Black & White2
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a cura di Maxduro
Il primo Black & White era sostanzialmente uno strategico in tempo reale che ci calava nei panni di una Divinità il cui obiettivo era di conseguire il potere assoluto nei confronti di altre Divinità avversarie. B&W, però, introduceva alcuni elementi del tutto nuovi rispetto alla concorrenza coeva; la presenza di una creatura virtuale da addestrare nel corso del gioco (praticamente un pet virtuale), la possibilità di compiere scelte morali o immorali nei confronti del nostro popolo e conseguentemente cambiare il nostro allineamento; ma soprattutto una struttura di gioco inusuale, dalla progressione lenta che lasciava spazio alla sperimentazione e all’inventiva e si discostava notevolmente dai canoni rigidi di avanzamento proposti dagli RTS concorrenti. Proprio quest’ultima caratteristica ha letteralmente diviso a metà il pubblico di giocatori che lo hanno provato, fra chi ha amato questa maggiore libertà creativa e interpretativa e chi, al contrario, ha trovato questo ritmo di gioco troppo lento e questa struttura alla lunga tediosa. Black & White 2 (B&W2) nasce con l’obiettivo di migliorare lo schema di gioco del suo predecessore, rendendo l’esperienza di gioco più gratificante e strutturata, e in larga misura vi riesce anche se con l’inevitabile sacrificio di quella libertà d’azione e originalissimo ritmo che avevano caratterizzato la sua prima incarnazione ludica.
La struttura di gioco In B&W2 si fondono in maniera elegante e funzionale differenti tipi di gioco. C’è una componente di “city building”, c’è una componente RTS, nel caso in cui si voglia puntare sulla costituzione di un esercito per conquistare le città avversarie; c’è il “virtual pet” da gestire e addestrare ed infine tutta una serie di sottogiochi che richiederanno fantasia e un pizzico di ingegno per essere risolti. Tutte queste fasi in sostanza ripropongono la struttura introdotta dal primo B&W ma tutte presentano una grande quantità di miglioramenti e rifiniture che rendono l’esperienza di gioco decisamente più fruibile rispetto all’originale. Anche in B&W2 impersoneremo i panni di una Divinità e avremo il non facile obiettivo di salvare il nostro popolo, i Greci, dalla rovina, e riportarlo a fasti oramai dimenticati, prima che i malvagi Aztechi li distruggessero e conquistassero il potere sulle terre immaginarie di B&W2.
Essere Dei In quanto Divinità, i vostri poteri sono grandi ma sono uniti a doppio filo con le vostre città ed in definitiva con il vostro popolo. Saranno infatti i cittadini a fornirvi l’energia necessaria per interagire con il mondo, compiere miracoli o devastazioni e la vostra stessa sfera di influenza sarà determinata in ultima analisi dalla devozione che riuscirete a ottenere (con le buone o con le cattive) dai vostri cittadini. Conseguentemente, prendersi cura dei cittadini e dei loro bisogni sarà il vostro primo obiettivo ed interesse, e farlo è diventato molto più facile, intuitivo e remunerativo che nel primo B&W. B&W2 è infatti caratterizzato da una delle più intuitive, immediate ed eleganti interfacce di gioco che mi sia mai capitato di utilizzare. L’uso dei menù è ridotto al minimo indispensabile, tutto è a portata di mouse e pochi movimenti vi consentiranno sempre di compiere anche la più complessa delle azioni. Qualche esempio? Al contrario del precedente B&W, le necessità del popolo, siano esse cibo, case e quant’altro, si materializzeranno sempre nel vostro centro città; per soddisfarle ci basterà selezionare l’edificio dal centro città e trasportarlo nel punto in cui vogliamo che sia creato. Vogliamo crearne altri? Niente di più semplice, basterà selezionare le fondamenta dell’edificio appena creato e trascinarle in una posizione differente per creare in quella posizione un nuovo edificio. Gli edifici si allineeranno automaticamente alle strade vicine consentendovi così di mantenere in ordine la vostra città. Anche la creazione delle strade ha un che di magico; basta infatti cliccare su un punto qualsiasi di una strada preesistente e trascinare nella direzione in cui si vuole creare la nuova strada. Perfino l’utilizzo di pannelli informativi contestuali è estremamente intuitivo. Passando la “mano divina” su una qualsiasi struttura o cittadino sarà possibile visualizzare tutte le informazioni necessarie e utili per quella particolare unità. Più tempo indugiamo su una unità più informazioni verranno visualizzate. Molto del vostro tempo, quindi, potreste decidere di impiegarlo nella costruzione di una città magnificente e grandiosa ed in effetti questo è anche uno dei metodi per conquistare le città vicine. Quando infatti raggiungeremo determinati traguardi di “magnificenza” i popoli vicini abbandoneranno di loro spontanea volontà i loro aggregati urbani e ci imploreranno di unirsi alla nostra comunità.
