Recensione

Bioshock 2

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a cura di drleto

Il Verdetto di SpazioGames

8.8

Vedersi assegnare da 2K il seguito di uno dei giochi più amati della corrente generazione dev’essere stato per i ragazzi di 2K Marin più un incubo che un onore. Bioshock è tuttora considerato un capolavoro non tanto per l’originalità del gameplay o per il maestoso comparto tecnico, quanto per l’incredibile atmosfera, che accompagnata da una magistrale narrazione degli eventi ha creato un memorabile affresco di Rapture, l’utopistica città sottomarina nella quale Andrew Ryan ha cercato di riunire tutte le più brillanti menti del secolo.Per Bioshock 2 è stato quindi necessario non solo provare a sistemare gli elementi ludici poco convincenti del primo capitolo, ma anche cercare una storia capace di rivaleggiare con l’epopea di Jack, che spinga il giocatore ad inoltrarsi nuovamente tra i sommersi meandri della città.Ci saranno riusciti? Trattenete il respiro, la discesa negli abissi sarà irta di pericoli.

Pinne, fucile ed occhialiCome molti ormai sapranno in Bioshock 2 vestiremo i solidi panni di un Big Daddy, appena risvegliatosi da un lungo coma, che lo ha portato a perdere le tracce di Eleanor, la sorellina alla quale era indissolubilmente legato. Siamo nel 1970, esattamente dieci anni dopo la caduta di Ryan e a Rapture si insegue una nuova utopia, quella della collettività, della fratellanza e del bene comune. Ma come tutte le cose della città anche questa ricerca è corrotta, violenta, assoluta.Oggi come dieci anni fa a combattere contro la guida spirituale del popolo, Sofia Lamb, è la dottoressa Tenenbaum, sempre impegnata nella strenua difesa delle sorelline, le innocenti vittime di questa follia, viste da tutti come un mero strumento per raccogliere l’A.D.A.M., la sostanza che ha reso dipendente la popolazione, in grado di conferire a qualsiasi essere umano poteri straordinari, come una forza superiore o la capacità di generare le fiamme.Il vostro ruolo di Big Daddy vi spingerà a fare qualsiasi cosa pur di ricongiungervi con la vostra protetta, come allearvi con vecchi nemici o combattere i vostri simili. La strada che vi porterà a Eleanor sarà infatti complessa e contorta: nessuno vi aiuterà per niente, anzi tutti vedranno in voi uno strumento per spostare gli equilibri, per guadagnare potere o per vendicarsi di vecchi torti. Ad ostacolare il vostro cammino ci penseranno i soliti Ricombinanti, i vecchi abitanti della città corrotti dall’A.D.A.M., affiancati da alcune letali new entry, come il Brute, un enorme e feroce colosso o le Big Sister, le letali macchine di morte che Sofia Lamb aizzerà sulle vostre tracce.In questo quadro voi vi muoverete piuttosto meccanicamente, spinti in avanti dagli eventi e dai suggerimenti dei vostri alleati, liberi di scegliere solo in poche occasioni, legate ad un percorso morale che avrà nuovamente il suo fulcro nel vostro rapporto con le sorelline.

