Recensione

Call of Duty 3

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a cura di rspecial1

Call of duty è sicuramente insieme a Medal of Honor la serie più famosa dedicata al tema della Seconda Guerra Mondiale. Così dopo essere approdato su Xbox 360, Playstation 2 e 3 ora è la volta della nuova console Nintendo, che dovrà mostraci cosa significa quel “nuovo modo di giocare” tanto paventato in questi mesi. Ed allora, wiimote e nunchuk saldamente nelle nostre mani, andiamo ad immergerci in una serie di battaglie come non abbiamo mai fatto prima d’ora.

In Camminino verso ParigiIl titolo di Activision è ambientato nel 1944, mentre i tedeschi facevano resistenza agli alleati. Prima dello sbarco in Normandia del D-Day, un’altra grande impresa attendeva di essere compiuta, la liberazione di Parigi. Nel gioco interpreteremo un giovane soldato che dovrà affrontare ben 14 campagne prime di portare a termine vittoriosamente la sua missione. Call of Duty non è uno sparatutto arcade, ogni campagna si distingue dalle altre non solo per l’ambiente in cui ci catapulterà ma anche per la sua struttura. Inizieremo in un cimitero, combattendo a fianco dei nostri compagni contro i tedeschi, stando attenti a nasconderci e colpire al momento giusto, in attesa della ritirata nemica e del nostro rincalzarli per sconfiggerli definitivamente. Il gioco procede alternando locazioni all’aperto con altre all’interno di edifici, livelli in cui dovremo guidare vari mezzi per sfuggire alla carica avversaria e una serie di battaglie caratterizzate da attacchi a testa bassa oppure da affrontare con un atteggiamento più cauto. Purtroppo nella versione destinata a Nintendo Wii manca completamente ogni modalità multigiocatore, lasciandoci la campagna single player come piatto principale; questo incide moltissimo sulla longevità del gioco, che nella versione Xbox 360 aveva nelle modalità online uno dei punti di maggior forza. Per fortuna le missioni non si concluderanno molto in fretta, ma dopo un paio di pomeriggi avrete finito il gioco e la voglia di ricominciare non vi salterà di certo addosso.

La Rivoluzione…o quasi!Ci hanno sempre detto, in questi mesi del pre-lancio della console Nintendo, che la combinazione del wiimote e del nunchuk avrebbero portato gli sparatutto in prima persona su una nuova dimensione; adesso che abbiamo sottomano non solo questo Call of Duty 3, ma anche altri titoli del genere, possiamo confermare che sicuramente su Nintendo Wii ne vedremo delle belle. Per adesso invece ci ritroviamo con un gioco che si nota da subito essere pieno di esperimenti, fatti da Activision, per verificare le soluzioni migliori da adottare nei prossimi giochi. Ma andiamo più nel dettaglio per cercare di capire come si gioca ad un titolo della nuova generazione della Grande N. Il wiimote sarà la nostra arma, con esso non solo sposteremo la visuale di gioco e prenderemo la mira ma spareremo ed effettueremo diverse azioni di gioco, come raccogliere le bombe lanciateci dai nemici per rispedirle al mittente o selezionare le varie armi, con il nunchuk invece ci sposteremo, ma ci saranno anche i pulsanti per saltare, accucciarsi e strisciare. Potremo ricaricare l’arma con un semplice gesto di questo, od ancora lanciare le granate con in movimento reale del nostro braccio. Attenzione però, non tutte le azioni sono da effettuare obbligatoriamente in questo modo, alcune sono state inserire anche in appositi pulsanti, certo che giocarci in questo modo è la cosa migliore da fare. La differenza tra questa versione e le altre si nota soprattutto nelle azioni secondarie che propone il gioco, ad esempio i combattimenti corpo a corpo li eseguiremo muovendo il pad in avanti ed indietro velocemente (perché anche la velocità viene calcolate e conta molto), eseguendo un colpo con il nostro fucile per stendere il soldato nemico…gratificante e sicuramente più coinvolgente del premere R ed L in sequenza, purtroppo però è anche faticoso e non proprio user friendly. Anche nelle sequenze con il carro armato avremo un impostazione diversa dalle altre piattaforme, questa volta infatti dovremo indicare i bersagli da colpire al nostro cannoniere; peccato che questa sia una delle sezioni più noiose del gioco. Il semplice guidare i mezzi si effettuerà in un modo molto più divertente, terremo infatti il pad come se impugnassimo un vero volante ed eseguiremo i movimenti reali di quando si guida, peccato soltanto che la vibrazione sia presente solo sul wiimote, (averla anche nel nunchuk sarebbe stato il massimo), e che non sempre il tutto risulti molto comodo. Con le novità però arrivano anche i problemi, per prima cosa bisogna sapere impostare la sensibilità dei sensori e mettersi in testa che dobbiamo effettuare dei piccoli movimenti per spostare il mirino, poiché se lo faremo in modo frettoloso vedremo semplicemente girare tutto senza capire nulla; ecco, per giocare a Call of Duty 3 come si deve richiede parecchia pratica, un ora abbondante di morti continue, ma questo è il prezzo da pagare per imparare al meglio ad usare un nuovo sistema di gioco. Peccato che non tutto sia perfetto nel gameplay, i colpi di precisione infatti richiederanno troppa “precisione”…in pratica per riuscirci dovremo tenere il wiimote molto fermo e muoverlo lentamente … di sicuro non il massimo.

