Recensione

Castlevania: Lament of Innocence - Ntsc Usa

Avatar

a cura di akira fudo

Quella di Castlevania è sicuramente una delle serie più amate e seguite di sempre, visto che fin dall’era delle console ad 8 bit è stata presente per qualsiasi sistema.Non si possono dimenticare facilmente capolavori del calibro di Castlevania IV per Super Famicom, Dracula X per Pc-Engine oppure del più vicino SOTN per PSOne, senza contare i 3 titoli usciti per GBA, tutti di buona fattura.Se questa serie ha un “neo”, di certo esso è rappresentato dalla criticata trasposizione delle versioni 3D uscite per N64, anche se personalmente non trovai all’epoca così tanto malvagi i sopracitati giochi, ma oggi la Konami sembra intenzionata a correggere gli errori del passato presentando Castlevania: Lament Of Innocence, e così introducendo una volta per tutte la serie nel mondo tridimensionale.Ci sarà riuscita?Scopriamolo passo per passo…

Un po’ di storiaCome molti di voi sapranno la storia di LOI costituisce cronologicamente l’inizio della saga, quindi il primo scontro fra il clan Belmont ed il signore dei vampiri Dracula.Per chi ha avuto la fortuna di giocare i vecchi capolavori sarà sicuramente un piacere scoprire come tutto cominciò e così conoscere nel dettaglio tutti gli avvenimenti precedenti e, non a caso, la Konami ha confezionato una bella trama che risulta lineare, ma anche relativamente complessa ed avvincente nelle fasi finali del gioco.Voi impersonificherete Leon Belmont, guerriero appartenete ad uno dei casati nobiliari più prestigiosi dell’Europa dell’XI secolo, il quale, anche contro il volere della chiesa, deciderà di avventurarsi nella foresta avvolta dalle tenebre eterne alla ricerca della sua amata Sara.Il nostro protagonista verrà aiutato da un personaggio, tale Rinaldo Gandolfi, il quale oltre a donargli la “mitica” frusta ammazzavampiri farà anche da filo conduttore della storia raccontando molti misteri e svelando diverse verità (a volte veramente tristi).Di certo non ci troviamo di fronte ad una trama intricata come quella di un Silent Hill o MGS (solo per citare alcuni titoli), ma comunque il filo narrativo si dimostra perfetto ed anche molto ispirato per il tipo di gioco ed ambientazione.

Una struttura di gioco adatta?Questa sarà la vostra affermazione subito dopo aver provato il titolo in questione poiché fin dai primi istanti di gioco noterete alcune scelte abbastanza criticabili ed alla fine molto influenti sullo spessore e sulla longevità del titolo.Partendo dal gameplay non si può non elogiare l’ottima gestione del protagonista, visto che i comandi rispondono benissimo ad ogni sollecitazione del pad ed il sistema di puntamento automatico funziona benissimo, correggendo lievemente la mira e lasciando la massima libertà d’azione al giocatore (il contrario di quanto accadeva in DMC2).Fin da subito potrete utilizzare una discreta serie di azioni e combo provando varie combinazioni fra i due tipi di attacco disponibili: uno lento e potente ed un altro veloce ma più debole.Non manca la possibilità di pararsi (molto utile per ricaricare mp) e quella di compiere doppi salti, con la possibilità di sferrare anche attacchi in ogni momento.Insomma senza levare il gusto di scoprire da soli tutte le azioni eseguibili posso dirvi che sotto questo punto di vista tutto è stato “confezionato” nel migliore dei modi e molto azzeccate risultano anche la scelta di implementare gli orb ed i relics in relazione delle vostre sub weapon ed ai vostri mp, in particolare potrete: potenziare le vostre sub weapon (che corrispondono ai soliti pugnali, accette, croci ecc.) attivando uno degli orb a vostra disposizione (ne raccoglierete diversi nel gioco e potrete da soli verificare quale arma risulti più appropriata al tipo di orb, anche il relazione al consumo di cuori, solito metro di utilizzo delle sub weapon) e poi utilizzare i mp mediante le relics, che corrispondono a magie in grado di aumentare la vostra resistenza, il vostro attacco etc…Al tutto aggiungete anche la possibilità di potere utilizzare gemme e diamanti di vario tipo in grado di incidere ulteriormente sulle capacità di Leon, una volta che avrete ottenuto un particolare bracciale; quindi diciamo che sotto tale aspetto apparentemente non vi sono problemi visto che la scelta di attacchi e di combinazioni con le sub weapon è decisamente elevata, ma purtroppo è la struttura di gioco che mal si adatta al gameplay, mi spiego meglio.In ogni titolo della serie (a parte i più vecchi) sono stati sempre presenti i punti esperienza che incentivavano i combattimenti per salire di livello e così aumentare le caratteristiche dei vari personaggi, in LOI purtroppo è stato adottato un sistema di potenziamento diverso, che lascia spazio alle relics per quanto concerne le caratteristiche del personaggio e ricompensa il giocatore con nuove combo ogni tot-numero di nemici uccisi.In pratica più nemici ucciderete e più abilità e combo nuove otterrete, solo che alla fine la maggior parte delle combo risulterà di inutile applicazione e vi ritroverete quasi sempre ad utilizzare gli attacchi più efficaci.Poi non appena avrete completato la relativa lista delle combo (skills, visionabili nel menù) perderete ogni incentivo al combattimento e quindi quel mordente che da sempre caratterizzava ogni gioco della serie, anche perché sarà praticamente impossibile potenziarsi ulteriormente!Ovviamente nelle varie stanze segrete troverete item in grado di aumentare la vostra energia, la barra dei mp e così via, incentivando di conseguenza la voglia di esplorare al 100% il castello.Resta il fatto che questo difetto strutturale limita moltissimo la fruibilità del gioco e la sua meccanica improntata sul ripercorrere continuamente gli stessi scenari ne risente moltissimo vista la logica noia che ad un certo punto subentrerà inesorabilmente!Come a voler porre un rimedio alla situazione esistono diversi scenari che presentano rompicapi oppure sezioni squisitamente platform (belle, ma veramente ridotte al minimo), purtroppo la loro relativa semplicità non riesce a migliorare la situazione che verso la fine del gioco si fa veramente pesante (trovarsi ancora a ripercorrere i soliti stage solo per aprire una porta ghiacciata con la frusta di fuoco sarà molto noioso).