Salvare o incassare?Esattamente come nel precedente capitolo in Bioshock 2 potrete decidere se salvare le sorelline o raccogliere l’A.D.A.M. contenuto in esse. Esteriormente una scelta semplice, non fosse che la vostra sopravvivenza è legata fortemente ad ingenti quantità di questa sostanza, necessaria per acquisire i Plasmidi, i quali vi doneranno nuove favolose abilità, o i Tonici, in grado di massimizzare le vostre capacità fisiche. Salvando le vostre piccole protette ne potrete assorbire solo una piccola quantità, mentre prosciugandole massimizzerete l’A.D.A.M. raccolto, permettendovi di diventare forti molto velocemente. E in una città come Rapture essere deboli equivale a morire.Fortunatamente, nel caso in cui sotto il vostro duro scafandro batta un cuore, vi saranno alcuni espedienti trovati dagli sviluppatori che vi permetteranno di aumentare le scorte di A.D.A.M. in vostro possesso, come combattere le Big Sister o scortare le sorelline nella loro raccolta della depravata sostanza. Queste fasi sono probabilmente la più grande novità a livello di gameplay di Bioshock 2, durante le quali dovrete resistere agli assalti dei Ricombinanti per tutto il tempo necessario alle sorelline per riempire la macabra siringa. In questi frangenti occorrerà studiare il terreno di scontro per provare ad imbastire delle difese efficaci, sfruttando i nuovi gingilli inventati per l’occasione, come proiettili trappola, mini torrette armate o hackerando telecamere di sicurezza e le postazioni armate. Quando anche tutto ciò non sarà sufficiente non rimarrà che agire in prima persona, sfruttando le possenti armi a vostra disposizione, come la trivella, la fiocina o la sparachiodi. Inizialmente vi sentirete goffi ed esposti, il vostro guscio troppo pesante per muoversi o evitare i colpi avversari e la vostra resistenza troppo scarsa per i colpi inferti. Proseguendo nell’avventura, grazie ai potenziamenti che sarà possibile acquistare dai distributori sparsi per la città, trovare nei recessi più nascosti o ricercare tramite l’analisi degli avversari diventerete sempre più forti e consapevoli dei vostri poteri, in grado di fronteggiare nemici sempre più potenti ed abbatterli con pochi colpi.Una crescita graduale, ma molto marcata, capace di coinvolgere il giocatore facendogli percepire il miglioramento. Diventerete più veloci, resistenti, forti, capaci di caricare gli avversari con un possente fendente o accumulare i propri poteri in un unico devastante colpo. Sia dal punto di vista delle armi che da quello dell’arsenale non assisteremo a grandi novità, i poteri principali saranno pressoché invariati o semplici variazioni da quelli standard, a cominciare dal classico Incinerate o Electro Bolt. La reale novità è quella di poter combinare i diversi poteri tra di loro, per nuovi letali effetti.

Cheese!Dal punto di vista prettamente ludico il lavoro di 2K Marin è stato incentrato nel rendere la fase di shooting del primo Bioshock maggiormente godibile, grazie ad una maggiore velocità dell’azione, una più precisa gestione del mirino e l’integrazione di alcuni momenti, come l’hacking di telecamere o la fase di ricerca, nel contesto di gioco e non più isolati in un minigioco a se stante. Per bypassare i sistemi di sicurezza di Rapture non dovremo più completare risolvere il rompicapo dei tubi, ma semplicemente stoppare un cursore nelle corrette zone di un indicatore a schermo. Questo avverrà nel bel mezzo dell’azione o persino a distanza grazie ad uno dei primi gingilli che troverete, e contribuirà a restituire un gameplay più frenetico e meno segmentato grazie anche alla possibilità di usare contemporaneamente plasmidi ed armi.Da quanto emerge finora Bioshock 2 è un prodotto sicuramente meglio strutturato e godibile del predecessore, che sfortunatamente manca di colpire il giocatore proprio sotto il profilo della trama, meno riuscita e coinvolgente rispetto al passato. Il secondo viaggio nelle viscere di Rapture riuscirà comunque a stupire e spingere il giocatore a scoprire il passato del protagonista e il suo legame con Eleanor, ma tutti coloro che hanno già giocato a Bioshock non potranno non notare la forte derivazione di un prodotto che non riesce a sostenere il peso della propria eredità, anche a causa della mancanza di un antagonista carismatico come Andrew Ryan e del senso di deja-vu che si prova ripercorrendo i freddi cunicoli della città, utilizzando i plasmidi o ricevendo una missione. Bioshock 2 vive infatti nell’ombra del predecessore e da questa non cerca di uscire, quasi per paura di scontentare gli esigenti fan. Questo atteggiamento ha portato ad avere un titolo completo, realizzato con assoluta competenza, ma che manca del carisma della freschezza del predecessore.

