Recensione

Amped 2

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a cura di Ryuken

La stagione clou del mercato videoludico si sta avvicinando (eh già, fra poco più di un mese sarà Natale), infatti tutti i colossi dell’elettronica si stanno affaccendando nello sparare le cartucce più grosse e Microsoft, seppur sia ancora neonata nel settore ludico – con solo due anni d’esperienza alle spalle – sembra aver imparato piuttosto in fretta e punta molto, a quanto pare, sui titoli di stampo sportivo i quali, guarda caso, sono quelli che maggiormente vanno a ruba. Dopo il grandissimo Top Spin, che ho avuto l’onore di recensire poco tempo fa, mi è toccato un altro grande titolo, seguito di una delle prime Killer Application della X verde. Sto alludendo al secondo capitolo di Amped: Amped 2.Per quei due o tre marziani che ancora non lo sapessero, Amped 2 tratta dello snowboard, uno sport molto trendy che è entrato a pieno titolo nel cuore di tutti coloro amavano già lo skate e che hanno visto in questa disciplina qualcosa di molto simile alla loro con la differenza che va praticata sulla neve. Il capostipite riscosse davvero un grandissimo successo, soprattutto perché si differenziava dallo stile prettamente arcade che permeava titoli come SSX a tutto vantaggio della simulazione; una simulazione non esasperata, ma un giusto compromesso fra immediatezza e tecnicità. Perciò nessun volo d’angelo carpiato con quadrupla piroetta mortale, ma salti, emozionanti sì, un po’ pompati (si tratta pur sempre di un videogioco), ma assolutamente più inclini alla riproduzione della realtà.

Squadra che vince non si cambiaAssioma ben radicato nella testa di tutti i calciofili italiani che sembra avere una sua valenza anche in ambito ludico e in tal senso Amped 2 non fa eccezione. L’impianto di gioco, che tanto successo portò al primo episodio, è stato qui ripresentato nella sua interezza con l’aggiunta delle immancabili migliorie, fra cui la più corposa è la possibilità di sfidarsi tramite la rete delle reti con Xbox Live. Coloro i quali avevano già maturato una discreta esperienza con i vecchi controlli saranno contenti di sapere che non dovranno ricominciare l’apprendimento da zero, bensì potranno entrare subito nel vivo dell’azione saltando i preliminari rappresentati dai movimenti base: l’unico adattamento sarà riservato alla fisica degli atleti, più realistica rispetto al passato. La modalità principale, il Career Mode, vi vedrà vestire i panni del novello atleta tutto intento ad attirare l’attenzione degli sponsor per guadagnarsi un posto d’onore nell’olimpo degli snowboarders professionisti. Una volta decisi ad intraprendere una carriera potrete selezionare uno fra i ventiquattro atleti disponibili (dodici uomini e dodici donne); vi sarà donato un personaggio avente dei punti abilità di base che dovranno essere poi aumentati con il successo nelle varie prove (proprio come accadeva in Amped). Scelto il vostro alter ego sarà possibile personalizzarlo cambiandogli acconciatura, indumenti, snow, eccetera. Partendo dalla duecento cinquantesima posizione del ranking mondiale avrete l’onore e l’onere di risalire la china fino ad arrivare alle più alte vette del professionismo. Per fare tutto ciò, come nel primo capitolo, dovrete sostenere 5 prove. La prima consiste nella “semplice” realizzazione di un certo numero di punti prestabilito: all’inizio della prova vi sarà chiaramente indicato il minimo punteggio da realizzare per superare la stessa.La seconda è del tutto simile, dovrete sempre eseguire acrobazie per incamerare punti, ma questa volta dovrete farlo per i fotografi, disseminati sulle piste in zone ben specifiche rappresentate da delle macchine fotografiche.La prova successiva è molto importante al fine della vostra ascesa al rango professionistico giacché dovrete esibirvi al meglio delle vostre possibilità di fronte ad uno sponsor, il quale, se impressionato, potrebbe decidere di sponsorizzarvi. A differenza di Amped ora i challenge per gli sponsor sono passati da due a tre, dalla difficoltà crescente.La quarta “fatica” consiste nel seguire un determinato percorso rappresentato da degli anelloni dorati: facile a dirsi, un po’ meno a farsi, poiché alcuni di essi sono posti in modo tale che centrarli tutti in sequenza è una cosa al limite delle capacità umane, in particolar modo nelle fasi avanzate di gioco. In ultimo dovrete scovare e decapitare dei pupazzi di neve disseminati per le piste. Inoltre, una volta superate le prove, queste saranno riproposte sul medesimo tracciato ad un livello di difficoltà maggiore. Al compimento di ogni test vi saranno elargiti un tot di punti esperienza da utilizzare per aumentare le capacità del vostro atleta, per avere accesso a nuove prove e piste e per sbloccare i quattordici professionisti (riproduzioni reali di gente come Gigi Ruef, Jeremy Jones e Mikey Leblanc) anche in modalità carriera. Quello appena descritto rappresenta il “succo”, ma il prodotto Microsoft Game Studios offre anche altre alternative. La prima è rappresentata dal Free Ride, ovvero la possibilità di scegliere pista e personaggio in modo completamente libero, o quasi, in quanto la selezione del percorso è strettamente legata al numero degli stessi sbloccati nella modalità carriera, mentre la scelta dei personaggi non ha limitazioni. Potrete quindi capire in anticipo ciò che vuol dire controllare un atleta completo e con tutti i punti esperienza al massimo. Per coloro i quali si avvicinano per la prima volta al genere c’è poi un Tutorial molto completo che accompagna passo passo all’apprendimento dei comandi, da quelli di base ai più avanzati, in maniera molto esaustiva. Infine c’è la modalità multiplayer che presenta la possibilità di cimentarsi in tre tipi di competizioni, sfidando da due a quattro amici in modalità Spleet Screen, oppure in System Link o, ancora, la modalità Xbox Live che trovate ben bene descritta nel paragrafo specifico più avanti.

