Recensione

Caesar 3

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a cura di A bbbello

Roma, con la sua lunga e appassionante storia, ha suscitato, e continuerà sicuramente a farlo, l’interesse di molti studiosi nonché di semplici appassionati dell’impero che non ha mai avuto pari in quanto a vastità e fascino. In questo quadro, trovano la giusta collocazione decine di tentativi di trasposizione videoludica della storia romana. La serie di Caesar non si è distinta, fino ad ora, per particolari meriti nel nostro settore, ma con questo terzo episodio Sierra ha deciso di voltare pagina e sfornare un titolo che ha tutte le carte in regola per attestarsi su eccellenti livelli.

Le tappe di una scalataDa semplice cittadino a Cesare… Questo sarà, sostanzialmente, lo scopo del gioco. Intraprendendo la modalità carriera, ci saranno affidati dallo stesso Cesare degli incarichi in diverse città con obiettivi di crescente difficoltà. Partendo praticamente da zero, dovremo seguire il nostro villaggio dagli albori, portandolo a essere un punto di riferimento dell’impero. Le missioni non saranno moltissime, ma non dubitate della bontà della longevità, perché, fatta eccezione per i primi due incarichi, finire il gioco in questione non sarà affatto semplice. Inoltre, è possibile affrontare la costruzione di una singola città senza dover per forza partire dalla modalità carriera.

Provetti manager o sagaci strateghi?Dopo le prime due missioni che fungeranno da tutorial, utilissimo per apprendere i rudimenti di un gioco piuttosto complesso, saremo posti dinanzi a un bivio dall’imperatore: starà a noi scegliere se cimentarci con una città tranquilla o con una che vedrà nelle invasioni barbariche la principale spada di Damocle. Se amate un alto livello di sfida e siete degli ossi duri, optate per quest’ultima soluzione, che rappresenta un impegno oltremodo gravoso specialmente nelle fasi più avanzate. Se, invece, l’amministrazione è il vostro pensiero ricorrente, catapultatevi senza esitazioni di sorta nella città più pacifica, dove però si richiede di raggiungere altissimi livelli di prosperità. All’inizio di ogni incarico, l’esaustivo briefing illustrerà le particolarità della missione e soprattutto gli obiettivi previsti. E’ fondamentale prestare attenzione ai quattro livelli di “sviluppo”: la prosperità, la cultura, la pace e la benevolenza dell’imperatore.Caesar 3 è essenzialmente un gioco strategico/gestionale. Partendo con un esiguo capitale iniziale e sostenuti o meno dalle risorse del territorio, dovremo occuparci di ogni piccolo particolare per arrivare a costruire una grande e fiorente città. Disponibilità di cibo, risorse idriche, occupazione, salute e sicurezza costituiscono il nocciolo del successo e il buon punto di partenza per non vederci esautorati dopo poche battute di gioco. Una volta sistemati i bisogni primari sopraccitati, attenzione al denaro a disposizione: Roma concederà aiuti finanziari soltanto una tantum, mostrandosi riluttante a corroborarci nuovamente in seguito. Per rimpinguare le nostre casse, quale miglior sistema del commercio? Infatti, dopo aver aperto le rotte commerciali, dovremo sfruttare le risorse che ci mette a disposizione l’ambientazione ed esportare i nostri prodotti importando ciò di cui siamo carenti. Anche le tasse saranno un’ottima fonte di guadagno, ma attenzione a non alzarle troppo, pena la collera dei cittadini!

