Recensione

Catz

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a cura di Darkzibo

Sono passati due anni dall’uscita di Nintendogs, il gioco all’epoca, più innovativo disponibile per Nintendo DS. Per chi non lo conoscesse, si tratta sostanzialmente di un’evoluzione del vecchio tamagochi, dove il giocatore è chiamato a ‘gestire’ inizialmente un cucciolo di cane che potrà essere accompagnato, in seguito, da altri cuccioli. Il gioco dava al giocatore diverse razze, che variavano in base alla versione che si acquistava. Tutti hanno pensato che un gioco simile, ma con protagonisti felini, avrebbe fatto la felicità di coloro che hanno sempre preferito i diretti parenti di tigri e company. Ecco correre incontro a questi felinomani Ubisoft, con Catz. Diretto concorrente del titolo Nintendo o un vano tentativo di rincorrere la scia di successo tracciata dalla casa giapponese ?

Gatti batuffolosiLe analogie con il gameplay di Nintendogs sono parecchie e si possono notare sin da subito, al momento della selezione della razza, del sesso e del nome del nostro micino. Appena selezionate queste peculiarità, sarete proiettati nella casa dove si svolgeranno le vostre attività di cura dell’animale. Vedrete subito come la visuale, a differenza della controparte canina di Nintendo, sia isometrica e più distanziata mentre, per il resto vi sarà possibile fare di tutto, dallo scattare foto al vostro animale al farlo divertire con i giocattoli disponibili e acquistabili, come i topini meccanici o le palline, dal nutrirlo all’accarezzarlo tramite l’impiego del pennino. Non tutta l’attenzione si volge alla cura del gatto, ma anche all’estetica della casa: vi sarà possibile impiegare il denaro per comprare mobili o abbellire la vostra magione. Di tanto in tanto vi arriveranno messaggi da parte di parenti e vicini di casa nei quali sarete avvisati di una probabile visita da parte di altri felini. Purtroppo le possibilità sono risicate e in breve tempo, dopo qualche acquisto e qualche tempo passato con il gattino, vi accorgerete come la monotonia e la noia la facciano da padrone in questo titolo. Infatti Catz ripropone sì quanto visto in Nintendogs, ma tutto resta più all’acqua di rose e la routine è spezzata solo dalle misere missioni riportate dalle email dei vostri amici che vi chiederanno, di tanto in tanto, di fare una foto in una determinata situazione al vostro o al loro animale. Sembrano sciocchezze ma vi permetteranno di guadagnare del denaro per poi impiegarlo nell’acquisto dei giocattoli. L’iterazione con l’animale virtuale è molto limitata e gli oggetti serviranno più che altro per farlo muovere in determinate zone o per attirarlo a mangiare. Anche l’acquisto dei mobili per la casa è molto limitato perché la casa altro non è che una semplice parete e naturalmente la sua gestione non è di quelle che vi impegneranno a lungo. Purtroppo è proprio l’incapacità di tenere desta l’attenzione il vero di difetto di Catz, perché in poche ore vi annoierete, abbandonando la console Nintendo. Le alternative proposte da Nintendogs e soprattutto l’interattività del titolo Nintendo, sono avanti molti gradini al titolo Ubisoft.

Mici amiciA livello visivo il vostro gatto risulta piuttosto squadrato e legnoso nei movimenti con poligoni sin troppo fermi e ridotti ricoperti da texture poco definite. A un primo impatto il felino virtuale esprime un non so che di tenerezza ma in seguito vi accorgerete come sia tutto limitato rispetto a Nintendogs e farete fatica a accettare di immergervi nella finzione che Catz vuole proporre. La casa, vista in visuale isometrica, è piuttosto misera, ricalcando e peggiorando quanto visto negli ambienti della controparte canina firmata Nintendo e la possibilità di aggiungere mobili per l’arredamento globale non aiuta a ricreare un ambiente virtuale di rispetto.Le musiche sono molto poche, monotone e capaci di farvi innervosire dopo poco che le ascolterete. Anche a livello di effetti sonori Powerhead Games toppa clamorosamente, riproducendo un suono talmente semplice come il miagolio di un gatto, in maniera quasi irriconoscibile. Purtroppo più che un miagolio possiamo dire si tratti di uno stridio di pessima fattura che non riesce a riprodurre il dolce verso dei gatti. Parlare di longevità in Catz è difficile perché tutto sta nel grado di sopportazione che un giocatore è disposto a dare a questo gioco. Questo avveniva anche per Nintendogs, è vero, ma nel titolo Ubisoft le cose da fare sono così banali e monotone che rischiano di far abbandonare il gioco in poche decine di minuti. Il tochu screen compie degnamente il suo compito permettendo di accarezzare l’animale in maniera piuttosto precisamente.

– Ci sono i gatti!

– Bello accarezzare i gattini e vestirli

– Noioso

– Tecnica di basso livello

5.0

Purtroppo Powerhead Games non riesce a raggiungere, ma neanche a sfiorare, l’apice al quale è arrivato il titolo Nintendo dedicato al mondo canino. Se qualcuno cercasse un’alternativa improntata ai piccoli quattro zampe, dovrà girare al largo da Catz che, per diversi problemi, in primis per un gameplay monotono e ripetitivo, si rivela come un clamoroso insuccesso.

Il comparto tecnico è di bassa lega, con gatti che compieranno sempre le stesse mosse in tutto l’arco della giornata e il sonoro cade miseramente nella banalità di musiche fastidiose e miagolii irriconoscibili. Inoltre il vostro gattino non ha possibilità di crescere e vi ritroverete sempre con cuccioli che, seppur simpatici, non offrono molte alternative considerato anche che i gatti sono meno avvezzi a imparare le cose come avviene per i cani.

Come avrete capito, è meglio girare al largo da questo titolo, soprattutto perché è meno divertente di Nintendogs, offre meno e rischia di divenire antipatico in breve tempo. Meglio attendere il seguito, sempre se ce ne sarà uno.

Voto Recensione di Catz - Recensione


5

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