Recensione

Boulder Dash

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a cura di Melkor

Nel corso delle varie recensioni dei titoli per Commodore 64 abbiamo più volte esaminato giochi che hanno fatto la storia e che sono stati più volti ripresi nel corso degli anni. Quello che andremo a descrivere ora è considerato una delle migliori creazioni dell’era arcade ed ha accompagnato i ricordi di moltissimi utenti. Ecco quindi che dopo ventiquattro anni dall’uscita originale fa il suo ritorno grazie alla piattaforma Virtual Console su Nintendo Wii il famoso Boulder Dash.

Mattone dopo mattoneLa trama di Boulder Dash è tanto semplice quanto è complicata la struttura di gioco. Impersonerete un coraggioso scavatore dal nome di Rockford, il quale ha come unico obiettivo quello di recuperare più diamanti possibili. Detto questo vi troverete fin dal primo livello ad essere catturati dalla geniale meccanica, che vi vedrà immersi in un livello pieno di massi e di terra dalle diverse densità. In una struttura molto simile a quella di Bomberman dovrete andare a scavare dei veri e propri cunicoli sotterranei in modo da raggiungere le cavità contenenti i suddetti cristalli. Distribuiti in giro vi saranno tuttavia dei massi che andranno a cadere una volta tolta la terra dalla loro base e che vi faranno perdere una vita se non presterete attenzione. Anche i diamanti agiranno con le dinamiche dei massi, ma avranno una densità minore e quindi se vi cadranno sul capo non vi uccideranno anche se andranno comunque a compromettere il delicato equilibrio del livello. Come se non bastasse, incontrerete alcuni esseri sotterranei che vi ostacoleranno ma che allo stesso tempo saranno fonte di enormi ricchezze se riuscirete in qualche modo a fargli cadere sopra uno dei massi. Prendete tutti questi elementi e riuniteli all’interno di un piccolo livello per ottenere l’immensità tattica e la genialità che questo gioco contiene. Non sempre infatti vi basterà scavare lontano dai temibili macigni ma molte delle volte gli stessi livelli saranno strutturati in modo da farvi risolvere dei veri e propri rompicapi i quali vi terranno per molti minuti legati allo schermo. Se ad oggi i titoli simili a Boulder Dash sono molti, vi è un forte sapore nostalgico che aleggia su questo gioco e sicuramente catturerà tutti coloro che riusciranno ad apprezzare le sue interessanti dinamiche.

Procuratevi una palaLa grafica di Boulder Dash è quasi monocromatica ed ogni livello sarà composto da una singola tonalità. Il nostro Rockford è ben caratterizzato e la sprite scelta riesce ad identificare i tratti principali del nostro scavatore. L’interfaccia con le informazioni sarà presente sulla parte superiore dello schermo e vi indicherà il tempo limite entro il quale dovrete completare il livello ed i punti ottenuti. Potrete anche visualizzare quanti massi e quanti diamanti sono presente in modo da farvi una idea della condizione di gioco. La difficoltà cresce linearmente con il susseguirsi dei livelli e sicuramente alcune volte dovrete fare più di un tentativo per avanzare verso l’obiettivo finale. Il sonoro è quanto di più classico si possa aspettare da un titolo nato su C64 ed infatti gli effetti sintetizzati vi accompagneranno nel corso dei quadri divenendo a volte anche troppo ripetitivi. Il sistema di controllo è come sempre riprodotto alla perfezione e potrete utilizzare sia il Wii Remote in posizione orizzontale che il Classic Controller, come infine il joypad per GameCube. Manca totalmente una modalità multiplayer ma crediamo che pochi ne sentirebbero la mancanza vista la particolarità del prodotto in questione.

– E’ uno dei migliori titoli di quel periodo

– Ipnotico

– Non risente del trascorrere del tempo

– Musiche a volte ripetitive

– Nessuna modalità multiplayer

– A volte frustrante

7.0

Boulder Dash è uno dei migliori titoli pubblicati durante la generazione arcade e lo dimostrano i numerosi apprezzamenti che nel corso degli anni questo titolo ha ricevuto dalla critica. Nonostante il trascorrere del tempo, la giocabilità sembra non aver subito flessioni e sicuramente riuscirà dopo pochi minuti a catturare l’attenzione di chiunque voglia mettersi alla prova. Forse uno dei rari casi in cui il prezzo di 500 Wii Points può considerarsi giusto. Si tratta indubbiamente di un prodotto enormemente datato se considerato da un semplice punto di vista tecnico, ma sorprendentemente riesce a risultare piacevole grazie a delle idee, per l’epoca ma anche adesso, simpatiche e divertenti. Se siete appassionati di vecchi arcade fateci un pensierino.

Voto Recensione di Boulder Dash - Recensione


7

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