Billy Hatcher and the Giant Egg
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a cura di Alex64
A quanto pare, la SEGA e la Capcom hanno qualcosa in comune: ultimamente stanno convertendo di tutto e di più su PC, piattaforma di gioco che prima snobbavano e che adesso si rivela una miniera di quattrini per le loro casse. Peccato solo che la maggior parte delle volte si tratti di conversioni fatte letteralmente con i piedi, e con l’unico scopo di portare questo o quel titolo su Personal Computer nel minor tempo e con la minor spesa possibile. Adesso tocca a Billy Hatcher and the Giant Egg, un’esclusiva di qualche anno fa per Nintendo GameCube, che, al tempo, non fece certo gridare al miracolo, anzi, sarebbe più lecito dire che fece gridare all’orrore. Chissà come sarà venuta fuori la conversione PC, ad opera della SegaPC… andiamo a vedere.
Salvare i polli dai corvi?!?Billy Hatcher, il protagonista del titolo che ci accingiamo a recensire, è un character partorito direttamente dalle geniali menti del Sonic Team, gli sviluppatori che nell’estate del 1991 diedero vita ad uno dei personaggi videoludici più carismatici che la storia ricordi: Sonic The Hedgehog. Sonic, negli anni, è diventato una sorta di icona del nostro mondo e del nostro tempo, un’entità indipendente se vogliamo, sovrana, tanto che ancora oggi non sappiamo se il Sonic Team abbia creato Sonic o il contrario; del resto, prima del porcospino blu, il Sonic Team non aveva neanche un nome. Ad ogni modo, con queste premesse, un minimo di speranza era lecito averla. Infatti, se Billy Hatcher avesse avuto anche solo 1/3 del successo di Sonic, avremmo assistito comunque ad un nuovo fenomeno mediatico e anche ad un ottimo titolo. Così non è stato e così non è. La storia è quantomai anonima e scevra di senno, il gioco ambientato in un mondo di polli (?!?), e lo scopo è combattere i corvi (tramutati in mostri da non-si-sa-chi) che hanno gettato la “Terra del Mattino” nell’oscurità, liberando al contempo i polli anziani (che dovrebbero essere “i saggi” in grado di risvegliare il sole) intrappolati nelle uova d’oro. Se volevano cogliere il giocatore impreparato, offrendogli una trama originale e un gameplay atipico, ci sono riusciti, è fuori dubbio… se però fossero riusciti anche ad invogliarlo a giocare, sarebbe stato di certo meglio.
Il leggendario costume da polloEravamo rimasti che Billy Hatcher, prescelto salvatore dei polli, veniva d’improvviso catapultato in questo universo parallelo assieme ai suoi amici. Non è dato sapere né il come né il perchè di tutto questo, fatto sta che adesso ci troviamo, per opera del dio dei polli “Menie-Funie”, ad errare da umani in un mondo di pennuti; peggio del classico pesce fuor d’acqua insomma. Per ovviare a ciò, i programmatori hanno pensato bene di farci dono del leggendario costume da pollo, grazie al quale potremo confonderci tra gli autoctoni e “controllare” le uova che non di rado troveremo nei nidi sparsi per i quadri di gioco. Non risulta difficile da intuire che tutto quanto il gameplay è incentrato sul fattore egg control (il cugino sfigato del chaos control): combattere i mostri di livello, sconfiggere i corvi guardiani a presidio delle uova d’oro, azionare interruttori e quant’altro, sarà tutto possibile sempre e solo con l’ausilio di almeno un uovo alla volta, da far rotolare per i livelli e nutrire dandogli in pasto gli items (frutta e verdura) che troveremo nascosti in elementi scenario quali scatoloni, casupole, balle di fieno ecc da abbattere lanciandoci contro l’uovo stesso, o, più semplicemente, passandoci sopra. Una volta raggiunta la grandezza massima, l’uovo sarà pronto per la schiusa, e allora ci basterà fare “chicchiricchì” nei