Un comparto tecnico di prim’ordineUn aspetto che non delude minimante è proprio quello tecnico, visto che i programmatori sono riusciti a donare al gioco una cosmesi ottima, condita da un grande accompagnamento sonoro.Prima di tutto va menzionata l’ottima realizzazione del protagonista, il quale fa sfoggio di un elevatissimo dettaglio poligonale e di animazioni fluide e convincenti. Non da meno sono i nemici, i quali anch’essi sono realizzati egregiamente vantando spesso dimensioni notevoli, soprattutto considerando la loro numerosa varietà.Anche gli stage presentano un buon dettaglio e non mancano piacevoli effetti luce ed acqua che finiscono ad impreziosire nel migliore dei modi la loro ottima caratterizzazione; al tutto aggiungete un frame rate di 60 fotogrammi al secondo ed avrete il quadro completo della situazione.I combattimenti risultano molto spettacolari per via dei vari effetti grafici, e la presenza di copiosi spargimenti di sangue dona una vena splatter molto appropriata e gradita.Senza dilungarmi ancora sui tantissimi pregi grafici di LOI occorre adesso menzionare i pochi difetti di tale aspetto, che purtroppo minano, in parte, il gran lavoro fatto dai grafici della Konami.Innanzi tutto va segnalata l’eccessiva ripetitività di alcune locazioni che contribuiscono a rendere un po’ noiosa l’azione, visto che alcuni stage per via della loro dimensione ripropongono sempre le stesse stanze.Poi anche la gestione della telecamera di tanto in tanto non risulta convincente anche se tale difetto (per fortuna) viene limato dalla buona giocabilità e dal fatto che comunque non si avverte di continuo, ma solo in alcune fasi del gioco.Alla fine quindi i difetti presenti non vanno ad incidere più di tanto sull’ottima realizzazione grafica, ma personalmente avrei gradito la presenza di qualche ambientazione in più ed una riduzione di altre presenti, che di fatto risultano troppo estese e monotone.Sotto il profilo audio invece non si può criticare nulla, il lavoro svolto è veramente ottimo!Non a caso i compositori delle musiche sono gli stessi di SOTN e, anche se i risultati ottenuti non sono al livello di quelli del suddetto “capolavoro”, ci troviamo sempre di fronte a musiche molto evocative, perfette per ogni circostanza ed ambientazione.Gli effetti sonori sono più che sufficienti, molto vari, e mi sento di menzionare l’ottima riproduzione audio delle frustate e dei rumori ambientali, che influiscono in maniera determinante a conferire la giusta atmosfera (dentro le caverne potrete notare l’eco che si accompagnerà ad ogni suono!).Tirando le somme il comparto tecnico, come detto in precedenza, esce a testa alta visto che si presenta attuale e molto curato, i (pochi) difetti in esso presenti sono da giustificarsi tenendo presente la meccanica di gioco, che sicuramente avrebbe gradito di alcune implementazioni in grado di eliminare la monotonia che purtroppo in più occasioni si fa sentire.

