Recensione

Black

Avatar

a cura di Stefy

Black è un concentrato di spettacolarità hollywoodiana: guardare una sequenza di gioco ci fa pensare ad un film dove i protagonisti danno libero sfogo alle possenti armi che hanno in pugno. Così il gioco Criterion si concentra unicamente sulla natura distruttiva di ogni singolo proiettile, regalandoci soddisfazione ed insieme potenza. Questo è il principio base di Black e qui non ci piove, entrare nel vivo del gioco non fa altro che esaltarci, darci una scarica d’adrenalina: la possibilità di distruggere quasi tutto, vedere muri crollare sotto i nostri colpi, le nuvole di polvere che si alzano, le urla dei soldati colpiti, i corpi che volano, i detriti che si spargono ovunque ci riempiono di soddisfazione, ma si sa, le cose belle durano poco. Infatti sotto tutta questa spettacolarità Criterion ha abilmente nascosto una struttura di gioco che di innovativo ha ben poco…

Il solito eroe di tutti i giorniLa storia è quella del sergente Keller, membro di una squadra antiterrorismo, impegnato nella cattura di un ex-agente vendutosi ad un’organizzazione chiamata “La Settima Ondata”. Il tutto è raccontato come un flashback, dove tutto viene spiegato dai filmati pre-missione. Una trama poco incisiva che vi porterà in giro per il mondo per scoprire tutta una serie di intrighi.

Le vane speranze Scendiamo in campo, imbracciamo le nostre armi e buttiamoci nella mischia. Basta poco per entrare in sintonia con il sistema di controllo, semplice e fluido, che garantisce la massima gestibilità già dopo la prima missione, catapultandoci, così, direttamente tra le meraviglie della sua potenza di fuoco: arrivano i nemici ad ondate ed iniziamo a sparare. Subito ci è chiaro che Black ci permette di far fuori gli avversari in molti modi diversi, ora usando bombe a mano, ora lanciarazzi, cisterne e casse di esplosivo da far saltare, muri da colpire con granate per far schiattare quel soldato che se ne stà lì nascosto, il quale poi immancabilmente spiccherà il volo.La promessa fatta da Criterion dove tutto può essere distrutto, ovviamente c’è, presentando un’ambientazione interattiva in grado di modificarsi sotto i nostri colpi, quindi si potrà utilizzare l’ambiente per il proprio tornaconto; usare un’arma può generare reazioni ambientali sempre diverse a seconda di dove si colpisce, il tutto poi associato sempre ad un effetto sonoro al di sopra della media. Tutto ciò avviene per buona parte del gioco, ma in sostanza si ha la solita impressione di poter radere al suolo, solo, quello che gli sviluppatori hanno deciso di farci distruggere. Purtroppo sono ancora tanti gli oggetti che restano lì fermi ed indifferenti sotto i nostri colpi, da poter dire che questo Black abbia portato grandi innovazioni. Non pensate subito a male, questo gioco presenta un’azione incessante e soddisfacente e merita di essere giocato da ogni amante del genere, ma la delusione fa sì che il titolo non è certo il titolo che ci si aspettava, infatti, mettendoci anche una campagna dalla durata breve, con otto missioni ambientate in città devastate, boschi, cimiteri ed altri scenari, ognuno da completare conseguendo una serie d’obiettivi principali comunicati di volta in volta (con la presenza di alcuni extra). In ogni caso il gioco viene completato in 6-7 ore, un po’ pochino direi… Il sistema di salvataggio è un’altra pecca del titolo, poiché è possibile salvare solo al termine della missione. anche se sono presenti dei checkpoint da cui ripartire in caso di game over, questi richiedono molto tempo prima di essere raggiunti, alquanto seccante se una persona non ha un pomeriggio intero libero per godersi il gioco. Altra lacuna del titolo è la mancanza di una modalità multigiocatore e anche dell’online, elementi ormai considerati vitali per uno sparatutto che si rispetti, aggiungiamoci anche dei nemici che non hanno una particolare intelligenza, ma che in compenso presentano un’estrema resistenza ai proiettili. Non dimentichiamo poi l’impossibilità di interagire con nessun oggetto e poi c’è la mancanza del salto che si fa sentire, quando ci sono quei maledetti muretti che proprio non ci si riesce a scavalcare! Beh, la somma fa il totale: non è il Black che avevano promesso! Purtroppo gli sviluppatori si sono dimenticati di inserire i requisiti minimi di uno sparatutto.

Uno spettacolo audiovisivo Tecnicamente il titolo è ottimo: il motore grafico riesce ad utilizzare al massimo ogni risorsa della nostra console, restituendone effetti finali veramente gradevoli. Nel complesso tutto il comparto grafico funziona alla perfezione e il frame rate, anche se non altissimo, è abbastanza stabile.Grande cura è stata riposta nella riproduzione delle armi e del vestiario, le ambientazioni sono diversificate e ben dettagliate, e la possibilità di distruggere quasi tutto vi lascerà appagati nel profondo, il tutto poi condito da tantissime esplosioni, riprodotte con un risultato visivo esaltante. Buone anche le animazioni, la fisica che governa i nemici segue comportamenti realistici, basta vedere i corpi che saltano in aria e il contorcere degli stessi in volo assumendo pose scomposte al loro impatto con il suolo. Positiva è anche la valutazione per tutto ciò che riguarda il sonoro: le musiche sono ben realizzate ed i temi cambiano in base all’azione in corso, incalzanti nelle situazioni di combattimento, appena accennate nelle fasi esplorative. Gli effetti dei colpi e delle esplosioni sono perfettamente ricreati, sottolineando nel migliore dei modi la spettacolarità dell’azione di gioco. Ogni singola arma ha un suo effetto sonoro e anche la riproduzione del rumore dei bossoli che cadono a terra cambia a seconda della superfice toccata. La localizzazione in italiano con un doppiaggio eseguito egregiamente vi permetterà di calarvi maggiormente nella parte.

– Tecnicamente impeccabile

– Grande impatto audiovisivo

– Mancanza del Multiplayer

– Poco longevo

– I.A. mediocre

7.5

Black è spettacolare, adrenalinico e votato alla distruzione, capace di incollarci allo schermo per godere a pieno degli effetti visivi e sonori che il titolo ci regala. Purtroppo dopo averlo finito non avremo nessuno stimolo a rigiocarci, poiché è carente di ciò che un buon fps debba darci, manca dei tratti essenziali di uno sparatutto, di stile ed anche di una storia avvincente. Se non fosse così penalizzato, il titolo si eleverebbe sicuramente a capolavoro da avere a tutti i costi. In ogni caso consigliato a tutti gli appassionati del genere.

Voto Recensione di Black - Recensione


7.5

Leggi altri articoli