Recensione

Bakumatsu Roman: Last Blade 2-in-1

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a cura di rspecial1

Quando si parla di picchiaduro in 2d il primo nome che ci viene in mente è senza dubbio quello della SNK e della sua storica console, il Neo Geo. Ultimamente le produzioni del genere stanno tornando alla ribalta, con molti titoli in lavorazione e pronti ad arrivare sulla console Sony entro l’anno, ma purtroppo per adesso la qualità generale sembra non riuscire a tenere il passo con i pilastri del passato. Una delle migliori collection che negli ultimi mesi stanno invadendo tutte le console non poteva che essere quindi quella della SNK-Playmore, pronta a racimolare un po’ di soldi sfruttando il meglio del repertorio delle sue saghe nella NeoGeo Online Collection, tra queste non poteva mancare una delle migliori produzioni per ciò che riguarda gli slash’em up…The Last Blade, unico titolo a far tremare l’illustre Samurai Shodown.

Bakumatsu RomanA differenza di molti titoli che ci invitano a combattere in tornei di arti marziali per diventare campione e dimostrare di essere i più forti e valorosi guerrieri in circolazione, la saga ideata dai ragazzi della SNK pone un accento particolare alla storia ed agli intrecci tra i vari personaggi. La storia si focalizza sulle quattro divinità (Seiryuu, il dragone blu; Suzaku, la giovane fenice; Genbu, la tartaruga-drago; Byakko, la tigre bianca) ed i loro rappresentanti sulla terra, che combatteranno per il destino del mondo e per la salvezza di questo dalle intenzioni malvagie del cattivone di turno. Detta cosi non sembra un granchè, ma giocando capirete meglio che è affascinate e comunque piacevole da seguire. Ora la collection che ci viene proposta ci darà la possibilità di giocare ad uno dei due episodi di The Last Blade, che si differenziano però solo in alcune caratteristiche che riguardano i singoli personaggi (ad esempio, il protagonista Kaede nel primo episodio potrà trasformarsi in una sorta di “Super Sayan” come il piccolo Goku di Dragon Ball, questo però gli farà perdere graduatamente energia; nel secondo capitolo lo troveremo sempre trasformato e non perderà energia, ciò perché nell’evolversi della storia il nostro ragazzo ha imparato a controllare i propri poteri). Andiamo quindi a vedere come si sviluppa questo picchiaduro che si pone come il maggior concorrente allo storico titolo con protagonista Haohmaru per il fatto di essere entrambi caratterizzati da scontri all’arma bianca (più o meno).

Doppia LamaEntrambi i titoli ci metteranno di fronte ad un numero di personaggi tra cui scegliere per affrontare la modalità principale (lo Story Mode) non elevato per gli standard attuali, ma ben bilanciato e vario; dopo aver scelto quello che sarà il nostro alter ego ci verrà chiesto di selezionare anche la modalità con la quale combattere tra Speed e Power (ci sarà anche la EX ma è da sbloccare). Le differenze tra le due saranno importanti al fine del gameplay e delle mosse eseguibili durante gli incontri, quindi scegliere quella più adatta al proprio stile di lotta sarà fondamentale per evitare di non superare neanchè il primo avversario; innanzitutto vediamo cosa ci propone la versione Speed, ovvero la possibilità di eseguire delle chain combo concatenabili in stile Street Fighter Alpha ed una maggiore velocità nell’esecuzione delle mosse, da contro però non potremo usare delle caratteristiche della Power come la possibilità di eseguire le Super Desperation Moves (le mosse più potenti e cattive, nonché spettacolari, del gioco) e la maggior potenza degli attacchi…inutile dire che, come i nomi stessi fanno intendere, dovrete scegliere se essere aggressivi e quindi combattere con poche mosse ma distruttive oppure essere più tecnici e scegliere la strada delle mega-combo che vi faranno intrecciare le dita. Il gioco vero e proprio si presenta con una barra della potenza che servirà per eseguire i super attacchi e le Desperation Moves, le super insomma, che combinata con la barra della vita al minimo (la vedrete lampeggiare) vi permetterà di effettuare le SDM. I pulsanti sono ovviamente quattro, essendo un titolo Neo Geo, ma oltre allo slash debole o forte ed il calcio, che sono piuttosto classici, la novità è costituita dal pulsante per il Repel (le parry insomma); con questo potremo parare gli attacchi semplici degli avversari senza perdere energia e permettendoci di aprire loro la guardia per un contro-attacco, inutile dire che il tempismo sarà fondamentale per evitare di essere alla merce delle combo nemiche o le brutte figure con gli amici. Per ciò che riguarda le modalità di gioco presenti è da citare solo l’opzione per l’online, che però è difficile utilizzare visto la natura import del prodotto che dubitiamo anche arriverà in una versione americana o europea.

Giga Power!! L’aspetto tecnico del titolo non può che essere trattato con un certo riguardo, visto che siamo di fronte a due giochi usciti nel 1998 e che, a mio avviso, “danno la birra” a giochi odierni. Ovviamente dalle impostazioni audio/video potrete scegliere di giocare con la grafica pixelosa e con l’audio originale o con la possibilità di alleggerire le scalettature e musiche riarrangiate; per ciò che riguarda il titolo vero e proprio possiamo notare che il Neo Geo ha dato il meglio di se, fornendo ai programmatori la possibilità di realizzare numerose animazioni per ogni personaggio, tutti colorati magistralmente, e dei fondali che, oltre ad essere molto belli ed evocativi, sono curati nei minimi dettagli con numerose animazioni e piccoli particolari; anche gli effetti grafici che scaturiscono dalle nostre mosse speciali sono spettacolari e belli da vedere (inutile citare le Super Desperation Moves)…insomma uno spettacolo da vedere, anche se l’alta risoluzione non c’è e non se ne sente la mancanza. Le musiche sono adatte all’ambientazione del medioevo giapponese e si mixano bene con gli effetti sonori, classici ma comunque di buon effetto, le voci dei personaggi che “sbraitano” e gli effetti sonori degli stages. Ci sarà data anche la possibilità di scegliere la customizzazione dei colori del nostro personaggio, ormai diventata classica nel genere.

– Ottimo Gameplay

– Stages d’Atmosfera

– 2 in 1

– Tecnicamente vecchio

8.0

The Last Blade 2 in 1 rappresenta una collection da non perdere per gli appassionati di picchiaduro in 2d che amano i titoli tecnici e realizzati con cura. Sebbene si porti sulle spalle diversi anni il prodotto mantiene ancora oggi un grande fascino ed una profondità di gameplay che dovrebbe insegnare molte cose ai programmatori che oggigiorno producono picchiaduro bidimensionali con scarso impegno e di conseguenza con una qualità scadente. Se poi siete appassionati della saga c’è da dire che la conversione vista su Dreamcast è sicuramente superiore, visto le opzioni che propone e che qui mancano, ma grazie al pad della PS2 anche questa nuova edizione non vi deluderà. Ora non ci resta che attendere la risposta di Haohmaru ed i suoi a Kaede, sperando in una collection di Samurai Spirits.

Voto Recensione di Bakumatsu Roman: Last Blade 2-in-1 - Recensione


8

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