Breath of Fire II
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a cura di Mauro.Cat
Breath of Fire II è lontano dalle straordinarie atmosfere di molti prodotti Square. Le tinte pastello di Secret of Mana o l’incredibile trama di Chrono Trigger erano una generazione avanti rispetto al prodotto Capcom.Giocai BoF II in originale ai tempi del SNES in compagnia, a casa di un amico che lo possedeva, e, forse per questo, ricordo il titolo con particolare nostalgia anche perché fu una vera impresa completarlo. Videogiocare in gruppo eleva a mio parere la qualità di un prodotto. Chi sviluppa videogiochi che necessitano materia grigia per proseguire pone davanti al giocatore ostacoli che richiedono riflessione e talvolta spirito di iniziativa. La difficoltà è soggettiva e l’intuizione fortunata ha talvolta più rilievo del raziocinio. Ricordo che nell’ambientazione della balena rimanemmo bloccati per mesi (non per giorni… ed era un periodo in cui i siti internet con le soluzioni erano ancora per pochi o nel mondo delle idee) su una banalità incredibile. L’aspetto divertente è dato dal fatto che nessuno del gruppetto di amici ebbe l’illuminazione. Nei giochi di ruolo capita di arenarsi, ma questa volta fu per davvero troppo tempo.La porzione prima del finale del titolo poi nasconde una “bad end” davvero originale (a quei tempi). Se Ryu si rifiuta di entrare nel dungeon finale, una frase a schermo sottolinea la vittoria della forze del male, la loro conquista del mondo… ed il gioco si conclude! Vincono i cattivi. È possibile poi riprendere dal salvataggio precedente e proseguire nel gioco accettando l’impresa richiesta. Tutto ciò fu per lacombricola un vero colpo di scena ed un occasione per farsi due risate.
Il gdr secondo CapcomBreath of Fire II prodotto e sviluppato da Capcom e Laguna viene pubblicato per SNES in Giappone nel 1994 fino ad arrivare nel 1996 in Europa (dopo la solita lunga trafila per la localizzazione in inglese). Il titolo viene riproposto nel 2002 su Game Boy Advance. Da circa un mese è disponibile su Virtual console di Wii a 800 Wii Points. BoF II è un classico gioco di ruolo, oggettivamente caratterizzato da uno stile piuttosto superato, che costringe il giocatore a viaggiare da una città all’altra combattendo e risolvendo quest secondarie piuttosto riuscite. La visuale cambia se ci si muove in città e nei dungeon rispetto a quando si viaggia sulla mappa principale. Percorrendo la mappa principale gli spostamenti risultano essere più rapidi.Il protagonista del titolo è un ragazzino dai capelli di colore blu di nome Ryu e tutta la trama ruota attorno alla rinascita di alcuni draghi e demoni. Proseguendo nell’avventura il cast si arricchisce di riusciti personaggi che, pur ricalcando i canoni tipici dei gdr (la maga, il forzuto, il tizio con le armi da lancio e così via) risultano profondi e simpaticamente caratterizzati. I personaggi possiedono caratteristiche che possono essere sfruttate anche nella mappa principale per attraversare alberi o colpire oggetti. Combattendo gli otto eroi guadagnano punti esperienza e salgono di livello.La grafica è colorata e molto gradevole. Serve decisamente allo scopo. Le animazioni dei nemici e lo stile un leggermente diverso adottato nelle due fasi di gioco sono più che convincenti. Quando si affrontano le quest o si visitano le città lo stile è quasi super deformed, nei combattimenti i personaggi hanno un tratto più serio molto legato allo stile fantasy. I combattimenti si svolgono a turni ed il giocatore può utilizzare nel party quattro personaggi alla volta. Come spesso succede nei giochi di ruolo la frequenza dei combattimenti a turni potrebbe scoraggiare molti avventurieri a causa delle continue interruzioni. I combattimenti, non molto originali per quanto riguarda i comandi (niente di nuovo rispetto ai soliti attacca, magia, difendi, etc.) sono piuttosto profondi proprio grazie alla buona varietà del party ed ai quattro personaggi giocanti.La trama è piuttosto originale e si sviluppa con buoni colpi di scena. Riuscita è l’interazione con i personaggi non giocanti specie all’interno delle città (per ottenere informazioni, acquistare oggetti etc.). Il titolo è molto lungo.