LongevitàLa durata di LOI non è elevatissima, ma neanche troppo corta visto che per portare a termine il gioco la prima volta impiegherete una decina di ore, non tantissime, ma in linea con gli altri giochi dello stesso genere.Il livello di difficoltà risulta ben bilanciato e man mano che avanzerete nel gioco avrete a che fare con nemici sempre più forti, i quali faranno in modo di tenervi sempre impegnati nei combattimenti, anche quando avrete raggiunto un elevato livello di potenziamento. Probabilmente la durata del titolo trova il suo limite nell’eccessiva ripetitività dell’azione di gioco che contribuisce a limare verso il basso anche la sua rigiocabilità, nonostante la presenza dei soliti extra da sbloccare come nuovi livelli di difficoltà e personaggi (ve ne segnalo uno molto bizzarro costituito da una zucca di Halloween!).

Un capolavoro mancato?Ebbene sì!Questo episodio di Castlevania aveva tutte le potenzialità per essere un vero must nel suo genere, ma purtroppo diversi difetti gravano troppo sul gioco lasciando molto amaro in bocca a coloro che attendevano un degno Castlevania 3D.Prima di tutto non riesco a capire come i programmatori si siano dimenticati di inserire i soliti teletrasporti, che da sempre sono presenti evitando al giocatore di ripercorrere di continuo gli stessi scenari (esistono dei tiket che permettono di tornare nell’ultimo save point oppure nella casa di Rinaldo, ma non riescono a sopperire degnamente a tale mancanza). Questa lacuna sarebbe potuta essere sorvolata se fosse stata presente l’evoluzione del personaggio mediante punti esperienza, ma allo stato attuale faticherete molto a trovare la voglia di ripercorrere interi livelli solo per esplorare al 100% il castello o per trovare piccoli potenziamenti ed item inutili.Anche la ripetitività degli ambienti si fa fin troppo marcata e quindi le ultime ore di gioco diventano veri e propri calvari adatti solo a coloro che intendono “ad ogni costo” completare al 100% il gioco, quindi non posso non esprimere il mio disappunto visto che per POCHI difetti il risultato finale viene notevolmente penalizzato. Pensare che con una migliore cura della struttura di gioco si sarebbe potuto ottenere un vero capolavoro lascia molto amaro in bocca (soprattutto ai fan sfegatati della serie Castlevania).

– Buona realizzazione tecnica

– Grandi musiche

– Bella trama

– Decisamente giocabile

– Ambientazioni monotone

– Telecamera a volte inadatta all’azione

– Non esistono più gli elementi gdr

– Dove sono finiti i teletrasporti?

– Molto monotono nelle fasi finali del gioco

– Una volta finito difficilmente lo rigiocherete

7.8

Finalmente è arrivata la tanto attesa versione 3D di Castlevania per PS2 ed il risultato finale va tenuto presente alla luce di diverse considerazioni. Se cercate un action, non troppo complicato, realizzato ottimamente e molto ispirato allora LOI non vi deluderà; se invece cercate un gioco dotato della classe indiscussa dei prequel come SOTN o COTM allora sarete in molti a storcere il naso visto che la meccanica di gioco risulta troppo semplificata ed orientata solo in snervanti combattimenti e veri e propri pellegrinaggi tra le solite ambientazioni.

Se solo fossero stati inseriti i teletrasporti, i classici elementi gdr e qualche ambientazione in più avremmo avuto fra le mani un capolavoro, allo stato attuale invece resta solo un buon action game, ma non “Il Gioco” che tutti attendevamo!

Comunque i vari aspetti positivi lasciano sperare in un altro capitolo che finalmente introduca nel migliore dei modi questa fantastica saga nel mondo tridimensionale!

Voto Recensione di Castlevania: Lament of Innocence - Ntsc Usa - Recensione


7.8

Leggi altri articoli