Armored Core: Nexus
Advertisement
a cura di Redazione SpazioGames
Chi non ha mai sognato di sedersi ai comandi di un super-maxi-mega-robot? Alzi la mano chi non ha mai avuto voglia di lanciare l’Energia Solare.. ed ancora, chi è che non si è mai divertito ogni volta che BossRobot veniva puntualmente demolito dal Veganiano di turno? Certe reminiscenze sono dure a morire, soprattutto in casi analoghi a questo, quando i videogames richiamano, anche se lontanamente, piacevoli e fanciulleschi ricordi mai sopiti del tutto. Forza, cantate con me:
Amici miei sono Peter Rei, comandante del robot…Così aveva inizio la sigla di uno dei più famosi cartoon, il primo inerente i robot: Gundam. Forse non tutti lo conoscono, i giovincelli si ricorderanno solo di Gundam Wing (uscito di recente), ma vuoi mettere l’originale, appannaggio solo dei “giovani più vecchi”? Non c’è paragone! Quale è il nesso con la recensione? Semplice…La copertina del package ci mostra quello che ci aspetta: un mech con un occhio ci osserva…o ci sfida? (anche questo fa parte del cassetto dei ricordi: i nemici dell’eroe di Gundam, gli Zion, pilotavano mobil suit caratterizzati in maniera simile, anche se dal design, ovviamente, meno moderno ed aggressivo).L’attuale episodio della serie Armored Core (il sesto o il settimo, se non erro) e’ contraddistinto dalla presenza di 2 dvd. Cronologicamente parlando, il primo, Revolution, non è altro che il remake di vecchie missioni dei precedenti capitoli, mentre il secondo, Evolution, è quello originale e nuovo.
…sono io il ragazzo che ai nemici dice no…E noi, invece, cosa dovremmo quindi fare? In pratica dobbiamo ridurre in polvere (metallica) tutto (o quasi, perché ci sono anche i nostri alleati) quello che si muove. Ecco, ora sapete tutto. No? Beh, quello che cerco di dire è che la trama è inesistente. Volete conoscerla lo stesso? Bene:-Facciamo parte di un gruppo di mercenari, i Raven, e veniamo pagati per gli incarichi svolti.- Fine.Cosi suona male, è vero, ma questo è tutto. Ok, ok, ci sono anche compiti di copertura, ma è solo un modo pretestuoso per non farci concentrare solamente sull’attacco, ma di porre attenzione anche ai mezzi che dobbiamo proteggere. Ah, quasi dimenticavo, c’è ancora una cosa da fare: diventare il migliore mech di tutti. Come? Sconfiggendo gli altri robot, in scontri uno contro uno, quando ne avremo l’opportunità (NFSU docet). Le missioni sono vagamente correlate tra loro e le svolgiamo al solo scopo di accumulare soldi. Per cosa? Potenziare il nostro “attrezzo da lavoro”. La caratteristica qui evidenziata maggiormente e introdotta in maniera massiccia per la prima volta in questo genere di giochi è il “tuning” delle nostre macchine: già, robot come automobili. Possiamo modificarne colore, aspetto, cockpit (abitacolo) e chi più ne ha, più ne metta (NFSU docet…e due).
…perché, nessuno ce la fa…Infatti è difficile utilizzare bene questi mostri di metallo, soprattutto dopo le prime missioni. Il nostro bestione è lento, molto lento, troppo lento e fungiamo da facile bersaglio per tutti gli “ostili”. Ho trovato difficoltoso caratterizzare la nostra macchina da guerra in maniera decente: o troppo veloce e quasi indifesa oppure troppo lenta con un buon arsenale ma difficilmente manovrabile.Molto ostica la creazione di un robot ben bilanciato; soprattutto non siamo mai, dico mai, all’altezza degli altri mech: sono uscito con le oss…ehm…con i tubi rotti ad ogni scontro per il “titolo”. I nostri avversari risultano da subito ottimamente calibrati e contraddistinti da un impareggiabile arsenale e da velocità ed agilità pazzesche, non appena li vedi (non appena parte la sfida) conti fino a 20 e sei già stato fatto a pezzi. Come se non bastasse, l’area di gioco (più che area è un’arena) è limitata a delle zone rettangolari o quadrate, nemmeno troppo estese. A volte ci si ritrova a battagliare in luoghi straripanti di “pod” nemici che ci lanciano addosso l’impossibile, distruggendoci in breve tempo.
