Call of Cthulhu
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a cura di Antonello Buzzi
Senior Staff Writer
Probabilmente molti tra di voi hanno atteso con enorme pazienza l’uscita di questo titolo, mostrato per la prima volta sei anni fa e che doveva uscire per PC nell’ormai lontano 2001. Purtroppo, a causa di incomprensioni con le case produttrici e il fallimento di Hip Interactive, il suo debutto sul mercato è stato posticipato di anno in anno fino ad arrivare al 28 ottobre 2005 sugli scaffali dei negozi. Call of Cthulhu: Dark Corners of The Earth è un action adventure con elementi horror basato sui racconti dello scrittore americano H.P. Lovecraft, storie tenebrose su culti misteriosi e che provocano inquietudine nell’animo umano. Vediamo, dopo questa lunga gestazione, se il titolo si è rivelato all’altezza delle aspettative.
Benvenuti a Innsmouth… (si fa per dire)Nel gioco vestirete i panni di Jack Walters, un investigatore privato che, durante un’operazione di polizia, si trova faccia a faccia di qualcosa di assolutamente misterioso e sovrannaturale. In seguito a questo Jack si ritrova a passare i sei anni successivi presso un istituto psichiatrico per malati mentali. Improvvisamente però riesce a “ritornare in sè” e comincia a riprendersi la sua vita e la sua carriera, anche se non ricorda praticamente nulla dei fatti accaduti da quel giorno maledetto in poi. Gli capiterà tra le mani un caso riguardante la sparizione di una persona nei pressi del paesino sperduto di Innsmouth. Appena arrivato sul luogo, il nostro “eroe” capisce subito che qualcosa non va, infatti gli abitanti sembrano piuttosto schivi alle sue domande e in qualche modo impauriti da qualcosa. Walters dovrà quindi cercare di saperne qualcosa di più per continuare le sue indagini, ancora ignaro degli orrori che dovrà affrontare….
Orrore in prima personaCall of Chtulhu: Dark Corners of The Earth, come dicevamo nell’introduzione, è un action adventure che può essere classificato come un survival horror per i temi trattati. La particolarità del titolo risiede nel fatto che non si presenta come un mero clone dei vari Silent Hill o Resident Evil che infestano da qualche anno a questa parte il mercato con risultati più o meno degni di nota. Infatti la nostra avventura viene vista direttamente dagli occhi di Jack Walters, cioè in prima persona. La volontà degli sviluppatori era quella di farci immedesimare il più possibile con il protagonista, in modo da farci addirittura provare le sue emozioni, e devo dire che ci sono riusciti alla grande. A differenza degli FPS, ad esempio, non è presente alcun tipo di indicatore su schermo, dovremo quindi riuscire a percepire il nostro grado di salute a seconda di quello che vedremo e sentiremo. Quindi se saremo colpiti o feriti in qualche modo appariranno degli spruzzi di sangue ai lati dello schermo e la vista comincierà ad annebbiarsi, fino a perdere persino colore, situazione che indica il fatto che stiamo per morire. Ci capiterà anche di romperci una gamba, con conseguente lentezza dei movimenti e vedremo chiaramente il nostro eroe trascinarsi. Fortunatamente potremo utilizzare degli appositi medikit per ripristinare la nostra salute, questi vanno usati in situazione tranquille e non nel bel mezzo di uno scontro, visto che il medicamento necessita di qualche secondo di tempo.Entrando a parlare più nel dettaglio delle varie meccaniche di gioco, possiamo classificare il titolo come un first person shooter che combina elementi di azione e avventura allo stesso tempo, con un pizzico di stealth che non guasta mai (chi ha già giocato precedentemente a videogame del calibro di Thief, Deus Ex e System Shock sa già a cosa andrà incontro). Nella prima parte dell’avventura Jack è disarmato e sarà quindi necessario evitare il più possibile scontri diretti con i nemici per cercare di non fare una brutta fine. Dovrete quindi muovervi cercando di rimanere nell’oscurità e preferibilmente abbassati per fare meno rumore e diminuire la vostra visibilità agli occhi del nemico. Proseguendo nell’avventura, anche se riuscirete a recuperare varie armi, vi consiglio di adottare, dove possibile, la tecnica stealth che, seppur richiede una maggior dose di pazienza e di cervello, vi farà risparmiare munizioni preziose e, soprattutto, vi immedesimerà maggiormente nel ruolo, vista anche la visuale in prima persona che offre un angolo visuale decisamente più ridotto di quella in terza.Durante le nostre avventure ci troveremo a risolvere dei semplici enigmi, sparsi per le varie locazioni di gioco, a cui dovremo venire a capo sia grazie all’utilizzo di determinati oggetti, sia con i vari indizi che troveremo nei vari posti che attraverseremo e soprattutto alle varie note e documenti raccolti. A nostra disposizione infatti ci sarà un comodo inventario, utile per esaminare i vari oggetti e rileggere i documenti.