Party timeI personaggi sono otto (più pare un personaggio segreto…)Ryu è il protagonista della storia e le sue origini hanno a che fare con la dinastia dei draghi. Il classico eroe che si sacrifica per salvare il mondo.Bow è un “canuomo” o meglio un cane antropomorfo. Utilizza una sorta di arco (da cui il nome) ed l’amico d’infanzia del protagonista. Nella prima parte dell’avventura viene accusato di essere un ladro.Katt è il mio personaggio preferito. Questa è una gatta umanoide (con qualche richiamo alla Felicia di Darkstalker) armata di bastone e grande combattente. Quando rimanemmo bloccati nel gioco il trucco banale era proprio colpire con il suo bastone un oggetto dello scenario.Rand è il forzuto del gruppo. Una sorta di uomo cavallo molto potente.Spar è un uomo pianta. Non ha sesso ed è l’ultimo personaggio ad unirsi al party. È molto utile perché grazie a lui si possono attraversare i boschi e si apre un mondo nuovo da esplorare. Fondamentale. Come tutti gli ultimi arrivati richiede un discreto lavoro per essere portato ad un buon livello.Nina è la maga. Una principessa della città del cielo (Windia) esiliata dal luogo natale a causa delle sue ali nere portatrici di sventura. Classica maga debole fisicamente ma necessaria se portata ai livelli più alti.Jean è un uomo rana grassoccio e piuttosto comico che combatte con una sorta di fioretto.Sten è una scimmietta molto agile, ma nel complesso piuttosto debole. Forse è il personaggio meno equilibrato della ciurma.
Dieci anni dopoRiprendere in mano grazie alla Virtual Console un titolo che, pur non essendo considerato un grandissimo rpg, per me aveva un importanza particolare mi ha fatto un certo effetto. Il secondo episodio resta a mio parere il migliore della serie. Il titolo scorre spedito e le sorprese non mancano. Purtroppo come spesso capita con i gdr ci si deve scontrare contro una struttura rigida che potrebbe non piacere a tutti. BoF II è un titolo di stampo molto classico, richiede tempo e voglia. Per proseguire è necessario dedicare intere sessioni di gioco all’innalzamento dei livelli dei personaggi. La trama impone poi che tutti i protagonisti della storia siano ben addestrati. I giochi di ruolo non si sono evoluti moltissimo negli ultimi anni e, a parte poche serie rimaste di moda, sono sempre meno frequenti. Questo è un prodotto piuttosto lungo che vale gli otto euro richiesti e che potrebbe interessare agli amanti dei gdr. Su Virtual Console al momento è uno dei migliori esponenti del genere (limitati in numero a dire il vero). Non molto originale ma valido, divertente, impegnativo e lungo.
– Storia avvincente
– Personaggi principali carismatici
– Tecnicamente valido
– Lungo
– Struttura un po’ rigida
– Molti incontri casuali
7.2
Breath of Fire II è un gdr molto classico che già ai tempi dell’uscita si poggiava su solide basi. Se desiderate salvare il mondo e cercate un’avventura con combattimenti a turni piuttosto lunga ed impegnativa questo titolo potrebbe fare al caso vostro. Il ritmo di gioco è lento rispetto ai prodotti più recenti ma il party ben amalgamato e la trama avvincente. Un buon gdr tipico di inizio anni novanta. Se cercate un prodotto del genere qui andate a colpo sicuro.
Voto Recensione di Breath of Fire II - Recensione
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