pressi dello stesso per ottenere un upgrade alla suit da pollo oppure, più semplicemente, liberare un animaletto che resterà a tenerci compagnia. Rompete l’uovo anzitempo e otterrete una frittata. Tramite il possesso dell’uovo potremo anche attuare le relative “tecniche uovo”, come il bounce jump (salto a mezz’aria) o l’egg dunk (la mega schiacciata), tecniche che ci verranno insegnate dai pulcini istruttori strada facendo. I livelli non sono lineari, c’è una timida componente esplorativa che di tanto in tanto fa capolino e che richiede la soluzione di compiti comunque facili e tutt’altro che impegnativi (trovare e premere interruttori o uccidere tutti i nemici in un’area delimitata). Una volta che avrete azionato tutto l’azionabile, raggiungete l’uovo d’oro in cui è rinchiuso il pollo anziano. Sconfiggete le guardie, covate l’uovo d’oro e liberate il tristo prigioniero, che provvederà con il suo richiamo magico a riportare il mattino sulla Terra del Mattino. E’ di fondamentale importanza che il sole torni a risplendere nel mondo dei polli, altrimenti le ripercussioni sul nostro saranno tragiche (e te pareva, viva la fantasia). Non diverte a parole e non diverte neanche giocandoci, credetemi. Ogni volta che andrete a completare un quadro, la schermata finale ci riassumerà punteggi e records, con tanto di ranking, in pieno stile Sonic The Hedgehog… e parlando proprio di Sonic, le uniche cose divertenti in questo titolo sono le ricorrenti “citazioni” che fanno del porcospino blu una sorta di special guest in Billy Hatcher and the Giant Egg; addirittura, prendendo sufficienti “monete pollo”, potremo utilizzare il c.d. “uovo del riccio blu”… chissà cosa nasconde.
Le uova quadrate scattano…Qualche annetto (3) è oramai trascorso dalla prima release cubica, andiamo quindi ad esaminare nel dettaglio i miglioramenti che sicuramente saranno stati apportati a Billy Hatcher and the Giant Egg… le classiche chicche postume implementate per offrire magari qualcosa di inedito agli utenti PC. Su tutte, svetta sicuramente il frame rate da galera, che ci costringe a selezionare – nella schermata opzioni grafiche – un valore non superiore ai 30fps, a fronte di continui cali che andrebbero ad inficiare (e non poco) il gameplay, nel caso in cui dovessimo scegliere i 60. Come seconda miglioria, abbiamo i crash a windows, magari nel bel mezzo della partita, con tanto di progressi andati in fumo e obbligo di ricominciare il livello da capo. A chiudere il quadro delle aggiunte tecniche (quasi me ne dimenticavo, me tapino) la possibilità di sparare al massimo la risoluzione… al solito molto utile. Ovviamente sono ironico, e, ovviamente, alla Sega non è passata neanche per l’anticamera del cervello l’idea di ottimizzare il codice e renderlo scalabile. Per quanto riguarda il resto, il quadro generale è riassumibile in una manciata di parole: pochi-pochissimi poligoni, scenari rozzi e per nulla ispirati, textures oscene, clipping anche peggio, effetti particellari assenti, ombre impazzite, acqua inguardabile… e personaggio principale decisamente antipatico, sia nelle movenze – goffe – che nelle animazioni – irritanti. Solo i colori si salvano, peraltro nell’alternanza di mattino e sera (desumibile anche dagli screenshot) qualcosa si perde. Chissà se anche sulle next gen Consoles la Sega avrà intenzione di continuare ad utilizzare il motore grafico cresciuto e paffuto su Dreamcast all’epoca dei due Sonic Adventures… è un pensiero che non mi fa dormire la notte, prima o poi dovranno mandarlo in pensione ‘sto engine. Per quanto riguarda il comparto audio, la classica fiera delle mediocrità: nulla da segnalare, o meglio, nulla che mi sia rimasto impresso e che valga la pena commentare.