Grafica sempre d’alto livelloEscludendo l’intro un po’ deludente (il solito filmato che propone le evoluzioni di un paio di snowboarders), l’aspetto del prodotto è di grande livello: piste enormi e molto particolareggiate che rappresentano la fedele riproduzione di quelle realmente esistenti sulle montagne americane, svizzere ed austriache. La realizzazione dei manti nevosi è pressoché perfetta, condita anche da notevoli effetti di cristallizzazione (leggasi il luccichio della neve illuminata dal sole) resi possibili da una gestione incredibile degli effetti di luce ed ombra. Molto bella anche la riproduzione dei fiocchi di neve: in alcune piste dovrete correre nel bel mezzo di nevicate al crepuscolo della sera, una cosa davvero evocativa e ben fatta.La riproduzione d’alberi, rocce, caseggiati e ogni quant’altro presente suoi percorsi è encomiabile e non denota il minimo difetto riproduttivo. Le saltuarie compenetrazioni di poligoni che si verificavano in Amped sono state eliminate, l’unica cosa che stona un poco è la cattiva definizione degli abeti quando gli si va a sbattere contro e, di conseguenza, li si osserva da vicino. Le animazioni sono impeccabili sia per ciò che concerne il personaggio principale nelle sue evoluzioni acrobatiche sia per quanto riguarda i personaggi di contorno come i fotografi. Il frame rate bloccato sui 60 fps ed un engine solido e che surclassa quello del suo predecessore concludono il commento alla parte grafica.

La traccia che spacca!E spacca proprio di brutto! Se già il primo Amped era passato per il titolo contenente il maggior numero di brani musicali (ben centocinquanta), il suo successore spazza via ogni record presentando una lineup di trecento brani musicali: Hip-Hop, Funky, Rock, Ska, Punk, Rap, Huose e chissà quant’altro ancora compone la lista immensa di canzoni. Considerate poi che potete ulteriormente personalizzare le colonne sonore caricando da HD le vostre canzoni preferite, ascoltandole in modalità dolby digital 5.1, e converrete con me che siamo proprio messi assai bene.Durante le varie prove, proprio come in Amped, il giocatore avrà poi la possibilità di cambiare a suo piacimento il brano di sottofondo tramite la semplice pressione del tasto nero, posto in alto a destra del pad Xbox. Assolutamente tutto ok anche sul fronte effetti sonori che non presentano imperfezioni o sbavature vocali.

