Battle Houshin
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a cura di Massimo
Pensate ad un gioco alla Zelda, con una spruzzata di Berserk (il videogioco) però ambientato in un epoca antichissima in un mondo misconosciuto com’è ancora oggi in buona parte l’Antica Cina (quella dei Ming e delle lotte di conquista, degli intrighi di Palazzo e delle lotte intestine)… Pensateci ed avrete chiara la visione di questo Battle Houshin, il primo gioco Koei (quelli di Dynasty Warriors 3 su PS2 per intenderci) a vedere la luce sulla console a 128 Bit della Nintendo.
Anime o non anime?Si è fatto un gran parlare di questo gioco nel mondo delle console in serie di pre-realease, soprattutto per quell’alone quasi di mistero che sembrava circondare questo nuovo progetto della Koei. In un primo momento infatti, si pensava che questo Action-Rpg fosse ispirato ad una celebre serie di anime giapponesi, Houshin Engi. In realtà, come poi è stato chiarito dalla stessa Koei, le cose sono un pò diverse. Il gioco, rispetto all’anime in questione ha si la stessa ambientazione, la Cina Antica, ma non c’entra praticamente nulla o più con tutto il resto. La storia del gioco prende spunto, come ampiamente accennato, a piene mani dagli antichi racconti mitologico-storici narrati in Cina, ed ha inizio in un epoca in cui un antichissimo Demone, Inuyasha, stà per risvegliarsi dal suo eterno riposo nel tentativo di impadronirsi del mondo grazie anche all’aiuto, oltre che dei suoi terribili poteri, di una poderosa armata di mostruosità al suo seguito. Per cercare di fermare l’avvento delle Forze del male, quattro intrepidi eroi, ognuno dei quali è abbinato ad un determinato potere elementale, vengono incaricati di compiere un lungo viaggio alla ricerca del luogo in cui dimora l’antico Mostro per ucciderlo ed impedirgli di portare a termine i suoi terribili propositi. Il videogiocatore prende dunque il controllo di Shiga, un guerriero col potere del Vento, Reiran, la maga del Gelo, Nata, la maga del Fuoco e Taikoubo, a cui è abbinato il potere della Luce, gli eroi dell’avventura, ognuno dotato di proprie e particolari abilità speciali. Abilità che saranno determinanti per proseguire nei circa otto lunghi livelli, ottimamente variati fra di loro e dettagliati grazie all’ottimo lavoro dei grafici Koei, nei quali saremo chiamati ad affrontare intere orde di creature diaboliche, che vanno dagli arcieri, ai guerrieri e maghi, passando poi per misteriose creature come Uomini-Lupo o Pesci un pò troppo cresciuti, cioè, in sintesi, le Armate di Sangue di Inuyasha guidati dai giganteschi boss di fine livello. Fine livello? ma non era un Rpg? Certo che lo è, ma atipico.
Botte da orbiLa nuova fatica della Koei racchiude in se lo spirito di tanti altri generi di giochi, dai vecchi picchiaduro agli Rpg-Action alla Zelda, nonchè quella pecurialità di mazziare ogni orma di vita avversa tipica di giochi come Berserk sul mai troppo rimpianto Dreamcast. Sebbene questo possa fare sembrare un disperato tentativo da parte dei programmatori di rendere un pò più vario un gameplay magari ritenuto da alcuni in modo superficiale, un po’ scontato o noioso, vi posso garantire che non è così, e che il titolo Koei non è il canonico game nel quale bisogna semplicemente affettare tutto, evocare qualche magia e potenziarsi per affrontare il boss di livello. Ma torniamo ai nostri quattro beniamini. Ognuno dei tipetti incaricati di salvare la Cina (e il mondo) sarà dotato, come detto, di personali e particolari caratteristiche che lo renderanno unico nel party, e se è vero che il gruppo di personaggi potrà usare e condividere in buona parte la bellezza di 70 armi differenti, e anche vero che Shiga e Co. avranno a disposizione tutta una serie di attacchi speciali e potenti magie assolutamente personali e devastanti. Ovviamente per apprendere nuove magie o potenziare quelle già esistenti dovrete recuperare antichi tesori nascosti in varie locazioni e acquisire un certo numero di punti Mana che accresceranno l’omonima Forza Magica e che sul vostro schermo viene indicata a fianco del classico indicatore di salute. L’indicatore di Mana durante l’azione servirà in particolar modo a stabilire che tipo di attacco magico potremo utilizzare e la sua potenza. Quando esso sarà totalmente pieno potrete sferrare gli attacchi magici. L’accrescimento dei personaggi, come in un qualsiasi Rpg avviene tramite punti esperienza e level-up.