Sistema di controllo…Il sistema di controllo non è assolutamente adatto (né è stato adattato) alla tastiera di un PC, addirittura tasti come “azione” e “salto” sono messi agli antipodi, visto che i programmatori non si sono presi neanche la briga di rendere le impostazioni di default “keyboard friendly”… e dunque, se sul Pad del Cubo avevamo i tasti “A” salto / “B” azione / “R” schiudi le uova, anche su tastiera – giustamente – avremo la medesima combinazione tasti. Voi sicuramente mi ammonirete dicendo: “basta cambiare impostazioni dal pannello configurazione tasti”… e io vi risponderò: “certamente”… “ma almeno l’illusione di averci lavorato a questa conversione potevano darla”.
Cosa ho fatto di male…Billy Hatcher è semplicemente un qualcosa da dimenticare. Sfiduciato, all’epoca non lo comprai per il Cubo. Eppure, quando qualche giorno fa mi è stata recapitata dal nostro Master Chief la versione PC da recensire, mi ero ripromesso che in caso di esito positivo me lo sarei andato a ricomprare anche per Cubozzo. Così non è stato e così non sarà mai. Questo nuovo personaggio è mal disegnato, mal proporzionato, odioso nelle sue movenze da pollo, senza carisma, senza carattere… semplicemente da cestinare. E’ tristemente risaputo che la Sega, e di riflesso anche il Sonic Team, si trovino in un periodo di crisi creativa allucinante. I passi falsi di questa storica casa di videogiochi ormai non si contano più, e spesso coinvolgono brand dal passato indiscusso come “Altered Beast”; anche episodi recenti legati alla vita del porcospino blu, come “Sonic Heroes” e “Sonic Riders”, danno a pensare che l’epoca d’oro, in cui i voti erano tutti dal 9 a salire, è ormai lontana. In aggiunta, questi nuovi “esperimenti” purtroppo non fanno che acuire la convinzione che di Sega sia rimasto solo il nome. L’augurio che tutti noi possiamo fare alla fabbrica dei sogni un tempo diretta avversaria di Nintendo è quello di tornare a splendere nel firmamento videoludico, di risvegliarsi dal sonno narcotizzante intervenuto dopo lo schiaffo morale della prematura morte del Dreamcast, ritrovando così il posto che le spetta nel mercato e, soprattutto, nei nostri cuori.
HARDWARE
Requisiti MinimiRequisiti ConsigliatiProcessore: P4 2GhzMemoria: 512Mb di RamScheda Video: Compatibile Direct3D con 64Mb di videoram
Sistema di ProvaProcessore: P4 3GhzMemoria: 1Gb di Ram DDR400Scheda Video: Ati Radeon 9800pro con 128Mb di videoramSettaggi: HighAA: AttivatoRisoluzione: 1280*1024FrameRate: 30fps (fps selezionabili dal menù opzioni grafiche)
MULTIPLAYER
Fino a 4 giocatori OffLine in split screen nella modalità sfida tutti contro tutti o a squadre. Richiesti almeno due controllers.
– Dai creatori di Sonic The Hedgehog…
– Praticamente nulla
– … che probabilmente non erano sobri
– Praticamente tutto
5.7
Dopo un confronto verbale con Sytri, è emerso che “Billy Hatcher and the Giant Egg” è un platform dalle scarse pretese e che come tale va preso. Si rivolge ad una fascia d’utenza abbastanza giovane, che vuole semplicemente passare del tempo senza far troppo riferimento alla trama, all’ambientazione, all’aspetto tecnico, o a chissà cos’altro. L’impegno richiesto per il completamento di ogni singolo quadro è minimale, e, infatti, non è neanche lecito parlare di “morte” del personaggio, il quale non correrà mai eccessivi rischi, se non quello di essere ammazzato dalle telecamere. La caccia agli emblem non vi porterà via più di 10 ore. La versione Cubica era senz’altro meglio, ed è indubbio che su Console un titolo del genere renda infinitamente di più… quindi, nel caso in cui decideste di farlo vostro, state abbastanza lontani da questa conversione, a meno che non possediate altra piattaforma di gioco se non il vostro PC.
Voto Recensione di Billy Hatcher and the Giant Egg - Recensione
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