Il Verdetto di SpazioGames
Dopo nemmeno un mese dal rilascio su Live Arcade, Bastion è approdato anche sul mercato digitale per PC, portandosi subito tra le prime posizioni nelle classifiche di vendita su Steam nonostante la presenza di produzioni mainstream con un budget molto più alto. Come era prevedibile, infatti, anche con mouse e tastiera alla mano l’action GDR di Supergiant Games rimane un titolo più che godibile, così come resta invariata la sua capacità di coinvolgere il giocatore utilizzando in sostanza tre elementi: un gameplay tanto semplice quanto intuitivo, un comparto grafico eccellente e soprattutto una delle colonne sonore più ispirate degli ultimi tempi.
Frammenti del vecchio mondoLa storia di Bastion ha inizio quando il giovane protagonista, chiamato semplicemente Ragazzo, si sveglia nel suo letto e si accorge che il mondo come egli lo conosceva è letteralmente caduto in pezzi, lasciando solo il vuoto attorno alle rovine della sua abitazione. Inspiegabilmente, però, ad ogni suo passo il Ragazzo riesce a ricostruire frammenti del vecchio mondo, creando gradualmente il sentiero da percorrere. Il protagonista decide quindi di muoversi in direzione dei Bastioni, il cuore della Città verso la quale ogni sopravvissuto avrebbe dovuto dirigersi in caso di sventura. Con suo grande rammarico, una volta giunto a destinazione il giovane protagonista scopre che perfino i Bastioni sono rimasti interdetti con l’avvento della misteriosa Calamità, ma l’incontro con un vecchio e saggio uomo lo convince ad avventurarsi per recuperare alcuni nuclei perduti tra le rovine del vecchio mondo, grazie ai quali potrà restaurare i Bastioni e ricostruire la Città così com’era prima di venire ridotta in frantumi. Con questa speranza il Ragazzo va incontro alla sua più grande avventura, ignaro delle temibili creature che dovrà affrontare e delle decisioni difficili che dovrà prendere non solo per conto di sè stesso, ma di tutto il mondo.
Simple and CleanFin dai primi minuti di gioco Bastion si presenta come un titolo caratterizzato da meccaniche semplici, estremamente accessibili e immediate. Al giocatore basterà proseguire lungo il sentiero che si crea davanti al Ragazzo, sconfiggendo ogni sorta di creatura fino al ritrovamento dell’artefatto utile per la ricostruzione dei Bastioni. Questo schema si ripeterà sostanzialmente per tutta la durata del gioco, intervallato solo da sessioni di sopravvivenza da affrontare per racimolare “monete” e da sfide particolari che ci permetteranno di ottenere i materiali da utilizzare nell’upgrade delle armi a disposizione. Ogni nucleo raccolto alla fine di uno stage permetterà di ricostruire uno a scelta tra i sei edifici che un tempo costituivano i Bastioni, un atto grazie al quale potremo ampliare le possibilità di gioco e di personalizzazione dell’equipaggiamento. Ad esempio, grazie alla Fornace sarà possibile migliorare le proprie armi utilizzando i materiali reperiti nell’avventura o acquistati nell’apposito negozio degli oggetti smarriti. Nel tempio sarà invece possibile selezionare gli Idoli, entità che renderanno i nostri nemici più forti o resistenti, aumentando così il livello di sfida e di conseguenza la ricompensa ottenuta sconfiggendo le creature del male. E’ proprio grazie a questi espedienti che le sessioni di gioco non si trasformeranno mai in un ossessivo “cliccare sui nemici”: con l’aumento della difficoltà dovrà crescere anche la capacità di miscelare nella giusta maniera le abilità a disposizione. Gli avversari, seppure vantino un design di tutto rispetto, purtroppo non eccellono per varietà, e già dopo pochissime ore di gioco conoscerete sostanzialmente la stragrande maggioranza dei nemici che Bastion può offrirvi. Fortunatamente questi limiti non si estendono al versante dell’equipaggiamento, vario e personalizzabile secondo necessità. Il giocatore avrà la possibilità di selezionare due armi a piacere tra quelle bianche o da taglio, associando un’abilità speciale a una di esse. Pagando la cifra necessaria e utilizzando il materiale adatto si potranno quindi comprare dei potenziamenti per le armi preferite, migliorandone gittata, velocità di ricarica, capienza, raggio