RetròLa forza della serie di Bioshock è l’atmosfera di Rapture, la cura maniacale con la quale la città è stata cesellata, fatta di bui cunicoli, ambienti devastati e sconfinate vedute degli alti palazzi. Uno spettacolo per gli occhi che oggi come allora colpisce non tanto per la qualità tecnica, quanto per la direzione artistica, le scelte cromatiche, l’omogeneità del contesto. Sotto il profilo tecnologico ci troviamo di fronte allo stesso gioco del 2007, con gli stessi difetti e gli stessi punti di forza. Texture che si caricano lentamente, alcune superfici in bassa definizione, la scarsa varietà di modelli dei nemici contribuiscono tutti a far sentire il peso del tempo a questo seguito, anche per via di una ambientazione oramai familiare, che ha perso quella carica di originalità che la contraddistingueva dalla concorrenza.Anche dal punto di vista sonoro gli sviluppatori hanno provato a seguire le orme tracciate da Bioshock, con una nuova infornata di musiche anni ’50 ed un doppiaggio molto buono, sia in inglese sia in italiano, che nonostante il minore carisma dei protagonisti, riesce a restituire un ottima personalità al prodotto.Dal punto di vista della longevità la storia può essere portata a termine in meno di dieci ore, un tempo persino inferiore a quello del predecessore, ma è stata aggiunta una corposa modalità multigiocatore per compensare la perdita.

MultishockSorprendentemente per un prodotto così legato alla componente narrativa, Bioshock 2 presenta una completa sezione competitiva con la quale sfidare i propri amici in serrate battaglie online. Diversamente dal solito vi è un forte legame con quanto visto finora, ovvero viene rappresentato il capodanno del 1959, momento in cui la follia si propaga per la città. Attraverso le partite effettuate e la crescita del giocatore si scopriranno nuovi dettagli su questo periodo fondamentale per capire l’epopea di Rapture.Ludicamente la struttura di gioco è piuttosto classica, vi saranno cinque classiche stipulazioni da giocare, con la possibilità di vestire i panni di un Big Daddy e far pendere le sorti dell’incontro verso il proprio team. Attraverso l’esperienza acquisita sarà possibile far crescere il proprio personaggio in modo da fargli guadagnare nuovi poteri ed equipaggiamento con il quale diversificare le sue abilità e specializzare il nostro gioco.Ad una prima impressione il lavoro svolto dai ragazzi di sembra di discreta fattura, grazie ad una modalità divertente che non andrà a riscrivere i capisaldi del genere, ma divertirà sicuramente per qualche partita. Rinviamo alla seconda opinione un’analisi più approfondita di questa modalità, in modo da capire meglio come gli sviluppatori possano resistere agli assalti di colossi quali Modern Warfare 2, Halo, Killzone e Battlefield.

– Gameplay perfezionato

– Crescita del personaggio soddisfacente

– Atmosfera immutata..

– ..Atmosfera immutata

– Ha perso la magia dell’originale

8.8

Bioshock 2 è un’opera sviluppata con molta maestria ed oculatezza, ma manca del coraggio necessario per fare in modo che il gioco venga ricordato al pari del predecessore. La modalità storia infatti ripercorre dal punto di vista narrativo, da quello emozionale e da quello ludico quanto visto due anni fa, evitando, per paura di scontentare i fan, sia di modificare la formula creata sia di integrarla con nuovi elementi. Ne risulta un prodotto divertente e godibile, ma che fallisce proprio nel punto di forza della serie, ovvero nella freschezza dell’ambientazione e nel raccontare la storia. Una campagna da meno di dieci ore ed un multiplayer poco più che accessorio rendono Bioshock 2 un titolo da consigliare ad occhi chiusi agli amanti del primo capitolo, ma non un capolavoro memorabile.

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