Recensione

BloodRayne

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a cura di Frik

BloodrayneNegli ultimi anni il filone horror sta vivendo un momento molto fortunato; il dopo Resident Evil ci ha riservato infatti una moltitudine di titoli che hanno spesso cercato di rinnovare il genere con trovate più o meno riuscite, oppure tentato di creare degli ibridi tra il survival horror classico e altri generi.Bloodrayne si inserisce in questo ultimo filone e, partendo da un’ambientazione horror, ci propone di investigare per impedire che i nazisti riescano a sfruttare forze soprannaturali per conquistare il mondo (qualcuno ha detto Indiana Jones ed i predatori dell’Arca perduta?).

GameplayAl di là della liceità e della coerenza dello scenario ci troviamo ad impersonare Rayne, un essere mezzo-donna mezzo-vampiro che, in un abitino sado-maso, è chiamata ad affrontare mostri e nazisti attraverso una serie di ambientazioni in giro per il mondo.Il gioco che vi troverete davanti è un picchiaduro un po’ splatter con l’aggiunta di qualche banale enigma ed una minima vena di Rpg data dalla “evoluzione” che caratterizzerà il personaggio durante il gioco. Scendendo nel dettaglio, nella vostra lotta contro il male avrete a disposizione due lunghe lame a mo’ di spade e la possibilità di utilizzare le armi da fuoco che troverete in giro per i livelli o che sottrarrete alle vostre vittime.Gli enigmi come già detto non vi terranno mai impegnati più di tanto e l’unica cosa che sarete costretti a cercare sarà la strada per terminare il livello o l’ultimo mostro dello stesso, da affrontare obbligatoriamente per poter passare allo stage successivo.Il lato Rpg è rappresentato dalle capacità della nostra eroina che, progredendo nel gioco, salirà di livello e sarà in grado di sferrare attacchi sempre più potenti ed articolati; acquisirà inoltre ulteriori capacità soprannaturali come quella di dilatare lo spazio-tempo, riuscendo così a muoversi agilmente in un mondo che si muove al rallentatore (una specie di bullet-time alla Max Payne), tutte caratteristiche che contribuiranno a tenere vivo l’interesse per l’azione.Le idee, da questo punto di vista, anche se non certo rivoluzionarie non mancano ma, come si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.E a proposito di mare vorrei lanciare un’appello: non che io sia un grande esperto di vampiri, ma assolutamente non mi risulta che questi siano allergici in qualche modo all’acqua… all’aglio sì, alle croci pure, ma non capisco perché in questo gioco si debbano evitare le paludi come se si trattasse di lava…A parte questo mio dubbio il maggiore problema di questo titolo è senza dubbio la giocabilità: non è raro infatti trovarsi in difficoltà a causa di un sistema di controllo troppo approssimativo.Questo si manifesta soprattutto dove ce n’è maggiormente bisogno, ovvero nelle fasi in cui si richiede un minimo di precisione (salti e così via), senza parlare poi della telecamera…I combattimenti in conseguenza di questo non risultano essere molto appassionanti e nonostante siano sbandierate combo e super mosse varie vi ridurrete a schiacciare sempre lo stesso tasto senza capire il perché.Praticamente assente risulta invece essere la componente della suspence.

Grafica e sonoroTecnicamente questo titolo lascia molto a desiderare. Nonostante, infatti, i colori siano pochi e sbiaditi (per rendere l’ambiente più cupo?) ed i modelli poligonali dei personaggi piuttosto scarni e poco dettagliati (scelta minimalista?), il tutto scatta piuttosto allegramente e questo, unito alla necessità di spostare di continuo la telecamera per capire dove stiamo andando, non gioverà né ai vostri occhi né al vostro stomaco.Le ambientazioni sono diverse tra loro, realizzate con sufficiente cura e buona parte degli oggetti su schermo possono essere distrutti donando un tocco di interattività al tutto.Abbastanza complicato risulta, invece, capire quali pareti siete in grado di sfondare e quali no; soprattutto all’inizio questa difficoltà vi farà perdere qualche vita.Buona infine la realizzazione di alcuni effetti come quello della dilatazione spazio-temporale.Il sonoro passa per lo più inosservato, tranne quando nel bel mezzo di un combattimento la nostra protagonista si lascia andare a commenti fuori luogo con una voce totalmente estranea all’azione.Per il resto risulta essere in linea con il gioco.Un ultimo appunto riguarda la localizzazione: sul mio Cubo nonostante la confezione dicesse che il gioco era in Italiano tutto risultava essere in francese non so se sia un caso o la mia consolle… ma è così.

LongevitàLa storia abbastanza intrigante vi porterà probabilmente a finirlo una prima volta, durante la quale le missioni vi terranno sufficientemente impegnati e la progressione, a parte qualche piccolo, inconveniente risulterà tutto sommato piacevoleUna volta finito però difficilmente lo rigiocherete.

-La storia

-Il sangue

-Gli abiti di Rayne

-La realizzazione

-Poco coinvolgente

6.3

Questo è il classico esempio di un gioco potenzialmente molto divertente e ricco di buone idee, ma rovinato da una realizzazione tecnica veramente sotto tono.

Difficilmente questo titolo riuscirà ad appassionare i videogiocatori più esigenti, anche se non escludo che potrebbe risultare interessante per i fanatici di vampiri e situazioni splatter.

Voto Recensione di BloodRayne - Recensione


6.3

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