Bust-A-Move Bash!
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a cura di Star Platinum
Bust a Move è probabilmente una delle serie più note e meglio riuscite della storia del mondo videoludico. Basata su una meccanica originale, che nel corso degli anni ha subito varie trasformazioni, soprattutto i primi episodi riuscirono a spopolare in diversi formati, a partire dall’indimenticabile Bubble Bobble, il cui nome é ancora oggi oggetto d’ammirazione da parte della comunità di gamers. Le motivazioni dietro alla proposizione di un brand così importante saranno però sufficienti anche a renderlo un titolo valido?
Bolle da collezioneFino ad oggi la serie ha potuto contare su oltre una decina di capitoli, dal primo gioco del 1994 fino a questo ultimo Bust-a-Move Bash! per Nintendo Wii. Sicuramente interessante è l’evoluzione di questi simpatici personaggi, che da sempre hanno contraddistinto ogni loro apparizione ispirando una delle saghe più divertenti di sempre. Se però in passato tutto ciò era stato fatto con uno stile molto accattivante che teneva in considerazione le proprie radici, ma si arricchiva comunque di nuovi elementi, con il trascorrere del tempo si è un po’ smarrita la vera natura di un gioco che si è sempre più impoverito in idee e meccanica. Il compito del giocatore è rimasto identico nel corso degli anni, rimanendo “ancorato” alla parte inferiore di ogni stage si dovranno lanciare delle bolle colorate in direzione di quelle che provengono dalla parte superiore del livello, esattamente sopra di voi, cercando di abbinare più colori possibili in perfetto stile Tetris e producendo quindi una concatenazione tale da farle esplodere prima che sia troppo tardi e lo schermo non sia invaso oltre ogni limite, pena l’inesorabile game over. Le novità introdotte in questa versione per Wii, come era fin troppo facile prevedere, si fermano quasi esclusivamente al sistema di controllo, che beneficiando delle possibilità offerte dal Wii Remote consentirà al giocatore due diverse tipologie d’azione. Con la prima si potrà mirare al punto esatto in cui si desidera direzionare la bolla attraverso un puntamento diretto dello schermo, mentre l’alternativa consisterà nell’utilizzare il controller ponendolo in posizione verticale (come se fosse una specie di lancetta o arpione), pronti ad inclinarlo a seconda della direzione in cui s’intenda far partire il colpo. Se queste configurazioni vi appaiono troppo scomode lasciandovi ulteriori perplessità circa la precisione che potreste ottenere non avete affatto torto, in quanto purtroppo nessuna delle due riesce a convincere pienamente a causa di una risposta ai comandi non perfettamente calibrata e che richiederà molto impegno ed uno sforzo fisico non indifferente per essere padroneggiata nel migliore dei modi.
Modalità a confrontoIn aiuto del giocatore, oltre al sistema di controllo più originale è stato previsto l’utilizzo del Classic Controller, anche se è giusto sottolineare come ancora una volta siano state fatte delle scelte molto discutibili, limitando il tutto al solo movimento tramite D Pad e non sfruttando lo stick analogico. Se è pur vero che il tutto risulta comunque godibile e preciso, resta comunque l’amaro in bocca per una decisione solo parzialmente convincente, nonostante l’ampio ventaglio di possibilità a disposizione. Avviando il gioco per la prima volta sarà possibile selezionare quattro differenti opzioni, a seconda se deciderete di giocare in single o con degli amici. Il Puzzle Mode vi permetterà di partecipare ad un’impegnativa sfida in cui dovrete districarvi attraverso l’enorme numero di cinquecento livelli, che diverranno sempre più difficili mettendo a dura prova i vostri nervi. Anche l’Endless Mode in tal senso vi chiederà di sfidare voi stessi attraverso un tempo infinito, con lo scopo di ottenere il miglior punteggio possibile. Lo Shooting Mode consisterà in una simpatica variante sul tema, con la quale potrete interagire in modo più dinamico sfruttando il Wii Remote per lanciare le bolle selezionandone il colore adatto e mirando al punto corretto. Inutile dire che non dedicherete molto tempo a queste prime tre modalità, ma vi cimenterete con molta più soddisfazione nella rimanente, soprattutto se avrete la fortuna di poter giocare in compagnia di qualcuno. La modalità Multiplayer rappresenta infatti una delle poche idee davvero originali di questa versione, nonostante come tutto il resto del gioco non possa contare su una realizzazione esente da difetti. Lo schermo non sarà infatti diviso in alcun modo e tutti i giocatori (fino a un massimo di otto in contemporanea) potranno libero sfogo all’azione attraverso un vero caos di colori, musiche e bolle che esplodono. Se inizialmente non ci capirete nulla e anzi vi verrà voglia di tornare a qualcosa di più tradizionale, dopo qualche partita inizierete a prenderci la mano ottenendo discreti risultati e trovando come spunto d’interesse anche il semplice fatto di poter infierire sui vostri poveri avversari devastandoli a più non posso con bolle di cui non riusciranno a liberarsi se non con molta fatica.
Tanti colori da far venire il mal di testaBust-a-Move Bash! Riesce a convincere, ma offre anche molte perplessità. La realizzazione tecnica risulta molto semplice e per quanto le capacità del Wii non siano state minimamente prese in considerazione in sede di sviluppo, a dei fondali funzionali, ma troppo poveri di elementi degni di nota si abbina una grafica in stile super deformed che fortunatamente nonostante tutto è rimasta molto simpatica e colorata, producendo un piacevole effetto japanese style. Durante le sessioni più caotiche vedrete lo schermo riempirsi sempre più di bolle colorate, le musiche farsi più intense nel ritmo e il ritmo divenire sempre più incalzante. Obiettivamente quel fascino derivante da un gameplay tipicamente arcade è rimasto invariato e la sensazione di giocare a un titolo retrogame emerge in più d’una occasione, ma proprio per questi motivi non può non risultare evidente un confronto con il passato e una chiara perdita d’originalità della serie. Seppur discretamente divertente e longevo, soprattutto in multiplayer, i punti davvero positivi da sottolineare si esauriscono subito. La meccanica non appare adeguatamente migliorata per tenere il passo con le recenti produzioni del mercato videoludico e le troppe similitudini con i precedenti episodi abbinate ad un sistema di controllo spesso fastidioso incidono inevitabilmente sul giudizio complessivo di un titolo che, se proposto a prezzo budget, poteva dire tranquillamente la sua, ma così altro non resta che il rammarico per un’altra gloria del passato che tristemente si avvia sul viale del tramonto.
– Inizialmente divertente…
– Cinquecento livelli da completare
– Multiplayer molto interessante
– …ma solo per breve tempo
– Tecnicamente molto datato
– Sistema di controllo impreciso
5.5
La serie di Bust a Move sembra essere ormai arrivata ad un vicolo cieco scandito da un impoverimento del concept disarmante, che ben poco degnamente può essere accostato allo splendore dei primi episodi. Tecnicamente il gioco non è esente da difetti e anche il gameplay, seppur appositamente ritoccato per l’occasione, non appare mai sufficientemente solido da giustificarne l’acquisto lasciando al giocatore una giusta sensazione di appagamento. Prendetelo in considerazione solo se siete interessati alla serie e non avete avuto mai occasione di giocare ai recenti capitoli, altrimenti concentrate la vostra attenzione su titoli più ispirati e che siano in grado di portare qualcosa d’innovativo come esperienza. Con quello che costano al giorno d’oggi i giochi è sempre meglio pensarci non due, ma tre volte prima di lanciarsi in un acquisto.