Recensione

Burnout

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a cura di Sem

Burnout rappresenta quanto di più simile all’arcade game di Namco, Ridge Racer. Fondamentalmente però l’impianto di gioco si distacca per contenuti e struttura, laddove in Ridge Racer si era richiamati a gareggiare con altri avversari su lineari circuiti, dove l’unica difficoltà era rappresentata dalla conformazione della pista, nel titolo dei Criterion, dovremo ingaggiare sfrenate corse attraverso il traffico cittadino gareggiando con tre avversari computerizzati, arrivando alla fine dei tre interminabili giri (circa due minuti a giro), primi e indenni da incidenti…Già perché la difficoltà maggiore risiede nella capacità di evitare la mole di autovetture che ci si pareranno di fronte e vi posso assicurare che data l’incredibile velocità a cui si è sottoposti la vostra prontezza di riflessi sarà messa a dura prova!Inoltre, come se non bastasse, gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire una barra di energia in basso a sinistra dello schermo, che una volta riempita, con una semplice pressione del tasto dedicato, farà schizzare la nostra fiammante auto verso nuovi ed impressionati picchi di celerità…insomma andrete a tutta birra!

Grafica e sonoroGraficamente come già menzionato, il gioco si muove in modo incredibilmente veloce e fluido, costantemente ancorato sui 60 Fps. I poligoni su schermo si sprecano per quantità ma a volte peccano per qualità a causa di texture di dubbia fattura che stonano incredibilmente con il resto del comparto grafico togliendo più di un punto alla valutazione generale del tutto.Un’altra caratteristica però è stata mantenuta da Ridge Racer…l’annoso problema delle scalettature, al quale in certi frangenti si è cercato di rimediare con un uso massiccio del Motion Blur, ad esempio, negli spettacolari replay degli incidenti che intercorrono durante la gara, oppure quando viene azionato il turbo. D’altronde pare che nella generazione attuale dei titoli PS2 se si vuole ottenere una certa dote, in questo caso la velocità, bisogna irrimediabilmente rinunciare ad altre caratteristiche.Il sonoro non è nulla di speciale ma nemmeno orrido: le colonne sonore sono nella norma mentre gli effetti si fanno ben volere, grazie ad una buona riproduzione dei motori e dei numerosi crash ai quali dovrete far fronte.

Giocabilità e longevitàUn discreto titolo arcade che purtroppo non tocca i livelli di eccellenza mostrati nelle demo preliminari.I circuiti sui quali gareggiare non sono moltissimi, ma abbastanza per garantire una settimana di gioco intensivo e gli avversari si presentano piuttosto ostici.Gli amanti dei giochi senza fronzoli accoglieranno Burnout molto bene mentre i fruitori delle simulazioni simil GT3 non ne andranno di certo pazzi.Il pregio principale di questa produzione Criterion è l’immediatezza che permetterà ai più di familiarizzare presto con il sistema di controllo e di guida del mezzo che non si presenta minimamente come una realistica riproduzione, ma siamo comunque in ambito arcade e per ciò, sotto questo punto di vista, accettabile.

La velocità e sempre elevata.

Immediatezza.

Un titolo arcade.

Un titolo Arcade.

Evidenti problemi grafici.

6.8

Mi sento di consigliare l’acquisto di questo titolo solo ai giocatori occasionali che, in quanto tali, non pretendono tantissimo da un gioco se non qualche ora di svago e immediatezza d’apprendimento.

Voto Recensione di Burnout - Recensione


6.8

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