Recensione

Arx Fatalis

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a cura di RaWeN

Un mondo sotterraneoMolti, moltissimi anni fa, le razze vivevano all’esterno, riscaldate dalla luce del sole ed a continuo contatto con qualcosa di immenso chiamato cielo blu. L’uomo era libero di coltivare senza l’aiuto della magia e sulla propria testa circolavano strani agglomerati di vapore bianco.. poi un giorno, per motivi ancora apparentemente inspiegabili, il sole venne oscurato ed il pianeta Arx cadde in preda alle glaciazioni, alle pestilenze, alla morte. L’ombra e l’orrore si abbatterono violentemente sul nostro pianeta e i pochi che non morirono congelati, si rifugiarono nelle viscere della terra, nelle miniere. Ebbe cosi’ inizio l’eta oscura, dominata dal dio del caos Akbaa ed il suo sacerdote Iserbius, tristmente noto per essere cultore dei riti con sacrifici umani. Dopo esserci svegliati, guardacaso in una delle remote “sale d’aspetto” per i rituali di Iserbius, completamente privi di memoria, dovremo riuscire a raggiungere il livello superiore, ove vivono gli umani. Da quel momento, le sorti del pianeta Arx saranno interamente nelle nostre mani.

…Ma io chi sono? … Cosa ci faccio qui?”Appena riaperti gli occhi ci renderemo conto che il terribile “olezzo” che ci ha svegliati non sono come al solito i nostri piedi ( l’unica cosa che vi ricorderete del vostro passato ), bensì lo squallido ambiente dove ci troviamo, una cella disastrata piena di ossa e massi. Grazie alla complicità del compagno della cella accanto, nella prima missione dovremo impratichirci con il sistema di gioco tutt’altro che immediato e cercare di fuggire verso il livello superiore, combattendo contro odiosi goblin, impugnando ossa o strisciando alle spalle delle sentinelle. Una volta giunti al livello superiore ci troveremo nel bel mezzo di un fortino umano appena attaccato dai misteriosi guerrieri Ylsides, dove fra le carcasse rinverremo il corpo morente del comandante della guarnigione, o meglio dire l’ex guarnigione, il quale ci affiderà il compito di correre immediatamente dal re per informarlo dell’accaduto. Ormai, che lo vogliate o no, tutto dipende da voi, ne sarete all’altezza?

In che contesto si inserisce Arx FatalisUn breve cenno va fatto sul campo dove Arx Fatalis si inserisce, quello straordinario degli RPG, dove regnano diversi stili di gameplay, dai magnifici Diablo e Baldur’s Gate ai GDR in terza persona come Gothic, per finire con i titoli ” a parte ” come Morrowind.Arx Fatalis è frutto della collaborazione tra Arkane Studios e JoWood, una sperimentazione rischiosa ma senza ombra di dubbio con buone probabilità di successo, che tenta di surclassare gli avversari delle case nipponiche e nord americane, padrone assolute del settore. Buona furtuna.

Giocabilità e sistema di giocoArx Fatalis presenta gli elementi base di un RPG, cioè la gestione dei punti acquisiti in diversi settori ed abilità, la presenza del mana disposizione per le magie.. Gli scenari sono prettamente fantasy, costituiti cioè da epiche fortezze, taverne, viandanti, mendicanti e mostri tanto orribili quanto sporchi.Il gioco è strutturato in prima persona con diverse modalità: osservazione, combattimento, magia.Nella modalità osservazione ci muoveremo liberamente per il mondo sotterraneo di Arx Fatalis, con la possibilità diraccogliere oggetti nell’inventario, interagire con oggetti e personaggi. Nella modalità combattimento visualizzeremo la nostra arma ( la prima arma sarà il femore di qualche povero detenuto ormai passato a miglior vita ) ed avremo modo di infliggere colpi agli avversari in visione sparatutto. Infine, nella modalità magia, vedremo il nostro braccio dal quale fuoriesce un raggio energetico multicromatico e che dovremo muovere esattamente per imparare le magie, solo dopo aver raccolto le rune necessarie; per utilizzare la magia in seguito sarà necessario richiamarla con l’apposito comando.Per rendersi conto dell’effettiva qualità del titolo è necessario un po di tempo, in quanto, specialmente per i non appassonati di RPG, il sitema complessivo potrebbe risultare forse efettivamente macchinoso e complesso, come per le magie.Le interazioni con i personaggi lasciano un po a desiderare, in quanto non prenderete attivamente parte al dialogo, bensì vi assisterete semplicemente in visuale terza persona.Infine lodevole l’altissimo livello d’interazione con gli oggetti, in quanto ve ne sono in quantità esagerate, i quali si riveleranno semplici perdite di tempo o utensilì indispensabili per proseguire.

La grafica ed il sonoro: senza dubbi due solidi punti di forzaChe dire della grafica di Arx Fatalis? A dispetto di un motore grafico piuttosto leggero, la straordinaria, quasi eccessiva pignoleria nell’accuratezza dei particolari restituisce a questo gioco sicuramente una marcia in più. Ogni minima figura è realizzata con straordinaria cura, persino nella struttura a poligoni delle espressioni facciali che si avvicinano paurosamente ai limiti del realistico. Anche le figure in secondo piano sono trattate come le principali e l’uso del bump mapping rende armonioso l’insieme già maestralemnte costituito. Noteremo con piacere che le textures sono così accurate da non mostrare il minimo segno di “sgranatura” anche avvicinandosi molto ad un singolo oggetto.L’audio poi corona il tutto, con i goblin che urlano “ti mangero’ la faccia!”, lo scrosciare dell’acqua diversificato a seconda della posizione ed i supporti EAX che aiutano a farci sentire parte integrante delle avventure di Am Shagaar ( questo è il nome che il nostro compagno di cella ci attribuisce ). Spero solo di poterlo provare al più presto in Italiano!

Longevità: promesse che fanno ben sperareLa longevità del titolo, secondo un parere personale, dipende molto dal tipo di giocatore che si pone davanti ad Arx Fatalis: mentre gli appassionati dei GDR faranno di Arx Fatalis la loro droga, i meno esperti del settore potrebbero trovarlo forse troppo lento e stufarsi in poco tempo.Comunque le promesse dello studio di produzione fanno ben sperare, cioè ben 60 livelli!

HARDWARE

Requisiti minimi:500 MHz, Pentium ® III Microsoft Windows. 98/ME/2000/XP64 MB RAM DirectX 8 o maggioreDirectX 8 compatible sound e schede grafiche con 16 MB750 MB liberi su Hard Disk

Raccomandato: 900 MHz Pentium ® III 256 MB RAM DirectX 8 o maggioreDirectX 8 compatible sound e scheda grafica con 32MB750 MB liberi su hard disk

MULTIPLAYER

Non presente

-Una grafica curatissima nei minimi particolari

-Sonoro realizzato con molta attenzione

-Ottima struttura di gioco

-Elevato livello di interazione con gli oggetti

-Scarsa interazione nei dialoghi

-Sembra fatto più per gli appassionati GDR che per tutti

8

Arx Fatalis lancia un’ardita sfida ai grandi RPG, proponendosi come un gioco forse più da intenditori che per tutti. La grafica ed il sonoro rendono questo titolo qualcosa di molto realisico e di ottima fattura, con una molteplicità di elementi decisamente apprezzabile. Gli oggetti disponibili sono numerosi e i modi in cui si può interagire con essi è molto vario e profondo. In conclusione, in titolo da tenere in seria considerazione se apprezzate gli RPG.

Voto Recensione di Arx Fatalis - Recensione


8

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