo la moltitudine di porting già proposti, la risposta è semplice ma non così scontata. Il lato tecnico del gioco ha infatti subito una moltitudine di migliorie, come la completa restaurazione degli sfondi e diversi elementi di gioco. Inoltre il 3D dona una profondità che lascia apprezzare ancora di più il già decantato level design. Ad onor del vero bisogna anche sottolineare come in determinate sezioni il 3D si sia messo in luce più per la difficoltà nel trovare gli appigli di alcune piattaforme che per l’effettiva profondità di gioco, sintomo questo di come ancora una volta un titolo che è stato pensato e ideato per essere giocato in due dimensioni non debba essere forzato verso le tre. Nel complesso il colpo d’occhio è appagante e tutto sommato piacevole. Per i nostalgici rimane tuttavia la possibilità di giocare il titolo con i vecchi sprite dei personaggi, donandogli quel tocco vintage da molti ancora apprezzato. Piccolo neo, ma data la semplicità dei dialoghi in questo caso marginale, è la totale mancanza della lingua italiana.Per dare quindi risposta alla domanda iniziale, possiamo semplicemente dirvi che il titolo merita una chance, entrando di diritto nella schiera delle migliori produzioni per Nintendo 3DS. Chi non ha mai giocato al titolo in questione può tranquillamente acquistarlo ad occhi chiusi e godersi in un sol respiro l’avventura coinvolgente di Quote. Tutti gli altri devono valutare se l’aggiunta di qualche arma, segreto e una grafica stereoscopica siano abbastanza per giustificare l’acquisto. A prescindere dai dubbi o meno, Cave Story 3D rimane un titolo dotato di uno spessore che in questi tempi è davvero merce rara.

– Trama ben orchestrata

– Tanto, tantissimo gameplay

– Graficamente migliorato molto

– Tosto, dall’inizio alla fine

– Mancanza della lingua italiana

8.5

Un piccolo gioiello videoludico che merita di essere apprezzato. Se siete amanti delle serie Castlevania o Metroid è un acquisto obbligato. Per tutti gli altri rimane comunque un acquisto da tenere in considerazione nella grande quantità di uscite natalizie. Non rimarrete delusi, a patto che abbiate la pazienza di concedergli il tempo che merita.

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