Giocabilità e longevitàColoro che si avvicinano per la prima volta alla serie, sappiano che Amped 2 non è un titolo molto semplice da maneggiare a causa dell’impostazione piuttosto realistica che Microsoft ha voluto donare al suo prodotto; diciamo che la giocabità non è immediata, nel senso che dovrete “allenarvi” per circa una settimana prima di godere appieno di tutte le peculiarità di cui il titolo è dotato. Quindi non scoraggiatevi se nelle prime fasi alcuni passaggi saranno oltremodo frustranti, il tutto è voluto a favore del realismo e della durata di gioco. E’ molto più semplice prendere confidenza con i comandi che con la fisica di Amped 2, in quanto quest’ultima rispecchia molto da vicino il comportamento reale dei boarders, secondo le evoluzioni e la conformazione del tracciato montuoso; perciò scordatevi le acrobazie fuori del mondo viste in titoli prettamente arcade come SSX.Parlando di longevità possiamo dire che questa si attesta su livelli elevatissimi proprio grazie all’alto grado di apprendimento di cui necessita il gioco; ma non si riduce tutto così semplicisticamente, perché c’è da considerare che ci sono una quantità non indifferente di piste e di prove da completate oltre ad una modalità online che nessun altro prodotto del genere può vantare.

Xbox LiveIl supporto online rappresenta la vera novità di Amped 2 e dona al titolo Microsoft quel qualcosa in più, rendendolo di fatto l’unico gioco di snowboard con una modalità multigiocatore così vasta e variegata.L’interfaccia Xbox Live si presenta in maniera analoga a quella di tutti gli altri videogiochi che supportano la grande rete. Lista Amici, Contenuti Aggiuntivi, Partita Rapida, Optimatch sono le opzioni disponibili, divenute oramai uno standard, cui si aggiunge la voce XSN Sport. Venendo alle modalità fruibili online, sono Just Ride, High Score (vince chi totalizza il punteggio più alto), King of the Mountain (molto simile al Graffiti mode di Tony Hawk) e Trick Race (una vera e propria gara: vince chi giunge per primo al traguardo).Ciascun utente potrà verificare la sua abilità consultando le apposite classifiche, stilate tenendo conto di un sistema di punteggi ben preciso. Va poi detto che ogni sessione di gioco gode di diverse variabili, come penalità, tempo limite e via discorrendo, e perciò la varietà delle situazioni ottenibili risulta notevole.Quanto all’aspetto tecnico, è molto raro che si riscontri lag (ritardo nella risposta ai comandi) e si può tranquillamente affermare che il supporto del Voice Communicator è implementato in maniera egregia rendendo di fatto l’esperienza online molto appagante.

– Grafica di grande impatto

– Sonoro di una vastità allucinante

– Molte aggiunte rispetto ad Amped

– Longevità assicurata

– Supporto a Xbox Live

– Difficoltà elevata

– Lievissimi difetti a livello grafico

– Se non vi piace il genere…

9

La raccomandazione è solo una: non guardate ad Amped 2 come ad un titolo arcade, perchè sareste totalmente fuori strada; se cercate un qualcosa che possa tenervi impegnati per mesi e che vi spinga sempre a battere nuovi record, questo gioco è quello che fa per voi. Nel caso in cui poi siate pure amanti sfegatati della disciplina, il mio consiglio è di cominciare a tampinare il vostro negoziante di fiducia in attesa che il titolo giunga sugli scaffali. Il seguito di un grande classico che continua ad essere tale.

Voto Recensione di Amped 2 - Recensione


9

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