Aspetto TecnicoLa paura più grande quando ci si trova a faccia a faccia con un titolo che ha avuto una lunga gestazione ed è stato rimandato di anno in anno, è quella di ritrovarsi fra le mani qualcosa che mostra sin da subito la sua età e si trova quindi ad essere tecnicamente antiquato (a titolo di esempio cito Galleon)…. fortunatamente questo non è il caso di Call Of Cthulhu: Dark Corners of The Earth. Il comparto grafico infatti si presenta decisamente ben fatto, con modelli poligonali di discreta fattura e ricoperti da dettagliate textures. Le ambientazioni godono di un dettaglio possibilmente maggiore: la cittadina di Innsmouth è stata ricreata perfettamente e ben caratterizzata, con l’aggiunta di effetti di bump mapping sulle superfici che riescono ad aumentare la realisticità delle immagini. La varietà delle locazioni è abbastanza alta e gli interni dei vari locali sono stati riempiti di piccoli particolari, dai mobili di una semplice taverna alle statue monumentali dei palazzi antichi. A questo aggiungiamo la presenza di ottimi effetti luce e di filtri grafici che permettono di simulare i vari stati psicologici del nostro alter ego digitale in modo convincente, dalle vertigini quando si sta saltando tra i tetti alle distorsioni della vista dovute alla visione di figure aberranti (il tutto riporta alla mente Eternal Darkness per GameCube e i suoi effetti sulla “sanità mentale”). Peccato solo per alcune animazioni piuttosto legnose e qualche modello poligonale decisamente sotto la media rispetto ad altri.La situazione sul fronte sonoro è più che soddisfacente, con ottimi effetti sonori e la presenza di urla, scricchiolii e una colonna sonora in grado di mettervi inquietudine e tensione per tutta la durata del gioco. Il doppiaggio, completamente in inglese, è di discreta fattura. Se avete poi la possibilità di gustarvi il titolo dotati di un sistema Dolby Digital 5.1 l’immedesimazione sarà totale.La longevità, punto dolente del titolo, si attesta sugli standard del genere, e vi occorrerà circa una decina di ore per completare la vostra avventura. Una volta conclusa si sbloccherà solamente una difficoltà aggiuntiva. Diciamo che se non vi interessa mettere alla prova la vostra bravura ad un livello di difficoltà più alto, dove i nemici saranno in grado di provocarvi un maggior quantitativo di danno e le munizioni scarseggiano, non c’è nulla che vi porterà a rigiocarlo.
– Ottima atmosfera
– Buon sonoro, davvero coinvolgente
– Buona realizzazione tecnica
– Prezzo contenuto
– L’assenza di indicatori aumenta l’immersività del titolo
– Longevita non elevata
– Forse un po’ troppo lineare
– Mancata localizzazione in lingua italiana
8.2
Call of Cthulhu: Dark Corners of The Earth è un titolo lungamente atteso da tutti i fan di H.P. Lovecraft che ha mantenuto le promesse fatte, anche se è giunto sugli scaffali nei negozi con “qualche anno” di ritardo. Il risultato finale è un prodotto che mescola ottimamente elementi di azione, horror e stealth, condendo il tutto con un’ottima realizzazione tecnica. Sicuramente i lettori dei racconti del noto scrittore americano troveranno in questo titolo una trasposizione videoludica praticamente perfetta ma non è necessario aver letto uno degli scritti di Lovecraft per apprezzare pienamente il gioco. Il fatto che venga venduto a prezzo ridotto (39.90 euro) riesce a aumentare l’appetibilità dell’acquisto.
Voto Recensione di Call of Cthulhu - Recensione
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