Il popolo romano è celebre per la fame di cultura, quindi non dimenticate di costruire scuole, biblioteche, accademie e edifici per l’intrattenimento, quali colossei, ippodromi, teatri e anfiteatri. La religione riveste un ruolo cruciale, perché ottemperando o meno al “dovere” di devozione nei confronti delle divinità, ci attireremo i loro favori o, al contrario, delle calamità (scorte di viveri che spariscono dai granai, mare in tempesta che affonda le navi ecc). A rendere il nostro “lavoro” più semplice contribuiscono i consiglieri che, in apposite schermate, ci ragguaglieranno sulle diverse situazioni. Ottima l’interfaccia, che con pochi click consente di avere una visuale d’insieme e di operare in pochi istanti, cosa fondamentale quando si devono tenere presenti i mille problemi di una città. Se volete tastare il polso della situazione e l’umore generale dei cittadini, cliccate su di loro e sentirete i pareri favorevoli o meno sull’andamento della vita nella vostra “creatura”.La parte militare del gioco sarà quella meno sviluppata. Oltre a creare e addestrare delle truppe e a costruire delle torri, ci sarà ben poco da fare in questo senso. Inoltre, dovremo occuparci solamente di difendere il nostro territorio e si sente la mancanza della possibilità di attaccare e conquistare le città limitrofe, ma bisogna considerare la natura intrinseca del gioco, che punta più alla gestione che alla parte bellica.Interessante l’implementazione di alcune missioni dove avremo a che fare con le popolazioni endemiche, che potremo combattere e renderci ostile o civilizzare, arrivando, addirittura, a commerciare con loro.Perché Caesar 3 merita un voto così alto? La risposta è semplicissima. Il gioco difficilmente risulta ripetitivo, e il livello di sfida è sempre altissimo. La sindrome degli ultimi 5 minuti davanti al monitor è inevitabile, data l’enorme mole di problemi da risolvere e, in generale, la miriade di “cose da fare”. Ogni missione è diversa dall’altra, vuoi per la conformazione ostile del territorio, vuoi per le poche rotte commerciali, vuoi per la disponibilità di un cibo piuttosto che di un altro. In pratica, non ci sarà da annoiarsi. D’altro canto, però, va detto che questo non è un titolo adatto a tutti, proprio per la complessità di fondo che non si addice a chi non vuole tenere d’occhio mille possibili varianti. Tutti gli altri, in particolare gli amanti di questo genere, avranno pane per i loro denti.

Semplicità formula del successoLa grafica del gioco non è eccessivamente ricca di particolari, ma l’occhio viene soddisfatto adeguatamente. Il domatore di leoni che porta a passeggio la sua bestiola, l’operaio che traina il suo carro stracolmo di succulente bistecche, il legionario con la sua armatura e quant’altro sono riprodotti con il giusto look, semplice e bello da vedere allo stesso tempo. Stesso trattamento per gli edifici, anch’essi gradevolissimi alla vista. Il sonoro è pregevole, merito delle musiche in linea con il ritmo impresso dal gioco e degli ottimi effetti: dal grugnito dei maiali alle urla degli spettatori festanti di un teatro, tutto fa più che degnamente la sua parte. Le voci dei tantissimi personaggi su schermo non fanno gridare al miracolo, ma la loro vena caricaturale al punto giusto è una delle tantissime scelte azzeccate di Impressions.

HARDWARE

Requisiti minimi: processore da 100 MHz, RAM da 32 mb e 150 mb di spazio su Hard disk.Requisiti consigliati: processore da 400 MHz, RAM da 64 mb e 540 mb liberi su Hard disk.

MULTIPLAYER

Assente

– Ipnotizzante

– Longevo

– Non per tutti

– A tratti frustrante

9.0

Snocciolare l’estrema varietà di situazioni di un gameplay ricchissimo vorrebbe dire scrivere decine e decine di pagine e non sarebbe neanche giusto spoilerare tutta l’eleganza e lo stile di questa perla del genere gestionale, costellata di chicche davvero riuscitissime. Forse non possiamo parlare di capolavoro, vista la poca attenzione riservata all’aspetto militare del titolo. Di sicuro però Caesar 3 saprà conquistarvi e vi spingerà a diventare sommo imperatore di Roma!

Voto Recensione di Caesar 3 - Recensione


9

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