Breath of Fire - Dragon Quarter
Advertisement
a cura di Fabfab
La saga di giochi di ruolo di “Breath of Fire” è indubbiamente da annoverarsi tra le più significative ed importanti uscite su console: i suoi segni distintivi erano rappresentati dal fatto che il protagonista (che si chiama invariabilmente Ryu) fosse sempre, in qualche modo, collegato ai draghi e che la protagonista (sempre e comunque Nina) avesse le ali.Il nuovo episodio della serie, il primo per PS2, era atteso con una certa ansia dai fan e Capcom non ha voluto deluderli elaborando un titolo che presenta molte significative novità rispetto ai predecessori…
Un mondo sotterraneoIn un tempo ormai dimenticato la Terra fu scossa da una catastrofe senza precedenti: i cieli furono oscurati, i fiumi divennero velenosi e gli esseri umani si videro costretti a lottare per la sopravvivenza in un pianeta non più amico. A milioni perirono e i pochi rimasti, per sopravvivere, si videro costretti a rifugiarsi sotto terra, dove fondarono un vero e proprio regno, Deep Earth, con capitale Sheldar: agli esseri umani si sostituirono le macchine quali dominatrici della superficie.Ancora oggi l’umanità vive nel sottosuolo e nessuno più ricorda com’è fatto il cielo; Ryu, il protagonista (non ve l’aspettavate, eh?), è un soldato di Sheldar che eventi misteriosi e strani incontri spingeranno ad intraprendere un rischioso viaggio verso la superficie…Naturalmente il nostro eroe non viaggerà solo, potendo contare sull’aiuto dell’amico Bosch, della ribelle Lin e della dolcissima Nina (una ragazzina con le ali…).
Scenario OverlayLa più significativa novità di questo capitolo, oltre all’ambientazione underground e opprimente, è rappresentata dal cosiddetto Scenario Overlay che dovrebbe aumentare esponenzialmente longevità (il gioco non supera la ventina di ore) e rigiocabilità del prodotto! Per finire completamente questo Breath of Fire – Dragon Quarter sarà infatti necessario rigiocarlo più e più volte: ricominciandolo disporremo di personaggi più forti ed inoltre sbloccheremo nuovi avvenimenti oppure, semplicemente, potremo superare ostacoli che la prima volta si erano rivelati insormontabili. Ogni volta che il vostro party verrà sconfitto, vi verrà domandato se desiderate ripartire dall’ultimo salvataggio effettuato oppure ricominciare daccapo l’avventura: in quest’ultimo caso potrete trasferire abilità, equipaggiamento, punti abilità del clan e soldi, in modo da poter ricominciare con un personaggio più forte di quello precedente e la procedura è ripetibile all’infinito!Se si verificheranno determinate circostanze potrebbero capitare nuovi eventi che non si sono verificati la prima volta che avete giocato, comparire scene precedentemente invisibili, sbloccate vie che prima erano chiuse, svelate aree nascoste…
La vita sottoterraPer il resto il nuovo gdr di Capcom è abbastanza classico: col vostro party vi aggirerete per dungeons senza fine, infestati da mostri e occasionalmente intervallati da un essenziale save point.I combattimenti non sono casuali: i nemici sono infatti ben visibili sullo schermo ed è anche possibile decidere se e come affrontarli. Come detto, infatti, può capitare di trovarsi di fronte ad avversari troppo forti per essere battuti, almeno in questa sessione di gioco: a volte basta evitarli e prendere un’altra strada, altre occorrerà attirarli lontano con apposite esche ed aggirarli.Le trappole a disposizione variano da semplici esche, quali la carne fresca e i funghi, a letali ordigni quali bombe e dinamite.I combattimenti si svolgono a turni: ogni personaggio ha a disposizione un certo numero di AP (Punti Attivi) da utilizzare sia per muoversi che per attaccare: dover camminare molto per raggiungere un avversario potrebbe costringerci ad utilizzare solo l’attacco meno efficace a disposizione perché i pochi AP rimasti non permettono altro…Ogni personaggio si caratterizza per poteri ed armi a disposizione: Ryu, ad esempio, potrà fare ricorso ai suoi poteri “dragheschi” ma dovrà farlo con parsimonia perché potrà farvi ricorso solo un certo numero di volte in tutto il gioco e se supera il limite l’avventura ha termine.Agendo sempre nel sottosuolo, per la maggior parte del gioco non dovremo fare altro che esplorare i grigi e tetri ambienti, scoprire nuove strade per proseguire sconfiggere o evitare i mostri che li presidiano: alla lunga, in effetti, si avverte la mancanza di quella varietà e quel respiro epico presente nei precedenti capitoli e che viene qui a mancare per la quasi totale omogeneità delle ambientazioni…Anche il gameplay, riducendosi per lo più all’esplorazione di dungeons e ai combattimenti contro i mostri, fa risaltare fin troppo l’eccessiva linearità della trama: non che i gdr “all’aperto” lo siano meno, ma più di una volta si ha la sensazione di giocare a una versione nipponica di “Baldur’s Gate: Dark Alliance”!
Viaggio al centro della terraGraficamente Capcom ha fatto un lavoro più che positivo anche se non del tutto convincente: l’adozione del cel shading ha reso i personaggi colorati e molto cartoonosi, decisamente piacevoli da vedere e ottimamente animati, anche a livello espressivo. Gli ambienti invece sono poco dettagliati, anonimi e fin troppo grigi e tetri: se in parte questo può essere giustificato con la scelta di un’ambientazione underground e fatiscente, l’eccessiva ripetitività di elementi e strutture è senz’altro indice di una programmazione al risparmio da parte dei ragazzi di Capcom.Molto valida, invece, la colonna sonora, che accompagna ottimamente le nostre peregrinazioni, donando molta atmosfera al gioco; il gioco inoltre è stato interamente localizzato in italiano e, una volta tanto, è stato fatto un buon lavoro.La longevità, infine, piuttosto bassa per un gdr, viene incrementata sia dalla difficoltà intrinseca del gioco, con pochi save points disseminati senza criterio apparente, sia dalla necessità di portarlo a termine più volte per poterlo apprezzare nella sua interezza.
– Un gdr diverso dal solito
– Più impegnativo della media
– Ottima colonna sonora
– Le ambientazioni underground potrebbero deludere gli appassionati della saga e dei gdr classici
– È necessario rigiocarlo più volte per sbloccare tutto
– Pochi salvataggi mal distribuiti incrementano eccessivamente la difficoltà
7.7
Capcom prova a distinguersi dalla massa proponendo un gioco di ruolo diverso dal solito, pur mantenendo alcune delle classiche caratteristiche della saga di “Breath of Fire”: Breath of Fire – Dragon Quarter vanta un’ambientazione sotterranea molto cyber-punk, un ottimo sistema di combattimento e l’innovativa trovata dello Scenario Overlay: d’altronde il fatto di muoversi unicamente in oscuri dungeons, di trovarsi a dover ricominciare tutto fin troppo spesso e di non dover fare altro che esplorare e combattere potrebbe stancare molto presto il giocatore abituato ad avventure ben più epiche e “ariose”.
Un prodotto un po’ diverso dal solito, pur mantenendo le meccaniche di gioco classiche, tipiche della serie: se la sua originale ambientazione ed il particolare gameplay vi solleticano l’appetito è probabile che vi divertirete parecchio a portarlo a termine, per tutti gli altri consiglio un’occhiatina preliminare…
Voto Recensione di Breath of Fire - Dragon Quarter - Recensione
Advertisement