Blossom Tales: The Sleeping King, recensione dello zelda-like per Switch
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Con The Legend of Zelda: Breath of the Wild che ha di fatto oscurato tanti buoni giochi usciti lo scorso anno, ancor meno possibilità di visibilità si è presentata per i titoli minori, cannibalizzati da un capolavoro eletto game of the year da tante testate e rimasto a lungo una preferenza assoluta per le sezioni di gioco principali degli utenti. Ancor più difficile, si capisce, è riuscire ad emergere quando sei un gioco che di Zelda ne ricalca pedissequamente ogni aspetto. Blossom Tales: The Sleeping King lo fa senza nascondersi, ma preferisce tuffarsi nel passato e omaggiare le origini di questa iconica saga.
Once upon a time
Lo zelda-like sviluppato da Castle Pixel è un concentrato di nostalgia che vi riporterà immediatamente indietro nel 1992, quando su Super Nintendo usciva uno dei capitoli più apprezzati di sempre, ossia The Legend of Zelda: A Link to the Past.
È davvero difficile non accostare Blossom Tales a questo titolo storico e a chi è arrivato dopo, ma è anche complicato resistere alla sua incredibile malia, che vi avvolgerà dall’inizio alla fine grazie a un ritmo di gioco pressoché perfetto e una struttura che di certo non inventa nulla di nuovo, eppure sa come amalgamare con maestria tutti quegli elementi che hanno decretato il successo di A Link to The Past.
Un aspetto ben riuscito e davvero particolare è la narrazione, che si sviluppa spesso in maniera indiretta. Vi basti pensare che verrete introdotti al gioco da un nonno che si siede davanti a un camino assieme ai suoi due nipotini e racconta loro la storia della protagonista, col giocatore che vedrà questa simpatica scena introduttiva prima di passare all’azione vera e propria, mentre diverse sortite verbali si presenteranno a più riprese e nei momenti clou del gioco.
Giusto per fare qualche esempio, capiterà che dobbiate affrontare dei nemici senza sapere chi sia il loro leader; uno dei nipotini lo chiederà al nonno (e dunque a voi) e sarete costretti a scegliere se dovrà essere una regina pirata o un ninja bandito. Sebbene queste situazioni non siano frequenti, fanno ben capire quanto Blossom Tales: The Sleeping King voglia mettere un po’ di pepe alla vicenda, tentando di sorprendere (riuscendoci solo a tratti) il giocatore, che non dovrà solo “subire” la storia ma potrà cambiarne alcuni piccoli dettagli.
Lily’s revenge
Controllare Lily è sempre un piacere: tra attacchi diretti con la spada, colpi caricati che provocano un maggior quantitativo di danni o colpi con salto che se ben assestati possono essere devastanti, la nostra eroina non si farà mancare nulla per affrontare le minacce che popolano il mondo di gioco, sempre vario e ben costruito. Può anche pararsi col suo fido scudo e, già delle prime fasi dell’avventura, potrà utilizzare un utilissimo arco con le frecce. Quest’ultimo dovrà anche essere utilizzato anche per superare dei non troppo complicati enigmi ambientali, perfettamente incastonati nel contesto di gioco. Si tratta la maggior parte delle volte di interruttori a distanza da “accendere” con frecce infuocate, o altri mini puzzle che richiedono l’ausilio di oggetti d’offesa differenti come le bombe, anch’esse disponibili quasi sin dall’inizio.
L’arsenale di Lily è efficace e vario, ma il giocatore si ritrova ben presto costretto a fare una cernita tra le armi tutte le volte che gli serviranno: la spada è assegnata di default a un tasto, mentre un massimo di altre due possono essere assegnate ad altrettanti tasti. Sebbene sia palesemente una scelta di design, rimane difficilmente accettabile, soprattutto in virtù del fatto che molti tasti di Switch rimangono inutilizzato per nessun motivo apparente. Capiterà infatti di dover interrompere delle sezioni di combattimento o dei puzzle in corso perché dovrete manualmente inserire l’arma che più vi sarà utile a seconda delle situazioni.
L’art design è caratteristico e distintivo, idealmente realizzato con blocchi rettangolari e con geometrie semplici, quasi elementari ma di buon impatto visivo. Si sposa bene con le musiche in chiptune, accattivanti e in grado di rimanervi nella memoria mentre vivrete questa bizzarra ma divertente avventura, consigliata non solo agli amanti dei vecchi Zelda, ma anche a chi è appassionato del genere: non ne resterete affatto delusi.
– Divertente e appassionante come i vecchi Zelda
– Narrazione ben orchestrata
– Solido e ben strutturato
– Un po’ troppo derivativo
– A tratti fastidiosa la scelta di due soli slot per le armi
8.0
Blossom Tales: The Sleeping King è un titolo che omaggia i vecchi Zelda e che sembra essere ritagliato appositamente per la nuova console di Nintendo. Divertente, appassionante e con un modo di narrare sui generis, riuscirà a ravvivare la vostra fame per il genere e tenervi impegnati in attesa dei pezzi grossi in arrivo quest’anno.
Voto Recensione di Blossom Tales: The Sleeping King, recensione dello zelda-like per Switch - Recensione
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