Saranno belli i robottoniDiscreto il mecha-design e tutte le varie parti componibili, sia in termini grafici che tecnici, cioè, l’esoscheletro e i relativi arti meccanici sembrano essere credibili (per quanto lo possa essere questo tipo di robot ai nostri giorni; ne riparliamo tra un millennio, quando saranno reali) ma tutto il resto…è noia. Gli scenari sono scarni, desertici e desolati per lo più; l’assenza di particolari e di varietà è la caratteristica di tutte le ambientazioni disponibili, sia che si tratti di una città, che di zone montagnose. Anche i nemici che non sono pretendenti al titolo di “migliore” soffrono di un pessimo design, supportato da un’altrettanto pessima grafica. Durante i filmatini di introduzione alle varie missioni, ho potuto ammirare elicotteri e macchine tutte squadrate: hanno realizzato tutto con squadre e righello?!?
Chissà che impronta musicale massiccia!Dove sono le tracce audio? Chi ha composto i (pochi) brani musicali? Sono stati gli stessi rumoristi che hanno dato il loro pesante contributo agli effetti sonori? E questi ultimi, sono stati dimenticati? Ho sentito soltanto rumori sordi e metallici, come nei film di fantascienza anni ’70, o forse nella mia copia si sono dimenticati di inserire la colonna sonora? aA parte i jingles (noiosi) non c’e’ altro.
– L’idea del tuning applicata ai robot
– Mi ha ricordato attimi felici
– Grafica scarna
– Musica: il C64 era meglio
– Giocabilità
– Trama inesistente
4.5
Ebbene si, mi ha illuso. La foto del mech in copertina mi ha fatto “vibrare” di speranza, ho sognato la possibilità di avere tra le mani qualcosina che ricordasse, come detto, il piacevole passato dominato dai cartoon dei vari robot ed avesse al proprio interno un microcosmo di avventure analoghe, frenetiche, movimentate, con esplosioni galattiche…sigh… Purtroppo non è cosi, ci sono rimasto male.
Il gioco è inconcludente, sembra non portarti mai da nessuna parte. Sia che si vinca o che si perda si continua a procedere con missioni tutt’altro che epiche. Altro che Evolution, si ha come l’impressione di non evolvere mai nella storia.
Inoltre, mi sembra di esser tornato indietro di 3 o 4 anni (forse anche 5), per la grafica in generale, per i fondali privi di dettaglio, senza particolari che non siano hangar grigi o palazzi fatti con scatole di cartone dipinte di nero e texturizzate, per l’assenza di una colonna sonora o quantomeno di effetti sonori decenti, che non siano il classico “boing”, “toc-toc”, “bang” e “boom”; per una giocabilita’ ai livelli di un simulatore di volo degli anni ’90. Personalmente avrei optato per un’impronta più arcade, più dinamica, che non questo strano ibrido che unisce i difetti di un vecchio flight simulator a quelli di un platform game con pessime inquadrature, delle quali dobbiamo per forza di cose essere noi i registi. Ci avrei pure aggiunto aree/arene non obbligatoriamente rettangolari, ma poligonali (volendo rimanere nel campo della geometria), più dettagliate, particolareggiate ed evocative.
Ci sono però buone notizie: il prossimo episodio, se mai ce ne sarà uno, non può essere peggiore di questo; si può solo migliorare.
C’è parecchio su cui lavorare se si vuole fare un prodotto decente, che non deluda solo gli aficionado dei vecchi cartoni animati oltre alle persone che cercavano qualcosa di diverso con dei robot da pilotare. Non ci siamo decisamente.
Recensione a cura di Kyashian
Voto Recensione di Armored Core: Nexus - Recensione
Advertisement