Breach
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a cura di Pregianza
Un gatto non può uccidere una tigre in un confronto diretto. Per farcela il povero micio deve inventarsi qualcosa di davvero geniale che possa prendere il suo temibile avversario alla sprovvista. Atomic Games è il gatto di questa storia: studio relativamente piccolo e dotato di risorse limitate con base in America, è conosciuto più che per i suoi lavori, per la controversia legata a Six Days in Fallujah (un FPS divenuto famoso perchè Konami, inizalmente interessata a pubblicarlo, ha in seguito deciso di abbandonare il progetto per i complessi temi trattati, legati alla guerra in Iraq). Un duro colpo per la software house, che ha quindi deciso di concentrare i suoi sforzi su di un altro FPS, Breach, questa volta indipendente e completamente online. L’attrattiva principale del gioco? Ambienti completamente interattivi dove tutto può esser fatto a pezzettini. Il concetto non è male e, seppur già utilizzato da altri giochi in passato, avrebbe potuto rivelarsi vincente nelle sfide multiplayer. Si dà il caso però che gli sparatutto dotati di modalità online estremamente curate e divertenti non manchino e che non sia un’impresa facile competere con case del calibro di Valve, Bungie e Treyarch partendo dal nulla. Atomic ha avuto il coraggio di tentare, ma dopo aver provato il suo ultimo sforzo dobbiamo purtroppo dire che i muri distruttibili rischiano di crollargli addosso.
Non importa quanto possente sia un’arma, nulla può contro gli invincibili alberi d’adamantioBreach è un gioco totalmente online e in quanto tale non ha alcun tipo di trama. Vi ritroverete semplicemente nei panni di un soldato delle squadre speciali, impegnato a scaricare tutto il piombo possibile e immaginabile addosso ad altri militari. Il gameplay del gioco ricorda da vicino la serie Call of Duty, con armi imprecise se utilizzate sparando a casaccio che diventano nettamente più efficaci quando si mira, modalità che però limita i movimenti. Tra le altre azioni è possibile scattare per un tempo limitato, procedere accovacciati e sferrare attacchi ravvicinati. C’è però una novità: il sistema di coperture. Non che la meccanica sia rivoluzionaria, questo è certo, ma la si vede raramente negli sparatutto in prima persona e questo basta a renderla un’aggiunta interessante. In Breach il cover system è reso ulteriormente atipico dal fatto che, una volta entrati in copertura, la telecamera passa in terza persona. La meccanica funziona, ma non è esente da difetti. Capita di trovarsi davanti a bug occasionali che impediscono un adeguato posizionamento e spesso si viene colpiti anche quando nascosti in luoghi apparentemente sicuri. Ad esempio, ripararsi dietro ad una sottile lamiera d’acciaio è ovviamente una mossa poco furba, ma un muro di cemento armato dovrebbe perlomeno fermare i colpi di una pistola, invece alle volte i proiettili avversari trapassano anche questo genere di barriere come se fossero di burro. Altro problema del gioco è l’incredibile lentezza dei soldati. Vi sembrerà di arrancare sul campo di battaglia, non di camminare, e vi assicuriamo che lo scatto non migliora di molto la situazione.Non potersi muovere rapidamente potrebbe anche risultare positivo in un gioco di questo genere: la mancanza di fulmini a ciel sereno che entrano in una stanza e fanno stragi sparando e saltando da tutte le parti dovrebbe rendere un FPS nettamente più tattico e ragionato, ma la verità è che lo rende solo un campo di battaglia paradisiaco per camper e cecchini. Durante uno scontro un cecchino di una certa esperienza non ha la minima difficoltà a mettere in fila un’uccisione dietro l’altra, una volta trovata una posizione adeguata, e anche le mappe apparentemente meglio strutturate non riescono ad arginare completamente la tendenza che molti giocatori hanno già ora a fermarsi in una zona ed aspettare pazientemente le loro vittime. Se pensate inoltre che la possibilità di distruggere edifici e muri sia sufficiente ad eliminare questo genere di fenomeni potreste rimanere delusi. Infatti Breach pecca proprio in quella che dovrebbe essere la sua caratteristica dominante, l’interattività degli ambienti. Vero, tutte le strutture in legno, compresi ponti e casolari, possono venir distrutte a forza di proiettili, ma per sfondare muraglie in pietra è d’obbligo l’utilizzo di un lanciarazzi e si tratta di armi speciali sparse in numero davvero scarso per le mappe. Una volta utilizzati i 3/4 missili di una particolare sessione le vostre capacità di devastazione delle coperture sarà piuttosto limitata, e il gioco non risulterà differente da un qualunque altro sparatutto. Nella maggior parte delle partite questa caratteristica dà più l’impressione di essere di contorno che non un fondamentale del gameplay. Impossibile poi non notare la curiosa resistenza degli alberi, del terreno e di alcune specifiche locazioni, che risultano praticamente indistruttibili dinnanzi a qualunque genere di forza. Peccato, un’occasione mancata.
