Casanova: il duello della rosa nera
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a cura di Redazione SpazioGames
Appena ho saputo di dover recensire questo gioco ho sperato con tutte le mie forze che fosse un gioco sul mitico mago Casanova; pur sapendo che la mia speranza era vana ho tenuto duro, ma ho dovuto arrendermi quando ho visto la confezione e appreso che il Casanova in questione è Giacomo, uno tra i più famosi donnaioliplayboysciupafemmene che la storia abbia mai conosciuto. Costui è stato convocato a Venezia insieme alla madre ma la loro nave (volante…in questo mondo tutte le imbarcazioni volano, gondole comprese) è stata attaccata dai Mongoli e la donna è rimasta uccisa. Giacomo si è però salvato ed ora si trova proprio a Venezia, deciso a scoprire l’identità dell’assassino della madre. Presto il nostro baldo giovane scoprirà che la città è in grave pericolo, dacché i soliti cattivoni vogliono far cadere il Consiglio della città ed instaurare una dittatura…tutto ciò con la minaccia di un’invasione da parte dei Mongoli che incombe…ma cosa sarà vero in questa storia? Chi vuole la rovina di Venezia e perchè? E’ stato proprio un caso l’assalto alla nave di Casanova? Lo scopriremo solo giocando…questi gli antefatti. Dovremo dunque muoverci per le strette vie renderizzate di Venezia ed avremo quasi totale libertà di movimento; poche saranno le strade alle quali non potremo aver accesso. Il nostro eroe può compiere le solite azioni: correre, saltare, arrampicarsi e così via. Nel corso della nostra avventura avremo modo di far funzionare la nostra materia cerebrale risolvendo enigmi di svariata natura, mai troppi difficili ma neanche su un livello di 2+2=4 (soprattutto gli ultimi). Oltre a questi elementi tipici di un avventura, durante il gioco saremo chiamati a svolgere compiti usuali per un action game, come duelli a suon di spada o azioni stile Rambo con la balestra (senza frecce esplosive però…peccato…). E poi le donne. E già, perché in Casanova potremo anche intavolare discorsi di tipo amoroso con le donne veneziane. Potremo tentare diversi tipi di approccio: tenero, passionale, cinico o indecente (e con quest’ultimo saltano fuori delle battute da oscar). I più depravati di voi smettano di sbavare sulla tastiera: l’unica conseguenza che può esserci dopo aver scelto l’approccio è la perdita o l’acquisizione di qualche punto-galanteria: tali punti in sostanza determinano la vostra popolarità a Venezia e da questi dipende per esempio il fatto che un ladro che vi assale se ne vada dopo che lo avete ferito con poche stoccate o che resti lì sino alla dipartita. In piazza S. Marco potrete poi disputare i giochi Veneziani o andare a guardare le bancarelle. Nulla di ciò è necessario per finire il gioco, ma è utile per guadagnare denaro o punti galanteria tramite vari sotto-giochi.La grafica è forse il punto di forza del gioco: Venezia è splendidamente riprodotta da ottimi fondali renderizzati; ogni singola casa è rappresentata con precisione sin nei minimi particolari, come i muri scrostati piuttosto che i panni stesi. Sono poi da lodare gli onnipresenti effetti di luce, che fanno crescere ulteriormente il realismo della questione. Se il PC fosse in grado di simulare anche gli odori caratteristici della città, sarebbe veramente il massimo. Anche gli sprite e la cavano: buona la quantità dei poligoni, così come le textures, una maggiore espressività facciale però non avrebbe fatto male: soprattutto nei primi piani questo difetto appare evidente, ma non è nulla di grave. Dal punto di vista sonoro siamo sulla sufficienza, poiché le musiche non sono certo il massimo, mentre gli effetti se la cavano egregiamente, vuoi anche per un doppiaggio in italiano finalmente all’altezza, si noti per esempio l’accento veneziano della maggior parte delle persone che incontrerete. La giocabilità presenta alcuni problemi: controllare i movimenti di Giacomo all’inizio può risultare complesso, col tempo vi abituerete ma resta il fatto che questo sistema di controllo non è dei meglio riusciti; poi la telecamera: le inquadrature saranno fisse (alle Resident Evil tanto per chiarirci) ma spesso lasciano davvero basiti oltre che spaesati, perché impediscono una chiara comprensione del percorso da seguire e a volte anche una difficoltà nel raggiungere il punto voluto: al minimo errore la visuale cambia ancora, e alè che si ricomincia. Per fortuna non avrete mai problemi nel vedere un oggetto piuttosto che a trovare un enigma a causa di tal difetto. A questo si aggiunge il fatto che il sistema di controllo nei duelli risulta abbastanza semplicistico: ho avuto l’impressione che la miglior soluzione sia quella di continuare a effettuare affondi centrali e attacchi segreti, visto che le parate e gli altri affondi risultano difficili da gestire e alquanto inutili. Anche la gestione delle collisioni è opinabile: a volte non si capisce chi effettivamente sia stato toccato e può tranquillamente capitare che voi perdiate punti vita pur avendo avuto l’impressione di non essere stati colpiti. Peccato per questi difetti, per il resto infatti il gioco è divertente offrendo una buona varietà di situazioni che alternano fasi di lotta, esplorazione e seduzione delle damigelle. Longevità…gli enigmi non sono mai troppo difficili (tranne quello della prigione, la cui difficoltà è però causata da una metodologia di utilizzazione oggetti a dir poco opinabile) quindi non dovreste mai inchiodarvi(la soluzione la trovate sul sito ufficiale del gioco comunque), certo è che secondo me Casanova per essere un gioco di questo genere è forse un po’ troppo corto, la trama poteva essere sviluppata in una maniera più completa nonostante sia proprio questa con colpi gobbi e misteri che si susseguono in continuazione a farvi giocare almeno sino ad averlo terminato.
HARDWARE
Configurazione minima:Pentium Celeron 300 MHz, 32 Mb RAM, scheda acceleratrice 3d con 8 Mb VRAM, DirectX 7.0a. O.S.: Windows 95982000MULTIPLAYER
Assente
buona realizzazione tecnica.
trama ben congegnata.
coinvolgente, non lo mollerete prima d’averlo finito.
forse un po’ troppo breve.
Giocabilità migliorabile.
8
Un buon gioco, un mix tra avventura e azione caratterizzato da un’impeccabile realizzazione tecnica ma che avrebbe sicuramente potuto dire la sua in una maniera più netta risolvendo alcuni problemi di giocabilità ed aumentando leggermente la longevità. Casanova è abbastanza originale visto che fonde giochi come Myst, Reah o Atlantis, punta e clicca completamente a enigmi, ad avventure come The Longest Journey unendo al tutto qualche elemento d’azione. Se volete un qualcosa di diverso provatelo, se questo invece non è il genere che fa per voi lasciate perdere.
Voto Recensione di Casanova: il duello della rosa nera - Recensione
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