Big Brain Academy
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a cura di Cyberdex
Toh, per la serie “ma non ci siamo già visti da qualche parte?”. Eh sì, ad una prima occhiata Big Brain Academy ha l’aspetto di un dejà vu neanche troppo difficile da cogliere, ma bando ai francesismi, soprattutto perché non meritano neppure di essere citati indirettamente i nostri cugini transalpini, che non digeriscono una pulitissima sconfitta ai rigori in Coppa del Mondo (perdonate l’escursione linguistica). Insomma, Big Brain Academy è prodotto, sviluppato e distribuito dalla grande N (Nintendo), altro non è che uno stuolo più o meno assortito di minigiochi atti ad allenare e, perché no, amplificare le nostre potenzialità cerebrali, è venduto a prezzo budget… i più attenti di voi non hanno titubato nel riconoscere una certa somiglianza con Brain Training, sbarcato nel (nostro) Vecchio Mondo non più di due settimane fa. Con tutta sincerità, è tale la somiglianza dei due concept di gioco che trovo difficile scovare il motivo della scissione dei due titoli, che forse avrebbero raggiunto un livello qualitativo maggiore se non fossero stati separati alla nascita come due pargoli che scontano la pena dei problemi relazionali di chi li ha messi al mondo. Soprattutto se consideriamo che una critica mossa ad entrambi i giochi riguarda il limite, più o meno evidente e reale, di ciò che può offrire al giocatore. Ma prendiamo atto di ciò che abbiamo fra le mani, ovvero due giochi distinti e separati, contraddistinti da fine simile perseguito con mezzi diversi.
Un gioco, un minigioco o cosa?Siamo sicuramente d’accordo su una cosa, e qui non ci sono opinioni che tengano, siamo di fronte ad un prodotto atipico. E’ difficile perfino individuare l’anima ludica di Big Brain Academy, che forse un gioco non è. Certo, diverte, è su cartuccia e si inserisce in un bel Nintendo DS, ma è sufficiente questo per classificarlo come gioco? L’impressione che si ha è quella di avere un prodotto già bello che finito di per sé, pronto ad essere utilizzato ma non giocato e portato a termine come qualsiasi gioco. In effetti, abbiamo a disposizione tre minigiochi per le cinque categorie disponibili (Algebra, Intuito, Memoria, Analisi, Logica), e in un mondo fatto di verità relative una certezza assoluta esiste, che tre per cinque fa quindici minigiochi. Non c’è altro, se non la gloria personale al raggiungimento di un buon risultato ad uno dei minigiochi, con tanto di medaglia assegnata, bronzea, argentata o dorata che sia, a seconda della vostra bravura. In più, ci viene dato un’ideale “peso” in grammi del nostro cervello, che a rigor di logica è direttamente proporzionale al nostro risultato ottenuto al minigioco scelto. Attenzione, però. Il peso così ottenuto riguarda esclusivamente l’area che siamo andati a toccare, ovvero Algebra, per esempio, o la Memoria. Per avere un peso più preciso, che riguardi l’intera massa della nostra materia grigia bisogna passare alla modalità “Esame”.
E’ ora di esaminare la nostra massa cerebraleDopo aver fatto un po’ di “stretching mentale” (così è denominata la modalità descritta pocanzi), si può passare a quello che poi è il vero clou del gioco, l’asse portante, ovvero l’assegnazione del peso del nostro cervello. Vengono assegnati cinque esercizi casuali, di difficoltà crescente, appartenenti alle cinque diverse sezioni del nostro cervello, già elencate nel paragrafo precedente (se avete difficoltà a ricordarle, vi consiglio un po’ di allenamento con la Memoria). Gli esercizi devono essere completati in un determinato lasso di tempo, generalmente intorno ai 60 secondi, commettendo meno errori possibili ma al tempo stesso cercando di essere piuttosto veloci nello svolgimento. Al termine di tutto, ci verrà proposto un diagramma che illustra la nostra bravura nelle cinque diverse sezioni, il peso per ciascuna, e naturalmente il peso totale del cervello. Inoltre viene assegnata una denominazione del cervello, come “cervello da stilista” o da “ingegnere”. Questa operazione, a differenza di Brain Training che richiede un’attenzione particolare giornaliera, può essere eseguita a nostro piacimento tutte le volte che vogliamo. Come punto di riferimento avremo semplicemente il nostro record personale di grammi, record naturalmente destinato ad essere battuto e surclassato, si spera. Una volta che si riesce a battere, il nuovo risultato appena ottenuto lo spodesta dal trono di “record”, divenendo a sua volta obbiettivo e punto focale della nostra campagna di potenziamento del cervello. Tutto molto semplice, come si può ben vedere.
Come si presenta l’ “Accademia del peso cerebrale”Se c’è un qualcosa che differisce profondamente rispetto a Brain Training (perdonate il paragone continuo, ma è quasi inevitabile) è indubbiamente il design. La Big Brain Academy ci viene presentata come una scuola (accademia) diretta dall’eminente Prof. Bilancini (come potete notare tutto ruota intorno al “peso”), che sarà anche il nostro personale insegnante. Totalmente differente dal Dr. Kawashima, il Virgilio della nostra traversata in Brain Training, che dona sicuramente un’impronta più “seriosa” al titolo, e forse più pertinente al tema trattato. Perché sì, la Big Brain Academy è l’università della materia grigia, ma quando ci ritroviamo di fronte uno scarabocchio stile asilo infantile spacciato per Professore, un “registro di classe” dove inserire i nostri dati, e animali, pezzi di cioccolata, macchinine aeroplani e trenini negli esercizi d’algebra, qualche dubbio si materializza, sinceramente. Siamo in una università o in una scuola elementare?
– E’ venduto a prezzo ridotto
– Minigiochi riusciti
– Non c’è nulla da sbloccare
– Alcune scelte discutibili
– Abbastanza limitato
6.5
Non c’è dubbio che Big Brain Academy sia divertente, visti i minigiochi disponibili tutto sommato riusciti, ma alcune scelte mettono in discussione un po’ tutto. E’ venduto nei negozi a prezzo ridotto, sicuramente un punto a favore per un eventuale acquisto. Da tenere però sott’occhio l’agguerrito concorrente Brain Training, che si trova piazzato meglio in gara.
Voto Recensione di Big Brain Academy - Recensione
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