Occhio all’esplosioneTecnicamente i ragazzi della Treyarch hanno inserito moltissimi elementi che caratterizzano i vari livelli, dal crollo di edifici a semplici fulmini del cielo che illuminano l’ambiente, purtroppo però la qualità generale è quella della versione per Playstation 2 senza neppure un adattamento particolare o una maggiore pulizia visiva. Per il resto il motore grafico risulta solido e senza intoppi anche nelle fasi più concitate, l’unico problema rimangono le cutscene nelle quali non si potranno rilassare le braccia poiché sposteremmo la telecamera in modo anomalo e vedremo semplicemente tutto girare senza capire nulla. Il comprato sonoro è invece degno di nota, con musiche di gioco adatte alle varie situazioni di gioco e con i vari effetti che riproducono le armi fedelmente riprodotti. Ottimo anche il doppiaggio completamente in italiano, che pecca solo per alcune frasi ripetute troppo spesso ma che per il resto si attesta sopra la media e comunque c’è, cosa che non si può purtroppo dire capiti sempre sulle console Nintendo.

– Elevato coinvolgimento

– Sistema di controllo con buone idea da sviluppare in futuro

– Sistema di controllo non sempre preciso

– Manca l’online

– Manca il multiplayer

-Grafica discreta

7.2

Activision si presenta ai nastri di partenza della nuova console Nintendo con tante idee per lo sfruttamento del nuovo sistema di gioco e Call of Duty 3 ha tutta l’aria di essere un esperimento di varie possibilità per verificarne o meno l’efficacia. Troveremo quindi molte soluzioni valide che danno la sensazione di essere all’interno delle varie battaglie come mai prima d’ora, alternate però ad altre che risulteranno frustranti e poco divertenti. Anche il fatto di dover giocare parecchio tempo prima di padroneggiare al meglio i comandi è un elemento da non sottovalutare, visto che non tutti hanno la pazienza necessaria per farlo.

Call of Duty 3 resta comunque il titolo di lancio che sfrutta meglio le potenzialità del controller e che merita senza dubbio di essere provato per capire che la profondità e l’immersione in un videogioco hanno raggiunto nuovi livelli; speriamo soltanto che la prossima volta ci sia una modalità multigiocatore e online, perché 10 ore di gioco con rigiocabilità zero non sono un acquisto che viene fatto a cuor leggero ogni giorno.

Voto Recensione di Call of Duty 3 - Recensione


7.2

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