Sto giocando contro dei ninja? Continuano a scomparire!Breach presenta una certa somiglianza con la serie Call of Duty anche nel sistema di Perks, classi ed equipaggiamenti, anche se non raggiunge minimamente la complessità del suo illustre rivale. Durante le varie sessioni guadagnerete esperienza grazie alle uccisioni o al completamento di obiettivi, punti che in seguito potrete spendere per migliorare il vostro alter ego. Le modalità sono quelle tipiche del genere: Deathmatch a squadre, Convoglio (che consiste nello scortare delle camionette fino ad un traguardo sotto il fuoco nemico), Retrieval (cattura la bandiera), Infiltrazione (tipica modalità conquista in cui dovrete mantenere il controllo di un certo numero di zone) e Unico Sopravvissuto (in pratica un Deathmatch senza respawn). Come tipologia di missioni il quantitativo è più che sufficiente, ciò che delude è invece il numero delle mappe: solo 4 se non si considera la versione notturna di Passage. Il gioco presenta inoltre un’altra grossa lacuna, la latenza. Forse dovuta al fatto che le partite sono hostate e non basate su dei server, la latenza che ci si trova a dover affrontare è davvero mostruosa in moltissimi casi. Si fatica parecchio a trovare un host con una connessione accettabile e in alcune partite capita di assistere a vere e proprie “magie del lag”, con avversari che si teletrasportano da una parte all’altra dello schermo o si muovono lasciandosi dietro immagini residue. Inutile dire che si tratta di un problema piuttosto irritante per un gioco online.Quello che rende i difetti ancora più fastidiosi è che Breach risulta comunque un videogame passabile. Il gameplay non è da buttare e i comandi rispondono bene. Inoltre il sistema di coperture e la distruttibilità degli ambienti riescono effettivamente ad aggiungere un po’ di tattica e divertimento al tutto, anche se lo si nota raramente. Il gioco però non può competere con i capolavori del genere, in particolare poi se si considera che titoli come Team Fortress 2 vengono venduti all’incirca allo stesso prezzo.
Boom. Si è rottoIl gioco di Atomic Games non stupisce in nulla, neppure nella grafica e nel sonoro, entrambi discreti, ma completamente privi di verve e originalità. La fisica del gioco è ottima quando si spara ad oggetti che possono effettivamente venir danneggiati. Non si può dire lo stesso per il ragdoll dei corpi, con cadaveri che alle volte si incastrano nei muri in preda alle convulsioni. I bug sono una piaga notevole in molte partite e capita di andare incontro a dei fastidiosi crash e freeze dello schermo più di quanto si vorrebbe. Chissà però che gli sviluppatori non riescano a correggere alcuni di questi problemi e a migliorare il loro titolo con delle patch future.
– Gli ambienti distruttibili sono interessanti e aggiungono strategia ai match
– Sistema di perks ed esperienza discreto
– Gameplay abbastanza solido
– Latenza alta nella maggior parte delle partite
– Pieno di bug
– Ambienti distruttibili non sfruttati a dovere
– Poche mappe
– Scarsa originalità
6.0
Breach è un’occasione mancata. Gli sviluppatori di Atomic Games hanno creato un gioco con delle idee interessanti, ma non applicate a dovere. Siamo davanti ad un FPS discreto che può regalare qualche ora di divertimento agli appassionati, ma è piagato da numerosi bug e problemi che lo rendono nettamente inferiore alla concorrenza. Non è da escludersi che il gioco riesca comunque in futuro a crearsi un’utenza numerosa, ma viste le sue mancanze e la spietata concorrenza non sarà facile.
Voto Recensione di Breach - Recensione
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