La via della guerraNaturalmente potremmo decidere che l’attività dell’imprenditore edile non fa per noi e che al contrario l’arte della guerra e la strada della conquista forzata costituiranno le nostre strategie di gioco. In questo caso dovremo concentrarci sulla costruzione di un esercito imponente costituito anche da centinaia di unità, che ci permetta di sbaragliare il nemico. Qui entra in gioco la componente più strettamente RTS di B&W2 visto che ci troveremo a imbastire continuamente conflitti e schermaglie con le civiltà nemiche e a bilanciare sostanzialmente la natalità della nostra città da un lato (serbatoio essenziale per le nostre truppe) e il continuo assottigliamento delle nostre fila dall’altro (dovuto alle incessanti lotte). Purtroppo è sul versante tattico che B&W2 mostra il fianco ad alcune critiche, principalmente in virtù di una perfettibile intelligenza artificiale delle truppe e ad una scarsa variabilità strategica. Visivamente i combattimenti in B&W2 assomigliano tantissimo a quelli di titoli del calibro di Rome Total War, con centinaia di unità contemporaneamente presenti su schermo che si guerreggiano senza posa; naturalmente non c’è paragone in termini di complessità tattica. Di fatto potremo creare solo due tipi di unità, guerrieri armati di spada e scudo e arcieri, i primi, formidabili nello scontro ravvicinato e i secondi maestri dell’ingaggio a distanza. Inoltre le vostre truppe non sono da considerare semplice carne da cannone, ma progrediranno di battaglia in battaglia diventando via via più esperte (a patto che sopravvivano), infliggendo più danni e resistendo maggiormente a quelli inferti dagli avversari. Detto questo, le tattiche di schermaglia sono purtroppo abbastanza limitate e in genere basterà costruire un esercito che superi di numero quello avversario per averne la meglio. Anche le mura e l’assalto ad esse, pur rappresentando un momento divertente e godibile della produzione, non presentano significative implementazioni tattiche. Nelle prime fasi di gioco i soldati avversari non saranno in grado di abbatterle, e basterà schierare file di arcieri su di esse per tenerne a bada un vasto numero. Nelle fasi più avanzate di gioco, quando entrano in scena le armi d’assedio, sarà necessario approntare una difesa più stringente ed eventualmente far scendere in campo la creatura e i suoi straordinari poteri.
Animaletto Divino Il possesso e la gestione della Creatura fu certamente uno degli aspetti più originali di B&W e continua ad esserlo in questo seguito. All’inizio del gioco ci verrà chiesto di compiere una scelta fra quattro Creature disponibili, il Leone, il Lupo, la Scimmia (l’orango per essere precisi), e la Mucca. Ognuna con le sue peculiarità e caratteristiche, con l’unico obiettivo di compiacerci ed esserci fedeli e incarnare in terra la nostra potenza divina. Questi, inizialmente, bonari e antropomorfi animaletti sono dotati di un’intelligenza artificiale piuttosto avanzata e cresceranno nel corso del gioco in maniera dinamica a seconda delle nostre inclinazioni e dei nostri insegnamenti. Croce e delizia degli amanti del primo B&W, l’addestramento della creatura ha rappresentato per tutti una notevole sfida. Il sistema di addestramento del simpatico cuccioline è rimasto invariato e cioè sarà possibile premiarlo con delle carezze, se riteniamo abbia compiuto un’azione giusta o riempirlo di schiaffoni per fargli capire che qualcosa “non si fa”. Il punto è che in B&W era impossibile capire cosa passasse realmente nella testa della creatura nel momento in cui compiva una determinata azione e bastava un attimo di ritardo nel punirla o premiarla per sortire spesso l’effetto educativo opposto a quello che si voleva. Ecco che capitava che la creatura divorasse i nostri soldati durante un combattimento oppure facesse la popò sulle nostre belle ville.In B&W2 possiamo affermare che questo problema è stato completamente risolto, merito di un sistema di controllo puntuale dell’attività della creatura e della possibilità di assegnarle dei ruoli precisi. Il meccanismo è semplice, ogni qual volta la creatura è in procinto di compiere una determinata azione, apparirà un fumetto sulla sua testa in cui è riportata per iscritto la frequenza con cui la creatura tenterà di eseguirla (ad esempio, “mangerò spesso i cittadini” oppure “mangerò ogni tanto i cittadini”). Intervenendo a questo punto è possibile modulare finemente il comportamento del nostro grosso animale da compagnia attraverso l’immutato sistema carezze/schiaffoni. Inoltre è possibile assegnare un ruolo preciso alla creatura sia esso costruttore, intrattenitore o soldato stando però sempre attenti a non mortificare il suo libero arbitrio e a farlo cadere in depressione. Con queste premesse si capisce quanto in B&W2 il ruolo di questi straordinari esseri possa rivelarsi efficace sia che si desideri utilizzarli come aiuto per la costruzione della città, sia che s’intenda farne degli spietati e possenti combattenti.