d’azione e molti altri aspetti. Nonostante la sua semplicità quasi elementare, anche il sistema di level-up del personaggio si dimostrerà versatile e indispensabile nel corso delle battaglie più ardue. Come nel più classico dei giochi di ruolo, infatti, sarà presente una barra dell’esperienza a tener conto di tutti i nemici sconfitti e i cimeli scovati. Una volta riempita la barra il ragazzo passerà al livello successivo, guadagnando una piccola percentuale di punti vita e ottenendo uno slot nel quale inserire un potenziamento sotto forma di bevanda, allegoricamente chiamate Spirito. Questi ultimi miglioreranno le performance del Ragazzo nei modi più svariati, ad esempio concedendo una vita extra, migliorando i parametri di attacco e difesa o permettendo di infrangere la corazza nemica ad ogni colpo. Bastion presenta una visuale isometrica più che adatta a tratteggiare un mondo che richiama quanto visto in titoli come Final Fantasy The 4 Heroes of Light, un universo fatto di colori a pastello e figure in continuo movimento. Gli unici rallentamenti si notano nelle occasioni che presentano un gran numero di nemici su schermo, dove la fluidità diminuirà ma fortunatamente non tanto da incidere sul fattore giocabilità. I controlli su PC sono quanto di più intuitivo si possa immaginare. Alla tastiera sono affidati i movimenti del Ragazzo, le capriole e soprattutto l’uso dello scudo, che se utilizzato al momento giusto, poco prima che sia inferto un colpo ai vostri danni, respingerà il nemico infliggendo ingenti danni. Il controllo delle due armi sarà invece relegato al mouse e in particolare ai suoi due pulsanti principali, cui potrete affidare singolarmente lo strumento che preferite. Buona anche la longevità. Per completare la storia in maniera lineare senza l’utilizzo di Idoli vi basteranno circa otto ore, ma leaderboard online e una buona dose di sbloccabili saranno un motivo più che valido per continuare a giocare oltre il dovuto.
Una narrazione avvolgenteL’elemento che fa spiccare Bastion nell’ormai abbondante mischia di capolavori videoludici di matrice indipendente è senza dubbio la così denominata “narrazione dinamica”. Dai primi secondi di gioco fino al termine dell’avventura la voce maschile del personaggio di Rucks non si limiterà semplicemente a narrare la trama e gli eventi nella loro successione, ma commenterà in modo diverso ogni vostra scelta, modo di agire o abitudine. Ad esempio l’uso prolungato di una stessa arma spingerà Rucks a decantare in modo enfatico la vostra affinità con quello strumento, così come ogni morte del Ragazzo verrà raccontata con toni oltremodo fiabeschi. Purtroppo nelle battaglie più impegnative leggere i sottotitoli può risultare difficile, motivo per il quale questa peculiarità del titolo sarà sicuramente più apprezzata dai giocatori che hanno maggiore familiarità con la lingua inglese o a cui basta uno sguardo per leggere qualche riga di testo. La “narrazione dinamica” sarà sempre affiancata da una colonna sonora ispirata e mai fuori posto, che spazia da temi epici a ballate malinconiche per finire con sprazzi di blues e trip hop. Ogni brano composto dall’eclettico Darren Korb si incastra in perfetta armonia con la storia di Bastion e con i colori dello scenario in cui è immerso il Ragazzo. Un lavoro encomiabile che spinge il giocatore a indugiare nell’esplorazione e perdersi in atmosfere magiche, fungendo anche da canale di sfogo e distrazione laddove il livello di sfida diventa molto alto e si rischia una crisi di nervi.
– Estremamente accessibile
– Visivamente affascinante
– Colonna sonora semplicemente geniale
– Narrazione dinamica coinvolgente
– Leggera ripetitività dei nemici
9.0
Bastion è un titolo dalle premesse semplici, eppure incredibilmente profondo. I ragazzi di Supergiant Games hanno creato un prodotto estremamente accessibile ma vario al tempo stesso, in grado di intrigare e tenere impegnati anche i giocatori più esperti. Le ambientazioni ispirate, la narrazione coinvolgente e un comparto sonoro mozzafiato creano una piccola grande opera che risulterà difficile da dimenticare non solo una volta apparsi i titoli di coda, ma anche negli anni a venire.