Bright: Recensione del film Netflix con Will Smith e Joel Edgerton
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a cura di YP
Bright arriva nel momento giusto per Netflix, dopo l’acquisizione di 20th Century Fox operata da Disney, la famosa piattaforma di streaming inizia a sentirsi minacciata da un mercato che, con ogni probabilità, vedrà presto l’arrivo di un fortissimo antagonista. La necessità di produrre contenuti originali validi è quindi più impellente che mai, magari proponendo anche format diversi oltre alle serie e agli sporadici film. Bright è infatti il primo vero blockbuster prodotto con un budget cospicuo, utile a tentare quantomeno d’inserirsi nel panorama dell’intrattenimento moderno che, ad oggi, continua ad essere il campo che offre il miglior rapporto investimento/guadagno per tutte le grandi major. Al timone ci sono David Ayer (Suicide Squad) e Max Landis (Chronicle); il primo in qualità di regista e co-sceneggiatore, il secondo invece incaricato principalmente della sceneggiatura. Due figure che dovrebbero garantire una certa resa, magari non perfetta -come insegna la loro carriera-, ma comunque funzionale. Ed è proprio così: Bright è una produzione imperfetta ma interessante, arricchita da Will Smith che ovunque lo metti funziona, spalleggiato da un Joel Edgerton in versione orco un po’ tonto ma dal cuore puro.
Nella Los Angeles di Elfi, Orchi e Fatine
Will Smith è sempre efficace
La prima parte è molto azzeccata
Nel complesso divertente e piacevole da seguire
Quando il focus si sposta dall’action al fantasy il film perde molto
Registicamente un po’ pigro, soprattutto verso la fine
Sceneggiatura che sul finale diventa infantile, ricalcando temi e dinamiche classiche delle favole
6
Bright è un film piacevole che ci propone un universo interessante e piacevole da vedere e seguire. La prima parte del film è particolarmente azzeccata, salvo poi perdersi in uno sviluppo che quando vira sulla componente fantasy diventa un po’ scontato, banale e fiacco dal punto di vista registico. Tutto sommato però l’esperimento è riuscito, aiutato anche dal solito Will Smith che dopo Suicide Squad torna a lavorare con Ayer, aiutandolo a rendere la produzione decisamente migliore di quel che poteva essere se orfana della sua presenza scenica. Siamo molto curiosi di vedere il sequel, sperando che i punti deboli vengono rafforzati e che la mitologia venga raccontata ed esplorata con più profondità.
Voto Recensione di Bright: Recensione del film Netflix con Will Smith e Joel Edgerton - Recensione
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