Male o bene Nel corso di B&W2 starà a noi scegliere la via del male o quella del bene e vi assicuro che ogni minima decisione o azione che prenderete va a ripercuotersi in maniera sensibile sul nostro allineamento. In alcuni casi tali ripercussioni sono ovvie, ad esempio se raccogliete un cittadino e lo scagliate deliberatamente in un crepaccio state compiendo un atto di estrema malvagità; in altri casi invece le conseguenze di alcune scelte sono più difficili da stabilire a priori. Ad esempio se decidete di creare una locanda nella città per sollevare il morale dei vostri lavoratori potreste sortire l’effetto di favorire l’alcolismo e ridurre il tasso di lavoro e questo è male. Qualunque saranno le nostre decisioni, il nostro impero e la nostra creatura si modificheranno coerentemente grazie ad una tecnologia di morphing in tempo reale che consente a tutti gli elementi dello scenario di modificarsi visivamente anche in maniera radicale. Così, il terreno fertile e le strade illuminate da placidi lampioni si possono trasformare in lande aride in cui echeggiano le grida dei cittadini torturati o sacrificati per il nostro volere. La creatura cambia incredibilmente se scegliamo un allineamento malvagio e da imponente e simpatico bestione si trasforma in colossale e spaventosa incarnazione della nostra malvagità. La questione delle scelte morali è maggiormente enfatizzata in B&W2 in particolare dall’indipendenza che gli autoctoni greci mostreranno nei nostri confronti. Se lasciati a loro stessi, continueranno a produrre, mangiare, procreare seguendo una serie di semplici ma efficaci istinti artificiali a differenza che in passato; in B&W, infatti, abbandonarli per pochi minuti significava ritrovarsi con una città allo sbando. Questo a mio avviso rende molto più coinvolgente intervenire in un modo o nell’altro sulle loro vite digitali e conferisce alla questione morale un peso specifico ben diverso che nel primo B&W.
Il regno di Dio Graficamente parlando, B&W2 si pone ai vertici della categoria com’era lecito aspettarsi da un titolo di questa portata. In particolare colpisce l’incredibile possibilità di zoomare istantaneamente dalla visione “satellitare” dell’isola di turno alle formiche sul terreno. Meravigliosi anche gli effetti d’illuminazione globale utilizzati per conferire al naturale compiersi del ciclo giorno/notte un fascino ed una verosimiglianza stupefacente. Anche l’audio eccelle grazie ad effetti tutti azzeccati, i dialoghi doppiati in italiano e le immancabili e divertenti canzoncine e filastrocche che accompagnano (come facevano nel primo) diverse quest secondarie che è possibile intraprendere su ogni isola.
HARDWARE
MULTIPLAYER
assente
– Meravigliosa interfaccia grafica
– Notevoli miglioramenti rispetto al primo B&W
– IA dei cittadini migliorabile
– Solo 8 isole da giocare
– Nessun tipo di modalità di gioco differente
8.4
Ci troviamo senza dubbio di fronte ad un gran bel gioco, coinvolgente, divertente e decisamente originale, pur trattandosi un seguito. Tutto ciò che B&W ha rappresentato con la sua prima incarnazione è stato riproposto fedelmente in B&W2 senza edulcorare quegli elementi fondamentali che lo avevano reso unico. Certo, i cambiamenti ci sono e sono evidenti, soprattutto nella direzione di rendere l’esperienza di gioco meno dispersiva che in passato e di offrire una campagna più strutturata, ma personalmente ritengo che il titolo ne abbia giovato molto. B&W2 risulta così estremamente fruibile anche per il giocatore occasionale che magari avrebbe potuto storcere il naso di fronte alla sua prima, indimenticabile versione e allo stesso tempo godibile per chi invece cerchi un degno successore del capolavoro. L’unico vero difetto è la sua brevità (solo otto isole da giocare di cui le prime rappresentano dei tutorial) e l’assenza di ulteriori modalità di gioco. Provatelo senza remore.
Voto Recensione di Black & White2 - Recensione
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