Magie che passioneCome già detto, i quattro personaggi controllabili nel gioco sono caratterizzati da personali poteri elementali. Tuttavia essi possono usare anche i poteri magici degli altri, anche se con minore potenza. Ad esempio, Nata, associata al Fuoco, può usare altre magie, ma solo quelle del suo elemento saranno davvero devastanti. Essi possono eseguire quattro tipi di attacchi magici. Il primo è un semplice colpo indirizzato al nemico più vicino semplicemente premendo il tasto Y. Il secondo tipo di attacco invece, è leggermente più potente ed usa sempre il pulsante Y. Solo che in questo caso dovrete tenerlo premuto e rilasciarlo solo dopo aver mirato bene un gruppo di nemici. Il terzo e il quarto sono invece i più potenti. Si eseguono rispettivamente pigiando il tasto X, e tenendolo premuto per sferrare un devastante colpo d’arma caricata di potere magico, nel primo caso, saltando con B e premendo la X per emettere un bombardamento-esplosione che spazzerà via ogni nemico tutto attorno. Ideale quando si è circondati. Un aspetto interessante del gioco, che rispecchia uno degli elementi Rpg del titolo Koei, è la possibilità di abbinare le armi a vostra disposizione alle magie. L’insieme di abilità di ogni personaggio è rappresentato da 4 simboli, ciascuno con i punti di esperienza che variano da 1 a 4. Avrete a disposizione 2 colonne che possono essere abbinate alle armi. Ogni arma inoltre è rappresentata a sua volta dai 4 simboli e dai punti di Exp. Così, per esempio, se il vostro personaggio ha un simbolo superiore al Livello 2 potrà usare soltanto le armi con un Livello 2 o sotto il simbolo superiore, quindi Livello 1. Il sistema di miscelazione magico è grande in quanto permette ad ogni membro del gruppo più di uno stile di magia. Se preferite la magia del Vento ma vi piace pure quella del Lampo, potrete generare un giusto equilibrio dei 2 elementi.
Le modalità di giocoBattle Houshin presenta due modalità di gioco: Story e Battle, settabili con tre livelli diversi di difficoltà crescente. La prima, lo Story Mode è probabilmente la più interessante e longeva (impiegherete circa 6-7 ore per completarla). Scelto il vostro personaggio preferito, dovrete giocare ben 8 capitoli sudivisi a loro volta in 3 o 4 sottolivelli pieni zeppi di mostri, accompagnati dai vostri fidi compari controllati dalla Cpu in epiche e spettacolari battaglie ricche di esplosioni, effetti e nemici, il tutto senza il minimo rallentamento. Alla fine di ogni “mondo”, come anticipato prima, dovrete affrontare un boss, di solito un mega bestione enorme, come un Drago o un Uccellacio sputafuoco. La modalità Battle vi permette invece di selezionare un personaggio e di cimentarvi in una campagna di 3 livelli. Dovete combattere attraverso 4 fasi senza pensare assolutamente alla storia ma cercando solo il modo migliore per la vostra sopravvivenza.
GraficaGraficamente questi attacchi, ma devo dire anche il resto, dalle ambientazioni ai personaggi, sono resi in modo magnifico grazie alla bravura dei grafici Koei e alla potenza e semplicità di programmazione del Gamecube che permette, appunto, un facile e rapido uso di ogni aspetto di programmazione della macchina in modo da poter essere spremuta a fondo già da subito (come visto ad esempio in Rogue Squadron 2, che vanta un engine di solito fattibile in giochi di seconda generazione per una console nuova). Il Nintendone riesce a reggere una notevole mole di poligoni e una quantità industriale di texture ad alta risoluzione grazie alla sua ottima memoria video e al buon sistema di compressione delle medesime, e queto in buona parte si riflette nella qualità anche di questo titolo, anche se qualche difettuccio c’è, e la grafica, pur essendo bella e dettagliata, non è a livello di altri giochi del GCN. Note finali per l’audio. La colonna sonora è a tratti impressionante. Ottimo il doppiaggio in Giapponese stretto e le frasi che i vostri alleati grideranno, come per esempio una richiesta di aiuto durante le battaglie sono da brivido. E la longevità? Anche da questo punto di vista siamo messi abbastanza bene. Gli otto livelli e i tantissimi nemici sullo schermo vi terranno parecchio impegnati prima di arrivare alla conclusione del gioco stesso, inoltre la Koei ha implementato la possibilità di linkare il Gamecube col Gameboy Advance, dove dovrebbe uscire un Rpg (vero) dal titolo Magical Houshin, dal quale dovrebbe essere possibile importare su Battle Houshin nuove magie o magari locazioni altrimenti non raggiungibili.
Sistema magico semplice ma eccellente.
Battaglie grandi e spettacolari.
Livelli grandi e vari.
Grafica pulita e gradevole.
Stile di gioco che miscela Rpg, Action e Picchiaduro.
Poca longevità senza l’ausilio del GBA.
7.5
Battle Houshin si presenta come un interessante connubio fra Rpg e azione alla Zelda (anche se a mio parere è un gioco più alla Berserk del Dreamcast che alla Zelda, anche se certi elementi del gameplay lo lasciano avvicinare al capolavoro Nintendo) ambientato nell’affascinante mondo dell’antica Cina dei Ming, in un epoca densa di magia e mistero. Il titolo Koei è uscito in Giappone già il 29 Marzo di quest’anno ed è quindi probabile che una sua conversione per il mercato occidentale non tardi ad arrivare (sempre che i geniacci della Sofcto si decidano a convertirlo). I pochi elementi di testo in giapponese e l’impostazione del gioco lasciano ben sperare in una versione per USA ed Europa. Non ci resta che aspettare.
Voto Recensione di Battle Houshin - Recensione
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